Sindaco a Scandicci, gli imprevisti di Firenze diventano opportunità

Si cerca il successore di Simone Gheri. Le Primarie alle porte del capoluogo toscano. I candidati del PD sono in piena campagna elettorale.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 gennaio 2014 21:25
Sindaco a Scandicci, gli imprevisti di Firenze diventano opportunità

Scandicci cerca il futuro Sindaco per il 25 maggio 2014. Scandicci non è Firenze. Però se qualcosa di grosso accade a Scandicci, allora per l'Italia e per il mondo è successa a Firenze. Misteri della comunicazione. In tre si contendono a sinistra il posto che è stato di Simone Gheri, noto antagonista di Matteo Renzi e spalla quasi naturale del collega di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi (su Aeroporto, Ataf ecc), ma ravvedutosi si è unito tra i primi al neo segretario del Partito Democratico ed ora è tra i più fidi collaboratori.

Per lui c'è chi intravede anche Palazzo Vecchio qualora Matteo Renzi, sostenuto con grandi numeri dai propri concittadini e che ha confermato la ricandidatura, fosse richiamato ad incarichi di interesse nazionale. Marco Gamannossi, Mario Pacinotti e Sandro Fallani sono i tre sfidanti delle Primarie di centro sinistra che si terranno il 9 Marzo (non più il 23 Febbraio come annunciato), con l'incognita del Movimento 5 Stelle e nel silenzio della coalizione, o meno, a destra.

Fatta salva la probabile candidatura del già consigliere regionale Gian Luca Lazzeri per Primarie proposte ma non formalizzate. Il Comune alle porte del capoluogo toscano è cresciuto molto negli ultimi anni ed ha saputo trarre sapiente beneficio da ciò che i 'vicini di casa' non sono riusciti ad apprezzare pienamente. La Tramvia ad esempio: il trasporto pubblico locale che viaggia sulle rotaie ha fatto sparire quegli orrendi autobus strapieni offrendo agli scandiccesi la possibilità di avvicinarsi a Santa Maria Novella ed ai fiorentini di poter fare shopping e scoprire con curiosità via Giovanni Pascoli e vie limitrofe. Purtroppo il mezzo non arriva fin sotto l'Ospedale di Torregalli, ma non dista molto dalla meta ed ha contribuito alla nascita di un nuovo cuore commerciale nel Centro Rogers. E così mentre Firenze si è fermata al binario morto di piazza Stazione senza sapere come proseguire il viaggio in sotterranea o in apnea ascensionale, Scandicci esulta e si chiede quanto ci metteranno i fiorentini per arrivare a Bagno a Ripoli.

Scandicci ha sollecitato in questi anni soluzioni per la viabilità, dalle passerelle sull'Arno alle varianti stradali compreso quello che doveva essere lo 'scolmatore' del Galluzzo; a volte con successo altre scontrandosi con la burocrazia. Nella piana si guarda con positività anche al futuro. La ex Caserma dei Lupi di Toscana ad esempio: il grosso contenitore urbano, oggi abbandonato, diventerà presto una risorsa per la zona con la possibilità di allargare l'abitabilità e vivibilità sino ai campi coltivati che lambiscono l'area della Coop. Firenze ha guardato sempre con ammirazione alla Fiera di Scandicci tanto da arrivare a proporre negli ultimi anni la gemella "Fiera di Firenze" una replica non priva di polemiche, lo stesso Gheri scherzando, ma non troppo, ha sottolineato l'imbarazzo della brutta copia. In fin dei conti anche le Primarie che alcuni pensavano per la Firenze post Renzi, le vedremo a Scandicci.

Candidati giovani, esperti nella gestione della cosa pubblica, pieni di volontà e idee. Insomma nel Monopoli di casa nostra: gli imprevisti di Firenze sono le opportunità di Scandicci. Chi sono i candidati che si sfideranno il 9 marzo? Mario Pacinotti oltre ad essere il candidato più giovane alle primarie del centro sinistra, ha solo 27 anni, è un volto conosciuto e noto a Scandicci essendo Presidente dell'Humanitas dal 2009.

