Vaccinazioni in Toscana: chi, come e quando può vaccinarsi

La Regione ha acquistato quest'anno 811.000 dosi di vaccino, con una spesa di circa 4 milioni di euro, per garantire la copertura vaccinale gratuita agli anziani oltre i 65 anni e alle categorie a rischio.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 ottobre 2013 13:38
Vaccinazioni in Toscana: chi, come e quando può vaccinarsi

FIRENZE - Partirà con l'inizio di novembre in tutte le Asl la campagna di vaccinazione antinfluenzale per la stagione 2013-2014. La Regione ha acquistato quest'anno 811.000 dosi di vaccino, con una spesa di circa 4 milioni di euro, per garantire la copertura vaccinale gratuita agli anziani oltre i 65 anni e alle categorie a rischio. I vaccini sono in distribuzione a tutte le Asl. Le aziende sanitarie li distribuiranno poi a medici di famiglia e pediatri, in base al numero di pazienti da vaccinare, e dalla prossima settimana partiranno le vaccinazioni, secondo i calendari vaccinali di ogni singola azienda. L'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, che stamani ha lanciato la campagna vaccinale con una conferenza stampa - alla quale hanno partecipato anche Maria Grazia Santini, responsabile dell'Unità operativa Igiene e sanità pubblica della Asl 10 di Firenze, e Giovanni Vitali Rosati, pediatra - invita gli ultra65enni e gli appartenenti alle categorie a rischio a vaccinarsi.

"La scorsa stagione la vaccinazione ha sofferto delle conseguenze causate dai ritardi nella consegna del vaccino alle varie regioni - dice Marroni - e la copertura vaccinale ha registrato una notevole flessione. Voglio ricordare che il vaccino antinfluenzale è riconosciuto universalmente come il mezzo più efficace e conveniente per prevenire l'influenza e le sue complicanze, raramente ha effetti collaterali ed è consigliato a tutti, ma soprattutto a quelle categorie di soggetti a rischio, che dalle complicanze dell'influenza possono avere le conseguenze più gravi". Nella stagione 2012-2013 in Toscana la copertura è scesa al 58,90%, rispetto al 67,80% della precedente stagione 2011-2012. Chi si deve vaccinare e quando Chiunque può acquistare il vaccino in farmacia.

Ma ad anziani sopra i 65 anni e cittadini appartenenti alle categorie a rischio la vaccinazione verrà offerta gratuitamente, tramite i medici di famiglia, i pediatri e gli ambulatori delle Asl. Nelle categorie a rischio rientrano bambini (di età superiore a 6 mesi) e adulti affetti da particolari patologie croniche (malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio, circolatorio, renale, malattie degli organi emopoietici, diabete e altre malattie dismetaboliche, sindromi da malassorbimento intestinale, fibrosi cistica, altre malattie congenite o acquisite che comportino carente o alterata produzione di anticorpi, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici), bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, bambini pretermine e di basso peso alla nascita. La vaccinazione è gratuita anche per le donne che saranno nel secondo e terzo trimestre di gravidanza durante la stagione epidemica, per gli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo, e per il personale di assistenza o i familiari di soggetti ad alto rischio.

Obiettivo della vaccinazione antinfluenzale, prevenire le complicanze e ridurre del 70-80% la mortalità legata all'influenza. Come negli anni passati, con il vaccino antinfluenzale agli anziani verrà somministrata anche la vitamina D, per proteggere le ossa. Il periodo giusto per vaccinarsi è il mese di novembre: il vaccino diventa efficace dopo circa due settimane dal momento della vaccinazione, e i picchi epidemici si verificano di solito tra la fine di dicembre e i primi di febbraio. Il rapporto Ars sulla campagna vaccinale 2012-2013 Anche quest'anno, come ogni anno, l'Ars, Agenzia Regionale di Sanità, ha predisposto un Rapporto sull'andamento della campagna vaccinale 2012-2013, sulla base del monitoraggio condotto dalla DG Diritti di cittadinanza e coesione sociale. La stagione influenzale 2012-2013 (42° settimana 2012 - 17° settimana 2013) ha avuto, in Toscana come in Italia e nel resto d'Europa, un andamento tipico: il numero dei casi ha mostrato un marcato aumento a partire dalla 52° settimana del 2012 (quella delle feste natalizie) e il picco epidemico è stato raggiunto nella 7° settimana del 2013 (metà febbraio). L'epidemia ha presentato un'intensità intermedia e si stima abbia coinvolto più di 300.000 toscani.

La sindrome ha colpito soprattutto i bambini più piccoli: nella fascia di età 0-4 anni è stato raggiunto il picco epidemico più alto (23,7 per 1.000). Tra i giovani adulti, un'incidenza lievemente superiore si è osservata nella classe di età 25-44 anni. Nel periodo epidemico - è sempre il Rapporto dell'Ars a dircelo - in Toscana gli accessi al pronto soccorso per infezioni respiratorie acute sono stati oltre 56.000, pari al 7,7% degli accessi totali al PS in quel periodo. Hanno partecipato alla campagna vaccinale tutte le Asl toscane, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta.

Sono state somministrate in tutto 677.875 dosi di vaccino, circa 156.000 in meno rispetto alla stagione precedente (834.050). La maggior parte delle vaccinazioni è stata effettuata in soggetti di età superiore a 64 anni, 515.168, pari al 58,9% delle dosi totali somministrate, e 162.707 dosi in soggetti appartenenti alle categorie a rischio di età inferiore ai 64 anni. La copertura vaccinale raggiunta nella popolazione generale è stata di 18,5%, inferiore rispetto al 22,2% della stagione 2011-2012. La Rete InfluNet Anche nella stagione influenzale 2013-2014 la Regione Toscana continuerà a partecipare alla Rete nazionale di sorveglianza della sindrome influenzale InfluNet, che si basa sulla segnalazione, da parte di un campione di medici di medicina generale e di pediatri di libera scelta, al Centro interuniversitario di ricerca sull'influenza (Ciri) dei casi di sindrome influenzale osservati ogni settimana tra gli assistiti.

Questo sistema permette di calcolare i tassi di incidenza per settimana della malattia quasi in tempo reale.

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