Bartali, in Toscana si ricorda con mostre, libri e pedalata storica

Il campione era nato il 18 luglio 1914 a Ponte a Ema

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 luglio 2014 18:10
Bartali, in Toscana si ricorda con mostre, libri e pedalata storica

FIRENZE – In occasione del centenario della nascita di Gino Bartali, la Toscana lo ricorda. Molte le iniziative in programma, presentate a palazzo Panciatichi, che si svolgeranno tra Firenze e Bagno a Ripoli fino a sabato 19 luglio: presentazioni di libri, mostre, cena sotto le stelle e pedalata storica, tutti eventi dedicati al campione delle due ruote.

Il consigliere regionale Eugenio Giani ha ricordato il Bartali sportivo, il grande atleta ma anche l’uomo che si è “guadagnato – ha detto Giani - il riconoscimento dello Stato di Israele a far parte dei ‘Giusti fra le nazioni’ per la sua azione in favore degli ebrei durante la seconda guerra mondiale”.

Il consigliere ha parlato del museo del ciclismo intitolato a “Ginettaccio” e diretto da Andrea Bresci.

“Il museo fu fortemente voluto da Gino – ricorda Bresci – però non come tempio a lui dedicato ma come luogo della memoria per tutti i ciclisti, anche quelli meno fortunati di lui. Anche da qui si vede la grandezza e l’umiltà del personaggio”.

Tra gli eventi in programma, venerdì 18 luglio, alle 10 apertura del museo con la benedizione di monsignor Betori, vescovo di Firenze, inaugurazione della collettiva di pittura sul ciclista, a cura dell’associazione Toscana Arte-Cultura e proiezione di filmati inediti. 

Alle 10.30 omaggio alla tomba di Bartali e alle 13 apertura della mostra auto-moto-biciclette dei mestieri della collezione di Marco Paoletti. Nel pomeriggio alle 17 presentazione del libro “Bartali su strada più forte di tutti” di Giovanni Castagnoli, alle 17.30 presentazione del libro “Gino Bartali l’uomo d’acciaio che salvò l’Italia” di Giancarlo Governi e alle 18.15 esibizione di Giuliano Calore, recordman di ciclismo estremo.

Alle 18.45 sfilata del corteo storico della contrada Alfiere di Bagno a Ripoli e alle 20.15 cena sotto le stelle, sulla terrazza del Museo in compagnia di comici toscani e personaggi del mondo sportivo.

Evento da non perdere sabato 19 luglio è la pedalata storica, organizzata da A.S.D. Supra-Vires Audaces.

Per informazioni info@ciclomuseo-bartali.it

Cento anni di Bartali. Il Comune di Gaiole in Chianti ricorda il grande campione del ciclismo

18 luglio 1914 – 18 luglio 2014. A cento anni dalla nascita di Gino Bartali il Comune di Gaiole in Chianti ricorda l’amico e il sostenitore della gran fondo che porta il suo nome. La corsa, nata nel 1995 per volontà di Giancarlo Brocci per promuovere il Chianti come zona di assoluto pregio ciclistico, fu il preludio de L’Eroica, la manifestazione che richiama ogni anno migliaia di appassionati dall’Italia e da tutto il mondo. Gaiole in Chianti, nel celebrare il campione delle due ruote per le sue imprese sportive, vuole anche ricordare l’impegno di Bartali durante la seconda Guerra mondiale. Il 17 luglio 1944, infatti, è il giorno in cui la cittadina chiantigiana venne liberata dal nazifascismo, lasciando dietro scie di sangue di innocenti cittadini.

L’impegno per gli ebrei Gino Bartali, insignito della Cittadinanza Onoraria dal Comune di Gaiole in Chianti, per il suo attaccamento e per la partecipazione alla manifestazione fu riconosciuto per gli alti valori morali 'Giusto tra le nazioni' dallo Yad Vashem, il memoriale ufficiale israeliano delle vittime dell'olocausto. Un riconoscimento rivolto ai non-ebrei che hanno rischiato la vita per salvare quella anche di un solo ebreo durante le persecuzioni naziste. Il ciclista toscano, usando la sua bicicletta per nascondere documenti falsi e trasportandoli di città in città con la scusa che si stesse allenando, salvò ottocento persone dai campi di sterminio.

“Il ricordo di Gino Bartali – sottolinea Daniele Scarpelli, vicesindaco del Comune di Gaiole in Chianti – è ancora vivo e forte tra i cittadini di Gaiole. Il suo mito sportivo e il suo impegno per la libertà durante la seconda guerra mondiale sono, ancora oggi, un esempio per la nostra comunità. A cento anni dalla sua nascita lo ricordiamo con affetto, orgogliosi di averlo come cittadino onorario legato per sempre a Gaiole in Chianti”.

“Per il suo modo di interpretare il ciclismo e per la storia della sua straordinaria carriera – afferma Giancarlo Brocci – Bartali può essere considerato ‘l’ultimo degli eroici’. Un titolo di cui noi, cittadini del paese de l’Eroica, possiamo andare orgogliosi. Bartali è stato un mito da ogni punto di vista che a Gaiole in Chianti si lega in modo indissolubile alla gran fondo che porta il suo nome e che, nel 1997, è divenuta quel fenomeno internazionale, l’Eroica, che raccoglie ogni anno, nel nostro territorio, appassionati di tutto il mondo”.

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