Emergenza alimentare, il problema è anche della Toscana

La drastica riduzione dei fondi europei renderà la situazione ancora più drammatica. Sabato 5 ottobre Open Day presso la sede del Banco Alimentare della Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 ottobre 2013 13:13
Emergenza alimentare, il problema è anche della Toscana

“L’emergenza alimentare è un problema concreto anche per la nostra Regione. E le prospettive future sono preoccupanti”: è un vero e proprio allarme quello che lancia il Presidente del Banco Alimentare della Toscana, Leonardo Carrai. Il problema è infatti legato ad una drastica riduzione delle risorse a disposizione a partire dal prossimo anno perché, ed espressione non fu mai più azzeccata, la Comunità Europea taglia i viveri: “con la nuova legge – chiarisce Carrai – dal 2014 saremo in grandissima difficoltà ad aiutare i bisognosi e nella stessa situazione si troveranno altre realtà come Caritas o Croce Rossa”.

Dal 1 Gennaio è infatti prevista una drastica riduzione di cibo e di alimenti per i bisognosi a livello europeo, a causa della decadenza della legge Pead (Programma Europeo di Aiuti Alimentari agli Indigenti) che, dal 1987, ha assicurato ogni anno per tutti i Paesi dell'Ue generi alimentari primari alle associazioni di volontariato, corrispondenti ad un valore annuo complessivo di 580 milioni di euro. “La legge Pead – ha proseguito Carrai - ha consentito fino ad oggi di destinare le eccedenze agricole agli indigenti dei Paesi dell'Unione Europea; si tratta di tonnellate di generi primari (come olio, pasta, riso, latte) che la rete dei banchi Alimentari nelle varie regioni d’ Italia distribuiscono quotidianamente ad oltre 1.800.000 poveri in tutta Italia e che costituiscono una grossa parte del totale di generi alimentari che abbiamo a disposizione.

Con la cessazione di questa legge solo in Toscana, tanto per fare un esempio, ci troveremo improvvisamente privi del 50% degli alimenti da distribuire con un drammatico aggravarsi del disagio sociale”. Nei giorni scorsi è venuta in visita alla sede del Banco Alimentare della Toscana l’Onorevole Roberta Angelilli, Vicepresidente del Parlamento Europeo. L’on. Angelilli si è dimostrata particolarmente attenta ed interessata alla questione ed ha dato garanzia di prendersi personalmente a cuore la vicenda: la Commissione Europea ha infatti proposto di riservare 2,5 miliardi di euro del bilancio totale dell'UE per continuare a finanziare l'assistenza europea agli indigenti, dando forma al futuro Programma all'interno della politica di coesione sociale.

Questo contributo è da dividere nei 28 Stati membri e per una generica lotta alle povertà, dunque non rivolta espressamente all' emergenza alimentare. La Vicepresidente del Parlamento Europeo si è detta speranzosa che un circolo virtuoso che è di fondamentale aiuto per così tante persone non venga interrotto. In Toscana nel 2012, il Banco Alimentare ha assistito oltre 100 mila persone distribuendo 3.131 tonnellate di generi alimentari e la previsione è che quest'anno i bisognosi aumenteranno del 15-20 per cento, le persone che dichiarano di non potersi permettere un pasto adeguato almeno ogni due giorni sono il 16,6%, quota triplicata in due anni.

Per questo diventano fondamentali gli aiuti di realtà come Confindustria Firenze ed i Rotary Club Area Medicea di Firenze. Confindustria Firenze sta infatti fornendo un contributo importantissimo nel coinvolgere il mondo dell’agroindustria nel reperimento di cibo e generi alimentari, mentre in questi giorni i Rotary Club Area Medicea di Firenze hanno donato un furgone-frigo del valore di 30mila euro per aumentare la raccolta di “siti-cibo” in mense aziendali, scuole e nella grande distribuzione, un mezzo che verrà consegnato ufficialmente in occasione dell’Open Day di sabato 5 ottobre, un appuntamento volto a far conoscere meglio la realtà del Banco Alimentare a tutta l’Agroindustria Toscana e che avrà luogo dalle ore 17.00 presso la sede di Calenzano, in via Caponnetto 25, un momento di incontro il cui tema portante sarà la possibilità di Trasformare le Eccedenze Alimentari in Risorsa per i Poveri.

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