"Nasce a Scandicci, San Giusto, dove ora risiede. Dopo aver frequentato l’Istituto linguistico Pascoli si iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia di Firenze dove si laureerà con una tesi sulla Pieve di Sant’Alessandro a Giogoli in Storia e tutela dei beni artistici. Grazie al suo percorso di studi impara l’importanza di tutelare il patrimonio artistico/paesaggistico e fa sua l’idea che la bellezza non è tale perché lo dice qualcuno, ma perché vissuta e in grado di trasmettere emozioni, che la cultura è fatta di storia, persone, luoghi, mestieri. Dal 2003 diventa volontario all’Humanitas di Scandicci, luogo in cui capisce che la risposta dei servizi ai cittadini deve essere umanizzata per rispondere anche ai bisogni specifici delle categorie più svantaggiate. Nel 2008 diventa responsabile della sezione PD del Centro.

Di quella esperienza gli è rimasta la difficoltà della politica di entrare in contatto con le persone e di farle sentire parte di una comunità. Nel 2009 raggiunge il traguardo che ha cambiato definitivamente la sua vita. All’età di 22 anni diventa presidente dell’Humanitas Scandicci. Una candidatura che rappresenta una piccola rivoluzione perché nata all’interno dei volontari e quindi fortemente rappresentativa di quella categoria che più crede nell’Humanitas. Inizia quindi a testa bassa un percorso che renderà in qualche anno la macchina associativa efficiente grazie soprattutto alla valutazione e al monitoraggio dei servizi offerti così da poterli modificare adattandoli ai bisogni dei cittadini.

Il suo lavoro è stato fortemente premiato dall’incredibile aumento dei soci: oggi, infatti, circa 28000 cittadini usufruiscono dei servizi dell’Humanitas di Scandicci. Dalla convinzione che l’associazionismo debba costruire collegamenti che rendano efficienti l’operato dei volontari e le prestazioni erogate, durante il suo percorso come presidente, ha costruito, insieme ad altre organizzazione di volontariato della provincia di Firenze, la prima rete integrata del no profit in Toscana in ambito sanitario: Rete PAS.

Come responsabile politiche sociali e giovanili per A.N.P.A.S. nazionale ha diretto il tavolo di lavoro sui gruppi giovanili all’interno delle pubbliche assistenze, che ha portato alla definizione di politiche di attrazione nei confronti dei più giovani verso il mondo del volontariato, in collaborazione con il Forum nazionale del terzo settore. Sempre per A.N.P.A.S. ha redatto la normativa europea per l’affidamento dei servizi pubblici al volontariato e seguito il percorso di sensibilizzazione all’utilizzo del bilancio sociale per raccontare le attività delle associazioni e lo studio dei modelli di valutazione dei sevizi del volontariato sulla società" Marco Gamannossi invece è cresciuto accanto ad Andrea Barducci, vice di Matteo Renzi a Palazzo Medici Riccardi e grande rivale del sindaco fiorentino anche se ultimamente, parrebbe essersi instaurata la distensione.

"Sono nato l’8 ottobre 1983 a Bagno a Ripoli ma vivo da sempre a Scandicci, dove ho scelto di prendere l’impegno più importante: quello di creare la mia famiglia. Mi sono diplomato al liceo scientifico Russell-Newton nel 2002 e laureato in Storia e Tutela dei Beni Artistici nel 2007. Fin da subito impegnato nella ricerca di un impiego, l’ho poi trovato nel settore immobiliare, senza comunque mai riuscire a fermare la passione per gli studi. Le mie ricerche nel campo della storia dell’arte sono infatti proseguite e si sono rafforzate con la collaborazione che dal 2010 mi lega ad un centro di studi storico-artistici, col quale ho pubblicato sei saggi. A maggio è uscito il mio primo libro, L’abbazia di San Salvatore a Settimo: un respiro profondo mille anni, frutto di due anni di intenso lavoro passati dentro uno dei luoghi più suggestivi della nostra città.

Oltre all’attività di ricerca, sono anche un divulgatore della storia del territorio. La politica, allo stesso modo, significa per me passione; significa provare a migliorare la vita delle nostre comunità. E non è una professione. Amo i comportamenti trasparenti, la responsabilità, il cambiamento, la concretezza, la speranza, perché sono il contrario della cooptazione e delle decisioni prese nel segreto di una stanza. Sono stato il primo segretario comunale del PD; nel 2009 sono stato eletto in Consiglio provinciale e, subito dopo, sono entrato in Giunta.

