A vent’anni dalla morte dell’uomo che fu per oltre sei lustri direttore della Pergola, e a quaranta dalla prima fiorentina de Gli esami non finiscono mai il racconto di una relazione intensa e complessa: il passaggio dagli anni Settanta agli Ottanta, in una stagione di vivaci speranze culturali per Firenze. Giovedì 12 dicembre alle 18. Le repliche dello spettacolo Le voci di dentro al Teatro della Pergola sono l’occasione per incrociare tre anniversari che si rincorrono tra 2013 e 2014.
I quarant’anni della prima assoluta alla Pergola de Gli esami non finiscono mai, l’ultimo testo scritto da Eduardo, i trenta dalla morte del Maestro (nel 2014) e i venti da quella di Alfonso Spadoni, cui è dedicata la stagione di prosa corrente e che con Eduardo aveva stretto un legame particolare. Proprio da questo rapporto si partirà per parlare della presenza di Eduardo alla Pergola e della Scuola di Drammaturgia che nel 1980 il Maestro tenne per una stagione con un gruppo di studenti tra Sala Ballo e Saloncino.
Un’esperienza breve ma significativa, che produsse anche un testo dal titolo Fantasia, conclusa per il declinare della salute di Eduardo e per il venir meno di alcune condizioni; e la Firenze di Kantor e della Bottega, di critici come Paolo Emilio Poesio e Enrico Mazzuoli (e in questa occasione annunceremo la donazioni dei libri di Mazzuoli alla Pergola grazie all’interessamento dei figli), che sarà rievocata grazie anche alla partecipazione di Francesco Tei, ora giornalista Rai, allora agli inizi della sua carriera.
Approfitteremo della presenza di Toni Servillo per approfondire la sua concezione della figura di Eduardo, un autore che ha studiato e penetrato nei dettagli con le messinscena di Sabato, domenica e lunedì e delle Voci. Due piccole sorprese per l’occasione: in mostra sul palcoscenico del Saloncino avremo il tavolo da scrittura che Eduardo usava alla Pergola, con il foro che si era fatto praticare per poter mettere la luce esattamente in posizione centrale, e aiutare la vista ormai debole; in conclusione proietteremo un breve video che Alfonso Spadoni realizzò nel 1980 durante le lezioni di Eduardo e che montò subito dopo la morte del Maestro.
Un documento straordinario che riassume potenza e lungimiranza di due protagonisti, a loro modo, del teatro del Novecento.
