Criminali gettano la Toscana nel panico: furti e rapine tra Siena, Firenze e Prato

In provincia di Prato, il gruppo si era reso autore del furto al Bar “Vermigli” di Carmignano, effettuato utilizzando una Fiat Panda rubata la sera stessa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 gennaio 2015 13:31
Criminali gettano la Toscana nel panico: furti e rapine tra Siena, Firenze e Prato

I Carabinieri della Compagnia di Borgo San Lorenzo (FI), con l’esecuzione di 4 fermi d’indiziato di delitto emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena, hanno definitivamente disarticolato un sodalizio criminale composto da soggetti, tutti di origini albanese, che dal 2012 imperversava nelle provincie di Firenze, Siena e Prato compiendo furti e rapine ad esercizi pubblici, ad attività commerciali ed a privati. I Carabinieri, hanno agito con simultanee operazioni a Milano, Firenze, Modena Siena e Prato, con la collaborazione dei reparti Arma competenti per territorio e con l’ausilio di unità cinofile.Per gli associati era divenuto un vero e proprio “lavoro” e talvolta si rigiocavano parte del bottino ai videopoker.

Uno dei componenti del sodalizio, in una circostanza, mentre vide passare una pattuglia dei Carabinieri, ignaro di essere sotto controllo di altri militari, rivolgendosi ad un suo amico si vantò dicendogli che loro guadagnavano “in una serata di lavoro” quanto guadagna un carabiniere in un mese.

L’attività d’indagine è iniziata a marzo del 2013, a seguito del furto al Bar “IMMA “ di Barberino di Mugello. I Carabinieri borghigiani, coordinati in prima battuta dalla Procura della Repubblica di Firenze e successivamente dalla Procura della Repubblica di Siena, hanno permesso di delineare un’associazione per delinquere, alcuni dei quali peraltro legati tra loro anche da vincoli di parentela, definendone ben delineati ruoli nel contesto associativo e riconducendo al sodalizio numerosi reati fine nelle province di Siena, Firenze e Prato.

Secondo quanto ricostruito, all’interno del gruppo criminale c’era che dirigeva l’attività relativamente alla commissione dei reati fine distribuendo i compiti agli associati e pianificando i colpi, chi collaborava nella direzione e nella pianificazione ed esecuzione dei reati fine, chi si dedicava a reperire i mezzi necessari per la commissione dei delitti e chi forniva il necessario supporto logistico agli associati per la commissione dei delitti nella provincia di Siena, anche mettendo a disposizione dei componenti le proprie autovetture “pulite” per i sopralluoghi.

La tecnica standard del sodalizio era quella di operare di notte, agendo in più persone. Ogni colpo fruttava dai 2.000 ai 10.000 euro che i componenti si spartivano. Per commettere i reati non esitavano a rubare veicoli che lanciavano contro le serrande e le vetrate degli esercizi commerciali per aprirsi il varco, oppure utilizzavano dei picconi, mazze ed asce ed altri strumenti recuperati occasionalmente mediante altrettanti furti. Cambiamonete, Slot Machine registratori di cassa e Videopoker erano il loro bottino più ambito, ma non disdegnavano neanche sigarette o altri oggetti di valore.

Generalmente, dopo aver pianificato il colpo anche con sopralluoghi negli esercizi da colpire, reperivano la notte stessa, mediante altrettanti furti, i veicoli o gli strumenti da utilizzare ed eseguivano il colpo, abbandonando successivamente i veicoli e gli apparecchi elettronici asportati dopo averli scassinati ed essersi impossessati del loro contenuto in denaro.

I reati ricondotti all’organizzazione sono molti; in ordine di tempo: i tre furti al BAR “Zocchi” di Vaglia (FI), commessi rispettivamente nel dicembre 2012, febbraio ed aprile 2013; sempre nel dicembre 2012, il furto in una tabaccheria di Vicchio (FI) usando come ariete un autocarro Piaggio precedentemente rubato a Borgo San Lorenzo, il furto al Bar “Ricci” di Asciano, commesso sfondando con un piccone la porta d’ingresso dell’esercizio, il furto al Bar “Sport” di Ronta (FI) ed il furto al Bar “Roberta” di San Piero a Sieve (FI) utilizzando un autocarro asportato la sera stessa a Vicchio.

