Cantieri della tramvia, tra disagi e dubbi sul progetto complessivo

Presentata domanda di attualità per Consiglio di lunedì, Amato (AL): “Valutare un collegamento veloce di bussini elettrici fra Stazione e S. Marco e passante nelle vicinanze del Duomo”. Firenze Riparte a Sinistra: “Se siamo davvero convinti dell’utilità del tram, perché tagliare fuori il centro dal resto della città?”

Redazione Nove da Firenze
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29 gennaio 2017 23:46
Cantieri della tramvia, tra disagi e dubbi sul progetto complessivo

Il Consiglio comunale, presieduto da Caterina Biti, è convocato in doppia seduta lunedì 30 gennaio alle ore 8.30 con prosecuzione pomeridiana e martedì 31 gennaio alle ore 9.00 con prosecuzione pomeridiana per l’approvazione del Bilancio preventivo del Comune di Firenze e delle delibere ad esso collegate.

I lavori partiranno con l’ora dedicata al Question Time. Questi i temi: Cantieri tramvia nuova viabilità zona Stazione. “E’ stata valutata la possibilità di un collegamento veloce fra piazza Stazione, piazza Duomo e piazza S. Marco, con una nuova linea di bussini elettrici, passando nelle vicinanze di piazza Duomo,?". E' questo il quesito che Miriam Amato, consigliera di Alternativa Libera, pone all'amministrazione con una domanda di attualità per la seduta di lunedì del Consiglio Comunale. La consigliera considera il cambio del traffico e del trasporto pubblico in via Nazionale e piazza Stazione per la chiusura di via Valfonda e il cantiere della tramvia in marzo.

“Vanno viste in particolare le modifiche al trasporto pubblico – sottolinea Amato – per le linee Ataf da instradare su via Nazionale, con le ripercussioni in piazza Stazione, in generale nel centro storico, e la possibilità di ulteriori miglioramenti nei collegamenti fra Stazione e centro storico”. Per questo la consigliera chiede alla giunta di valutare “la possibilità di un collegamento veloce fra piazza Stazione e piazza S. Marco, con una nuova linea di bussini elettrici, passando nelle vicinanze di piazza del Duomo, anche riprendendo parti di tracciato di linea di bussini già esistente, C1, e di altri bus, in modo da favorirne le interconnessioni alle fermate”, conclude Amato.

“La pedonalizzazione del centro ormai è un fatto consolidato, e possiamo tracciare un bilancio: se da un lato è indubbiamente bello un centro senz’auto, la vivibilità stessa è fortemente limitata dalle difficoltà di accesso al centro stesso da parte dei cittadini e delle cittadine fiorentine, e il rischio è che sempre più il centro sia un museo a cielo aperto dedicato ai turisti, disertato dai residenti e visitato solo saltuariamente dai fiorentini. Far passare la tramvia dal Duomo, attraversando il centro, potrebbe quantomeno ridurre questa tendenza.

Non vogliamo nemmeno prendere in considerazione, però, l’ipotesi sottoattraversamento – sottolineano i consiglieri di Firenze Riparte a Sinistra – Sinistra Italiana in Consiglio comunale e nei Quartieri – che sarebbe uno spreco enorme di denaro pubblico, un’opera inutile, con tempi di accesso completamente fuori scala, oltre che potenzialmente rischiosa per il centro e i tesori che custodisce. Il tema, che sosteniamo da tempo, è stato recentemente riaperto da alcuni esponenti del PD fiorentino.

Purtroppo rileviamo che non vi sia stato alcun seguito alla prova dei fatti, anzi: abbiamo chiesto con forza che non si lasci il centro orfano della tramvia, e che, come viene fatto in moltissime città europee con un patrimonio paragonabile al nostro, la tramvia attraversi il centro storico. Lo abbiamo fatto presentando nei quartieri un ordine del giorno collegato alla delibera di bilancio (ricordiamoci anche che ci sono quasi quaranta milioni di euro che rischiamo di perdere, se l’amministrazione continua a menare il can per l’aia su questo punto: c’è una scadenza, e se non si decide, quei soldi semplicemente li perderemo).

Comunque, il PD ha reagito in modo scomposto e tutto sommato compatto: bocciatura in tutti i quartieri. Abbiamo rilevato un preoccupante aumento dell’incidenza della peristalsi durante la votazioni del nostro atto, in particolare modo nei quartieri 1 e 5, che hanno visto alcuni consiglieri PD abbandonare l’aula rapidamente al momento del voto. Unica eccezione il quartiere 4, in cui vi sono state ben 5 astensioni, ma i paladini del PD, che si sono guadagnati giornalate sulla tramvia al Duomo, sono completamente scomparsi al momento del voto.

Questo ci rattrista, perché crediamo che le parole siano importanti, e che si debba essere conseguenti, al momento del voto, con quanto si pensa e si dichiara. Noi – concludono i consiglieri di Firenze Riparte a Sinistra – Sinistra Italiana in Consiglio comunale e nei Quartieri – continueremo ad impegnarci per portare il tram in centro, per ricucire lo strappo fra la città il suo centro storico: lo faremo presentando atti a tutti i livelli istituzionali, dai quartieri al comune, riportando il dibattito nell’agenda fiorentina; lo faremo in città, cercando di favorire, insieme a tutte le realtà che vorranno lottare con noi, la formazione di un fronte cittadino per ribadire la volontà di non lasciare il centro senza tramvia”.

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