Danni al vivaismo pistoiese: il presidente scrive al ministro

I cambiamenti climatici causa dei flop produttivi dell'ultimo anno. Forte vento del 5 marzo: possibile richiedere il "Contributo straordinario di Solidarietà Regionale”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 aprile 2015 23:11
Danni al vivaismo pistoiese: il presidente scrive al ministro

FIRENZE– Una lettera per chiedere aiuti concreti per il vivaismo pistoiese dopo l'uragano che ha messo in ginocchio il settore ad inizio marzo. E' quella che il presidente della Regione Toscana ha scritto al ministro dell'agricoltura e foreste, sottolineando come, nonostante i danni per complessivi 140 milioni di euro non superino la soglia dei 200 che avrebbe permesso di attivare gli aiuti di Stato perchè superiori al 30% della produzione lorda vendibile, al momento le imprese danneggiate non possono ricevere un aiuto proporzionato, indispensabile per proseguire la loro attività. Nonostante i danni siano sotto soglia, spiega il presidente, l'uragano non si è abbattuto in maniera uniforme sul territorio, tanto che ci sono aziende che hanno subito danni superiori al 50% della loro produzione lorda vendibile, mentre altre non ne hanno avuti.

Di fronte a questa situazione la Regione chiede modifiche al decreto 102/2004 che, se attuate, produrrebbero un beneficio alle imprese danneggiate: in primo luogo di regolamentare i fondi di mutualità, con riferimento all'individuazione dei soggetti gestori (consorzi di difesa, cooperative e loro consorzi), poi regole sulla gestione del rischio con possibilità di coassicurazione e riassicurazione, regole e modalità di contribuzione pubblica sui fondi di mutualità e regole di controllo e individuazione degli organismi preposti.

Poi al ministro viene chiesto di ripristinare la precedente norma nella quale si prevedeva l'esclusione dalla valutazione per danni solo delle produzioni assicurate, in luogo di quelle assicurabili. Infine è ritenuto necessario incrementare l'attuale livello di stanziamento dei fondi pubblici. Per il presidente della Regione sarebbe, infine, auspicabile consentire alle imprese danneggiate una deroga relativa ai pagamenti e agli obblighi fiscali per mutui e oneri previdenziali. Il ministro dell'agricoltura era venuto a Firenze lo scorso 9 marzo, all'indomani dell'uragano, per un incontro con il presidente della Regione e i rappresentanti di categoria.

In quell'occasione aveva promesso il suo impegno per dare risposte concrete ad uno dei principali settori produttivi toscani.

«Obiettivo per l’olivicoltura senese non ripetere annate tragiche come quella dello scorso anno che ha falcidiato il settore sia in termini produttivi sia economici». Lo sottolinea Rosanna Zari, vicepresidente del Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali (CONAF) che interverrà, in veste di moderatore al convegno “Olivo e colture toscane in relazione ai cambiamenti climatici, sfide e strategie” in programma a Radicondoli (Si), venerdì 17 aprile (ore 17) a Palazzo Bizzarrini. «E’ fondamentale – aggiunge Zari - valorizzare la coltura dell’olivo.

Come? Prima di tutto attraverso analisi approfondite sui fenomeni in corso: i cambiamenti climatici e le temperature medie sempre più elevate degli ultimi inverni, che stanno favorendo il proliferarsi di attacchi di mosca dell’olivo, sono la causa principale di annate olivicole ‘drammatiche’ nel territorio senese come quella del 2014. Ultimi anni che fanno segnare un trend in questa direzione che impongono analisi agronomiche approfondite, sui tipi dicultivar delle varietà di olivo, di ‘lotta integrata’ e trattamenti da compiere nelle diverse fasi di vita della pianta.

Salvaguardare le produzioni principali come olivo, vite e cereali significa creare economie a livello locale, che diversamente non sarebbero possibili in territori come quello di Radicondoli, ma il concetto è valido per gran parte della provincia. Valorizzare le produzioni agricole significare dare un valore aggiunto all’ambiente, all’economia turistica ed al tessuto sociale delle nostre campagne, evitando l’abbandono delle stesse andando incontro a probabili dissesti idrogeologici come, purtroppo, sta già avvenendo». Durante il convegno si parlerà anche di colture alternative rispetto a quelle tradizionali che possono avere un futuro produttivo in questa area.

Fra gli interventi quello di Monica Coletta, presidente Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali di Siena che interverrà sulla “Pianificazione territoriale e sviluppo rurale 2015-2020”. Un’occasione per valutare azioni e interventi per difendere ed aiutare le imprese agricole e gli operatori del settore; per definire le interazioni e le strategie conseguenti alle nuove condizioni climatiche, valutando le opportunità offerte dal nuovo PSR 2015/2020; per avere maggiori strumenti per la valorizzazione del nostro principale partner, il territorio.

Sarà possibile da oggi, mercoledì 15 aprile, da parte dei cittadini pratesi richiedere il "Contributo straordinario di solidarietà regionale" a seguito degli eventi meteorologici che si sono verificati lo scorso 5 marzo. La legge regionale numero 31 prevede il Contributo per i nuclei familiari, con un valore ISEE non superiore ai 36 mila euro e con prima casa, o parti dell'immobile condominiale, danneggiati dal vento del 5 marzo che avranno comunque presentato le schede B (privati) di segnalazione dei danni al patrimonio.

Il totale del contributo ammonta a 3 milioni di euro e il limite massimo per nucleo familiare è di 5 mila euro. C'era tempo fino allo scorso 3 aprile per presentare le schede e al Comune ne sono arrivate 992 da parte di privati e cirfca 200 da parte di aziende. La modulistica per la richiesta di contributo straordinario di solidarietà, che dovrà pervenire entro e non oltre venerdì 15 maggio, è disponibile sul sito www.protezionecivile.comune.prato.it e direttamente presso gli uffici del Servizio “Protezione Civile” , Via Alessandro Lazzerini, 58 oltre che all’URP Multiente, Corso Mazzoni, 1. Per eventuali ulteriori informazioni sarà possibile contattare direttamente il personale del Servizio “Protezione Civile” all’indirizzo protezionecivile@comune.prato.it oppure telefonicamente al numero 0574.1836562. I moduli dovranno essere recapitati mediante posta elettronica certificata (PEC) all' indirizzo comune.prato@postacert.toscana.it oppure consegnate a: URP Multiente, Corso Mazzoni, 1 Prato (mar., mer.

e ven. dalle 9 alle 13 lun. e gio. dalle alle 13 e dalle 15 alle 17). Ufficio Protocollo del Comune di Prato, Piazza del Pesce 9, (mar. mer. e ven. dalle 9 alle 13, lun. e gio. dalle 9 alle 17). URP di Circoscrizione: Prato Nord, Via VII Marzo, 15/2 (lun. mer. e ven. dalle 9 alle 13, mar. e gio. dalle 9 alle 17)- Prato Ovest, Via Isidoro del Lungo, 12 (mar. gio. e ven. dalle 9 alle 13, lun. e merc. dalle 9 alle 17). 

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