Nel febbraio 2013: il furto con scasso al Bar “Il Lago” di Vicchio (FI), commesso utilizzando lo stesso autocarro precedentemente asportato a Vicchio (FI), Il furto con scasso al Bar “Borelli” di Montespertoli (FI) utilizzando un autocarro precedentemente asportato a San Casciano Val di Pesa (FI), il furto all’esercizio commerciale “LA PENTOLACCIA” di Fucecchio (FI), il furto al Bar “Imma” di Barberino di Mugello (FI) e il furto con scasso al circolo “Sant’Angiolo” di Campi Bisenzio (FI).

Nei mesi di aprile e maggio 2013 sono stati ricondotti al sodalizio: il furto con scasso al Bar “Sottosopra” di Scarperia (FI), perpetrato sfondando la vetrata dell’esercizio con un autocarro asportato la sera in loco, il furto al Bar “Per Sempre” di Pontassieve (FI) commesso utilizzando un autocarro ed una autovettura asportate la sera a stessa Pontassieve; il furto del maggio 2013 al Bar “Il Coyote” di Vicchio (FI), il furto al Bar “Caffè del Trebbio” di Signa (FI) commesso con l’utilizzo di un autocarro Ford Transit precedentemente rubato a Sesto Fiorentino (FI) ed il furto al Bar “Poison Cafè” di Campi Bisenzio (FI) compiuto sfondando la vetrata con un autocarro Piaggio asportato la sera stessa a Campi Bisenzio.

Nel giugno 2013 sono stati attribuiti al gruppo criminale il furto ad un bar tabacchi e al Bar “Il Querciolino” di Sesto Fiorentino (FI), quest’ultimo eseguito sfondando la vetrata dell’esercizio con un autocarro rubato la sera stessa a Campi Bisenzio ed il furto al Punto SNAI di Montelupo Fiorentino (FI) utilizzando come ariete un autocarro precedentemente asportato a Campi Bisenzio (FI).

In provincia di Siena sono stati ricondotti al sodalizio: il furto al “Barrino” di Rapolano Terme (SI) perpetrato nel marzo 2013 sfondando la vetrata con un fuoristrada Mitsubishi ed utilizzando per la fuga un furgone, entrambi precedentemente asportati a Rapolano Terme (SI); il furto al Bar “Garibaldi” di Sinalunga (SI), perpetrato nell’aprile 2014 utilizzando un autocarro precedente asportato nello stesso centro abitato; il furto al Bar “Le Grazie” di Colle Val d’Elsa (SI), commesso nel maggio 2013 utilizzando come ariete un fuoristrada Nissan King rubato poco prima nella stessa località unitamente a mazze, asce ed altri strumenti da scasso e il furto al Bar Ristorante “Torricelli” di Rapolano Terme (SI).

Complessivamente sono oltre 50 i reati fine ricondotti all’associazione, tra furti in esercizi commerciali , sottrazioni di veicoli e di attrezzi, i più gravi e violenti dei quali sono stati la rapina commessa il 17 giugno 2013 al Bar “Chiarlitti” di Sesto Fiorentino (FI) e la rapina commessa il 14 giugno 2013 a volto coperto presso il Bar Ristorante “Aiazzi” di Colle Val d’Elsa (SI). Al Bar Chiarlitti, gli autori, dopo aver sfondato la saracinesca e la porta d’ingresso dell’esercizio, scoperti e raggiunti dal dipendente di una pasticceria ubicata di fronte al bar, lo avevano minacciato brandendogli contro una sbarra in ferro. Al Bar Ristorante “Aiazzi”, la proprietaria, trovatasi occasionalmente con la famiglia al momento dell’arrivo della banda, fu colpita dai ladri con uno sgabello e riportò contusioni al gomito e all’avambraccio, con prognosi di 15 giorni.

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