Attualmente sono assessore all’Urbanistica, alle Infrastrutture e ai Parchi: un’esperienza metropolitana molto significativa, che mi ha permesso di crescere confrontandomi con i problemi della vita di tutti i giorni, dalla viabilità al governo del territorio. Durante questi cinque anni, su Scandicci ho lavorato per due opere importanti: la passerella di Badia a Settimo e la variante di San Vincenzo a Torri. Dedico il mio tempo libero alla musica, alla Fiorentina e all’astronomia: appena posso, quando le serate sono limpide, esco e mi godo lo spettacolo del cielo con il mio telescopio.

Ma la soddisfazione più grande, quella davvero imparagonabile, rimane quella di riuscire a crescere i miei due figli, Enrico e Irene. Mi candido alle Primarie per la scelta del prossimo Sindaco di Scandicci, perché mi piace la bella politica e voglio bene alla nostra città. Amo la politica che innova e non conserva, che fa crescere le opportunità rispettando il territorio, che non crea monopoli ma accetta le sfide apertamente, perché il futuro di questa città dipende dai concetti che ciascuno di noi sarà in grado di mettere in campo con la dedizione, ma soprattutto con la testa!" Sandro Fallani a differenza degli altri due è più 'anziano' ha ben 41 anni ed è di scuola socialista: "Nato e cresciuto a Scandicci, 41 anni e tre figli.

Mi sono laureato in Scienze Politiche e ho poi conseguito un Master in gestione degli appalti pubblici europei. Dal 1998 al 2001 sono stato progettista europeo per le PMI, dal 2001 al 2005 responsabile delle relazioni istituzionali per H3G brand '3'. Dal 2005 al 2009 sono poi passato ad Ericsson come responsabile dell'Area Centro Italia. Dal 1995 ho iniziato la mia esperienza politica e istituzionale come consigliere nella circoscrizione della Piana di Settimo, dove dal 1999 al 2004 ho ricoperto la carica di vicepresidente.

Nel 2004 sono stato eletto nel Consiglio Comunale di Scandicci e ne sono stato vicepresidente prima di assumere l’incarico di capogruppo del Partito Democratico. Dal 2009 sono assessore al Sociale, Istruzione e Sport del Comune di Scandicci dove ho gestito 7 milioni e 300 mila euro, pari al 43% del bilancio comunale. In un periodo storico di tagli radicali, i risultati del mio assessorato sono riconosciuti da tutti: 3.300.000 euro per anziani, disabili, minori e nuove povertà, 120.000 euro per il Fondo di Microcredito, 100.000 per il Fondo di autosufficenza, oltre 3.000.000 di euro per la scuola, con il 60% delle richieste di asilo nido soddisfatte (in Europa non si è ancora raggiunto il 30%), zero lista di attesa alla scuola materna, zero lista di attesa per il tempo pieno, 1000 ore di sostegno settimanali erogate dal Comune tramite gli educatori".

AntLen

“La segreteria regionale riunitasi oggi insieme ai segretari dei coordinamenti territoriali, vista la possibilità della convocazione del congresso regionale nel mese di febbraio, ha deciso, come da mandato della Direzione regionale, di spostare la data indicativa per lo svolgimento delle primarie per la selezione dei candidati sindaci del Pd e del centrosinistra in Toscana dal 23 febbraio, come inizialmente previsto, al 9 marzo”. Questo quanto annunciano il segretario del Pd della Toscana Ivan Ferrucci e il responsabile regionale organizzazione Antonio Mazzeo al termine della riunione della segreteria del Pd toscano tenutasi oggi pomeriggio.
Primarie del Centro sinistra.

Scandicci 9 Marzo 2014 Si voterà dalle 8 alle 20. Ha diritto di voto chi ha compiuto o compierà 16 anni il giorno delle Primarie. Tutti i residenti in possesso di tessera elettorale possono votare. Occorre recarsi al seggio muniti di un documento d’identità e della tessera elettorale, nonché di 2 euro di contributo per le spese organizzative e sarà consegnata la scheda elettorale per esercitare il diritto di voto.

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