Una copia a grandezza naturale è stata posizionata sulle pietre di piazza della Repubblica a Firenze e rappresenta "Il lutto, la morte, il dolore del mondo. Lancia un messaggio di fraternità ai popoli" fa sapere Palazzo Vecchio.Dario Nardella sui Social "Un David dipinto di nero, simbolo del dolore e del lutto che stiamo vivendo. Contro l'odio. Per la libertà". Su Facebook si scatenano le critiche: "Ma che buffonata è questa?" dice Francesco, "La bandiera a mezz'asta sarebbe stata più che sufficiente" dice Marialuisa, Dario esclama "Ma...
disteso? Come se fossimo KO? Come se avessimo perso?", "Michelangelo si sta rivoltando nelle tomba... A Narde' ma si sciut pazz! il simbolo di Firenze,il simbolo della perfezione dell'arte, il simbolo della bellezza me lo colori di "nero" (come la bandiera dell'isis) e lo metti KO in terra in segno di resa e sconfitta". "Ah ho capito. Questa pagliacciata è l'emblema di come è amministrata questa città. Il David nero è a lutto per Firenze non per Nizza" dice Daniele e Davide "Non ne capisco il senso, che c'entra il David, simbolo del rinascimento.
Una fiaccolata era eventualmente un attimino più adeguata. Suoniamo la toccata e fuga di Bach con qualche sbaglio per solidarietà allora. Mi pare che il caldo ci stia dando un po' alla testa".
In realtà non è una iniziativa ideata dopo la strage di Nizza, si tratta invece della Settimana Michelangiolesca, manifestazione nata negli anni scorsi per celebrare il genio di Michelangelo e che propone eventi, performance, concerti e letture che rievocano la vita e le opere del poliedrico artista.Questa la spiegazione che il Comune di Firenze offre dell'opera d'arte "L’opera più famosa, il David appunto, è stata quindi rielaborata ineditamente in nero. L’opera si intitola ‘Noi’ ed è opera degli Studi d’arte cave di Michelangelo di Carrara"Solo durante la presentazione c'è stato poi l'accostamento con gli eventi luttuosi “Vogliamo dare – ha detto il sindaco Dario Nardella presentando l’opera insieme a Sergio Risaliti, curatore della manifestazione – un messaggio di libertà, fratellanza e dolore.
Siamo abituati a concepire il David come ‘Gigante’ maestoso ma l’abbiamo voluto riproporre disteso, nero, simbolo del dolore di cui tutta l’umanità è oggi attraversata. Da Nizza a Fermo, da Orlando a Dallas a Dakka, tutto il mondo è preda di odio cieco e follia. Noi ci opponiamo attraverso le immagini di Firenze e del David, simboli universali di pace e cultura che arrivano dritti alle menti e ai cuori. Noi vogliamo reagire alla malvagità, non rinchiuderci nelle mura di casa, e siamo consci della forza della nostra cultura e della nostra libertà”. All’iniziativa era presente anche Gaelle Barrè, rappresentante della comunità francese a Firenze.
Il David rimarrà in piazza della Repubblica fino al 21 luglio.
