Baci appassionati, consolatori, timidi, attesi, sperati e disperati

La nuova mostra di Omar Galliani alla Tornabuoni Arte fino al 2 luglio

Daniele
Daniele Vriale
08 giugno 2021 15:00
Baci appassionati, consolatori, timidi, attesi, sperati e disperati

Omar Galliani, eclettico artista emiliano, ha scelto Firenze, simbolo per antonomasia del Rinascimento, per mettere in mostra le 60 opere realizzate tra il marzo ed il giugno del 2020, in pieno lockdown.

Il tema è unico, il bacio, espulso all’improvviso dalle nostre vite, come tutti gli altri gesti prossemici, che viene riprodotto in un grande mosaico di immagini disegnate a matita su una sorta di affresco, nonchè su alcune tele singole che ancor meglio consentono di apprezzare il sapiente uso della grafite dell’autore.

E’ un susseguirsi di baci: appassionati, consolatori, timidi, attesi, sperati, disperati; occhi chiusi, sguardi languidi, mani avvolgenti, teste reclinate, lingue invadenti.

Il tutto richiama la naturalezza del contatto umano, mai così tanto assente come in quei giorni di isolamento, di distanziamento forzoso, di timore della vicinanza dell’altro.

Quei volti abbandonati nelle labbra e nelle braccia altrui, evocano proprio l’opposto. La ricerca di un rifugio nell’altro, come se l’Uno cercasse nella dualità la propria completezza.

Ma vi è di più, le opere ci comunicano anche la sofferenza ed il desiderio dell’autore stesso, richiamandoci quanto da lui scritto, nel 2004. “Quanti respiri occorrono per realizzare un buon disegno? Tanti. Sembra che le mostre siano fatte soltanto di opere appese o sedute. No. Le opere che vedi attorno a te sono tanti respiri o un solo lungo infinito respiro”.

E qui si sentono tutti i respiri, ed anche i sospiri, dell’artista.

Omar Galliani rinnova il proprio legame con la nostra città, dopo che nel 2018 aveva donato agli Uffizi, su richiesta del Direttore Eike Schmidt, un autoritratto che era andato a impreziosire la specifica collezione del Museo fiorentino, che risulta la più grande del mondo per questo genere, iniziata dal Cardinale Leopoldo fino ai giorni nostri.

La mostra, allestita alla galleria Tornabuoni Arte sul Lungarno Cellini, è accompagnata da un catalogo con testi di Sonia Zampini ed è liberamente visitabile dal lunedì al venerdì.

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