Buy Wine: il vino toscano venduto al mondo in 5.000 incontri

Anteprime di Toscana da domani a Firenze. Le IG made in Italy Food e Wine patrimonio nazionale da 13,8 Miliardi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 febbraio 2017 15:15
Buy Wine: il vino toscano venduto al mondo in 5.000 incontri

E' cominciata alla Fortezza da Basso la più grande iniziativa commerciale sul vino toscano: 210 imprese vitivinicole e 191 buyer provenienti da 35 Paesi si incontrano a BuyWine 2017, il workshop organizzato da Regione Toscana con la collaborazione di PromoFirenze, azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze, giunto quest'anno alla settima edizione. I Paesi più interessati ai vini toscani sono gli Stati Uniti, presenti con 29 buyer, il Canada con 28 e la Cina con 22.

Grande attrattiva è stata dimostrata anche da Corea del Sud, Germania e Brasile presenti ognuno con otto compratori. Da segnalare il ritorno, dopo alcuni anni di assenza, anche degli operatori di Russia (con otto buyer), Kazakistan, Taiwan e Lituania. «BuyWine è il primo degli eventi inseriti nel piano promozionale 2017 della Regione Toscana che viene organizzato con la nostra collaborazione organica, nell'ambito di una cooperazione più ampia con il sistema camerale. E' il segno tangibile di quanto sia matura, nelle istituzioni e negli operatori, l'idea che stare uniti ci rende più forti sul mercato globale.

Ed è solo l'inizio: i prossimi eventi, sempre nell'ambito del vino, saranno il Prowein a Düsseldorf dal 19 al 21 marzo e Vinexpo a Bordeaux dall'8 al 21 giugno 2017», h a aggiunto il presidente di PromoFirenze Claudio Bianchi. Nei due giorni di BuyWine sono già stati messi in agenda più di 5mila incontri B2B fra aziende e acquirenti, grazie anche a un'innovativa app, sviluppata dalla società toscana Uplink, attraverso la quale nelle settimane scorse i partecipanti hanno potuto scegliere i profili maggiormente corrispondenti alle proprie attività in apposite «like sessions».

Ogni buyer ha già fissato incontri con 26 aziende e ha la possibilità di aggiungerne altri in tempo reale grazie a un servizio dedicato di messaggistica istantanea. Fra le aziende toscane (il 94% dei presenti è già sui mercati interazionali), il maggior numero arriva da Firenze (68) e da Siena (66), ma tutti i territori della regione sono rappresentati e 63 aziende vitivinicole hanno dichiarato la certificazione biologica o biodinamica: una tipologia di prodotto che piace sempre di più e che rispetto all'anno scorso è in crescita. BuyWine, per la prima volta, è collegato all'iniziativa Anteprime di Toscana: sabato 11 febbraio sempre alla Fortezza da Basso (Padiglione Cavaniglia) si svolgerà la presentazione congiunta ai media internazionali di tutte le anteprime di 16 consorzi toscani di tutela del vino, seguita da una degustazione dove verrà stappata una selezione delle prime bottiglie di annata.

Inizieranno così otto giorni di eventi direttamente sui territori di produzione, riservati a operatori e giornalisti provenienti da tutto il mondo, nei quali i consorzi racconteranno singolarmente i loro prodotti. I consorzi che hanno aderito ad Anteprime di Toscana sono Bianco di Pitigliano e Sovana, Brunello di Montalcino, Carmignano, Chianti, Chianti Classico, Colline Lucchesi, Cortona, Elba, Maremma, Montecucco, Morellino di Scansano, Nobile di Montepulciano, Orcia, Val d'Arno di Sopra, Val di Cornia, Vernaccia di San Gimignano.

Tutto pronto per le Anteprime di Toscana, il workshop B2B, organizzato dalla Regione Toscana per favorire l’incontro tra i produttori vitivinicoli delle principali denominazioni toscane e il trade internazionale, che si tiene ogni anno a febbraio. Quest’anno sarà la Fortezza da Basso, sabato 11 febbraio, a ospitare i consorzi. Tra questi non poteva mancare quello della Cortona Doc che sarà presente con un banco d’assaggio in rappresentanza delle aziende della denominazione che avranno così modo di incontrare da vicino i circa 300 buyer stranieri tra importatori, distributori, GDO e HoReCa, provenienti da mercati storici, ma anche da piazze “nuove” per un totale di 36 paesi rappresentati.

