Coronavirus: 19 morti e 491 nuovi positivi

La Toscana tra le prime Regioni per l’utilizzo degli anticorpi Covid-19 monoclonali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 maggio 2021 14:24
Coronavirus: 19 morti e 491 nuovi positivi

In Toscana sono 236.263 i casi di positività al Coronavirus, 491 in più rispetto a ieri (469 confermati con tampone molecolare e 22 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono lo 0,2% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,4% e raggiungono quota 215.214 (91,1% dei casi totali).

Oggi sono stati eseguiti 12.374 tamponi molecolari e 11.687 tamponi antigenici rapidi, di questi il 2% è risultato positivo. Sono invece 7.896 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 6,2% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 14.531, -3% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.064 (53 in meno rispetto a ieri), di cui 180 in terapia intensiva (2 in meno). Oggi si registrano 19 nuovi decessi: 12 uomini e 7 donne con un'età media di 76,7 anni.Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.L'età media dei 491 nuovi positivi odierni è di 37 anni circa (28% ha meno di 20 anni, 25% tra 20 e 39 anni, 31% tra 40 e 59 anni, 13% tra 60 e 79 anni, 3% ha 80 anni o più).Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (469 confermati con tampone molecolare e 22 da test rapido antigenico).

Sono 64.962 i casi complessivi ad oggi a Firenze (141 in più rispetto a ieri), 21.704 a Prato (56 in più), 22.250 a Pistoia (46 in più), 13.063 a Massa (33 in più), 24.139 a Lucca (35 in più), 28.682 a Pisa (35 in più), 17.135 a Livorno (26 in più), 22.008 ad Arezzo (66 in più), 13.304 a Siena (28 in più), 8.461 a Grosseto (25 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.Sono 249 i casi riscontrati oggi nell'Asl Centro, 123 nella Nord Ovest, 119 nella Sud est.La Toscana si trova al 13° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 6.441 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 6.998 x100.000, dato di ieri).

Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 8.477 casi x100.000 abitanti, Pistoia con 7.651, Pisa con 6.888, la più bassa Grosseto con 3.872.

Complessivamente, 13.467 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (390 in meno rispetto a ieri, meno 2,8%).

Sono 28.025 (764 in meno rispetto a ieri, meno 2,7%) le persone, anch'esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 12.932, Nord Ovest 8.005, Sud Est 7.088).

Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 1.064 (53 in meno rispetto a ieri, meno 4,7%), 180 in terapia intensiva (2 in meno rispetto a ieri, meno 1,1%).Le persone complessivamente guarite sono 215.214 (915 in più rispetto a ieri, più 0,4%): 0 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all'infezione e 215.214 (915 in più rispetto a ieri, più 0,4%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.Purtroppo, oggi si registrano 19 nuovi decessi: 12 uomini e 7 donne con un'età media di 76,7 anni. Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 10 a Firenze, 2 a Prato, 1 a Lucca, 1 a Livorno, 5 a Arezzo.Sono 6.518 i deceduti dall'inizio dell'epidemia cosi ripartiti: 2.117 a Firenze, 565 a Prato, 602 a Pistoia, 518 a Massa Carrara, 646 a Lucca, 682 a Pisa, 408 a Livorno, 429 ad Arezzo, 296 a Siena, 167 a Grosseto, 88 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 177,7 x100.000 residenti contro il 209,1 x100.000 della media italiana (12° regione).

Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (272,9 x100.000), Prato (220,7 x100.000) e Firenze (214,7 x100.000), il più basso a Grosseto (76,4 x100.000).

La Toscana è la terza Regione italiana per utilizzo degli anticorpi monoclonali nella cura dei pazienti Covid. E’ quanto emerge dal monitoraggio settimanale effettuato dall’Agenzia italiana del farmaco.

Attualmente i pazienti Covid trattati con il farmaco monoclonale sono 619. Le prime 1.080 fiale di anticorpi monoclonali sono arrivate in Toscana tra il 22 e il 23 marzo scorso. L’approvvigionamento avviene ora a cadenza bisettimanale con quantità più che sufficienti. Questo tipo di farmaco è progettato per legarsi alla proteina spike di Sars-Cov-2, in modo da impedire al virus di penetrare nelle cellule dell'organismo. Può essere utilizzato solo in ospedale e su pazienti lievi o paucisintomatici.

“Questi risultati sono frutto di un importante lavoro di squadra - commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani -. I professionisti di tutte le nostre Aziende sanitarie e ospedaliero universitarie sono impegnati in prima linea nella cura e assistenza dei pazienti Covid. La possibilità di utilizzare questi farmaci ci lascia ben sperare. Anche la nostra Regione è fortemente impegnata nello sviluppo degli anticorpi monoclonali con Toscana Life Sciences e con il gruppo di giovani ricercatori, guidati dallo scienziato Rino Rappuoli. Quando sarà finita la fase di sperimentazione, anche noi saremo in grado di produrlo e di utilizzarlo. Spero, al più tardi, entro l’Estate. La cura della malattia al suo esordio può contribuire a salvare molte vite umane e a contenere la diffusione del virus. Gli anticorpi monoclonali sono la prima vera medicina contro il Covid”.

“Il fatto che la Toscana sia tra le prime in Italia per utilizzo degli anticorpi monoclonali dimostra quanto funzioni l’integrazione tra la rete territoriale, dove le usca o i medici di medicina generale intercettano il paziente Covid, e gli ospedali dove il paziente viene indirizzato per la somministrazione del farmaco - afferma l’assessore alla sanità, Simone Bezzini -. L’utilizzo di questa terapia funziona se esiste uno stretto collegamento tra ospedale e territorio, in quanto nella maggior parte dei casi si tratta di pazienti situati presso il proprio domicilio. Questo è frutto di uno straordinario lavoro di squadra tra professionisti del nostro sistema sanitario”.

La maggior parte di questi pazienti si trova in isolamento domiciliare. Sono, quindi, le unità speciali di continuità assistenziale e i medici di medicina generale a intercettare i pazienti per il trattamento. Tramite apposita scheda di pre-arruolamento, predisposta dalla Regione Toscana sulla base delle indicazioni Aifa, i pazienti vengono individuati e indirizzati ai centri specialistici più vicini per il trattamento.

A oggi sono stati individuati 33 centri prescrittori specialistici distribuiti su tutto il territorio regionale e la quantità di farmaco destinato all’Italia è più che soddisfacente per coprire i fabbisogni di tutte le Regioni.

“La Toscana ha chiesto ad Aifa un ampliamento dei criteri di eleggibilità dei pazienti candidati al trattamento con anticorpi monoclonali, in modo da utilizzare questo farmaco in un numero più elevato di assistiti. Questa richiesta è al vaglio della commissione tecnico scientifica di Aifa”, conclude Francesco Attanasio delle Politiche del Farmaco della Regione Toscana.

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