Si riscoprono le zone agricole incontaminate a pochi passi dalla città

Ricognizione della Terza Commissione del Consiglio provinciale insieme all'assessore Beltrame su alcune aree a sud e a ovest che il Piano strutturale del Comune di Prato declassa e per le quali la Provincia ha fatto ricorso alla Commissione paritetica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 luglio 2013 15:28
Si riscoprono le zone agricole incontaminate a pochi passi dalla città

PRATO – Ricognizione della terza Commissione consiliare della Provincia su alcune delle aree che il piano strutturale del Comune di Prato intende declassare e per le quali la Provincia ha fatto ricorso alla Commissione paritetica regionale nella zona sud e ovest della città. Il presidente della Commissione Luca Roti, Luca Mori, Monia Faltoni e l'assessore al Territorio Alessio Beltrame hanno visitato questa mattina, insieme al funzionario della Provincia Daniele Mazzotta, terreni classificati dal Ptc ad uso esclusivamente e prevalentemente agricolo e declassati, con un significativa diminuzione delle tutele, dal Piano strutturale del Comune di Prato. “In queste aree abbiamo trovato terreni agricoli a tutti gli effetti e coltivazioni, con addetti e macchine in movimento.

La funzione agricola è evidente ma c'è di più – spiega il presidente della Commissione Luca Roti – Osservando questa aree è altrettanto chiaro che costituiscono spazi verdi essenziali per la sostenibilità della città e corridoi di verde fra borgo e borgo di indubbio valore paesaggistico e a salvaguardia della salute degli abitanti della provincia”. Con l'assessore Beltrame i commissari hanno fatto tappa a San Giorgio nella zona di via delle Calvane, dove è visibile la zona verde di cintura con Paperino, su cui erano al lavoro stamani una mietitrebbia e un mezzo per ripulire dalla vegetazione l'argine di un fosso, a Tavola, in via Braga (nei pressi della chiesa) e-in via del Guanto.

Qui lo spazio verde che costeggia le Cascine di Tavola ospita coltivazioni e un allevamento di cavalli. Infine Sant'Ippolito, in via Visiana (nei pressi della scuola). Anche qui campi coltivati delimitati dalla ferrovia.

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