Dagli Stati Uniti alla Cina, contando sugli operatori dei mercati storici in Europa, come Germania e Svizzera, i vini di Cortona sfileranno in passerella per una giornata intera, incontrando inoltre i circa 150 giornalisti della stampa di settore, anche in questo caso provenienti da tutto il mondo.

«Arriviamo a questa manifestazione con tante novità – spiega il presidente del Consorzio, Marco Giannoni – una su tutte il restyling della denominazione, a partire dalla grafica del logo, un cambiamento che sta avvenendo in questi mesi, grazie anche ai contributi messi a disposizione della Regione Toscana attraverso lo strumento dei Progetti integrati di filiera al quale abbiamo preso parte». Tra i nuovi progetti di quest’anno anche il gemellaggio con l’evento promosso dal Consorzio del Chianti, Chianti Lovers, che fino a domenica vedrà un banco consortile “ospite” della denominazione.

Domenica 12 e mercoledì 15 Febbraio trentotto produttori presentano le nuove annate di Vernaccia di San Gimignano docg nelle sale del Museo di Arte Moderna e Contemporanea De Grada, la 2016 per la tipologia Annata, la 2015 e annate precedenti per la Riserva. Ottantatre le etichette di Vernaccia di San Gimignano in anteprima ai banchi di assaggio dei produttori a disposizione dei visitatori che vogliono degustare i nuovi vini: l'Anteprima nella giornata di domenica 12 febbraio è aperta anche al pubblico con ingresso gratuito, mentre mercoledì 15 è riservata alla stampa. La vendemmia del cinquantenario della doc, che per prima la Vernaccia di San Gimignano ottenne nel 1966, è stata all'altezza dell'occasione, le uve al momento della raccolta presentavano un ottimo stato sanitario, con gradazioni alcoliche alte e un corredo acido molto interessante, da cui sono nati vini con una buona struttura e potenzialmente vocati all'invecchiamento, anche se al momento non si presentano ancora perfettamente finiti necessitando di un ulteriore periodo di affinamento. La quantità di Vernaccia di San Gimignano prodotta nel 2016 è di 42.591 ettolitri da 719ettari rivendicati nell'anno, leggermente superiore al 2015, quando furono prodotti 41.056 ettolitri. Per quanto riguarda la Vernaccia di San Gimignano Riserva 2015, i vini sono il frutto di un' annata bella e regolare, caratterizzati da ottimi profumi al giusto livello di evoluzione e da acidità equilibrate.

Sono vini godibili già adesso, ma con una potenzialità evolutiva che li renderà piacevoli ancora per diversi anni. Nel 2016 sono state prodotte 5.343.942 bottiglie di Vernaccia di San Gimignano delle annate 2015 e precedenti, in linea con la media di produzione degli ultimi anni, pari ad ungiro di affari di 16 milioni di euro, circa il 40% del valore totale del settore vinicolo a San Gimignano, che è di 39.700.000 euro. Nel 2016 è restata pressoché invariata anche la percentuale di Vernaccia di San Gimignano destinata all'export, pari al 52%, di cui il 27,5% al mercato europeo, il 18,9% al mercato americano, il 4,7% a quello asiatico. In Europa il maggiore mercato si conferma quello tedesco che da solo assorbe il 9,8% dell'esportazione, seguito da Svizzera (3,8%), Inghilterra (2,7%) e Olanda (2,6%).

Ma il migliore mercato in assoluta resta quello statunitense, a cui è destinato il 16,3% della produzione, pari a 898.372 bottiglie.

La Toscana conta 91 prodotti DOP IGP dei comparti Food e Wine ed è la seconda regione italiana per ritorno economico delle filiere produttive vitivinicole di qualità, con 393 milioni di euro di valore alla produzione del vino sfuso e 90 milioni di impatto territoriale per l’agroalimentare. La Toscana conta 58 prodotti vitivinicoli DOP IGP per un valore alla produzione dello sfuso che vale 393 milioni di euro con un contributo pari al 14% sul totale nazionale.

La Toscana si conferma la quarta regione in Italia nel comparto Food DOP IGP per numero di prodotti certificati (33) e seconda per numero di operatori (13.334). Il valore alla produzione agroalimentare regionale è di 90 milioni di euro, confermando la Toscana come nona regione italiana per valore economico generato con un contributo pari all’1% dell’intero settore nazionale Food DOP IGP.

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