Nasce a Prato il centro di ricerca italo-cinese Textech

Sarà un consorzio senza scopo di lucro. Già si lavora al primo progetto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 luglio 2013 15:36
Nasce a Prato il centro di ricerca italo-cinese Textech

Quasi tre anni di fidanzamento ed oggi il matrimonio. Nasce Textech, il centro di ricerca congiunto italo-cinese, e avrà sede a Prato. Formalmente la nascita sarà il 5 luglio. Ma di fatto con la firma che c’è stata stamani a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze il centro, che sarà un consorzio senza scopo di lucro e si affianca al più vasto progetto speciale per il rilancio del distretto pratese, è già nato. In bella vista, nella sala delle cerimonie della sede della presidenza della Regione, ieri c’era già la targa in metallo, bilingue naturalmente, che sarà affissa provvisoriamente a Palazzo Novellucci.

Il centro sarà infatti ospite all’inizio nelle stanze della Provincia, per poi trasferirsi al Creaf, la società di ricerca e alta formazione di via Galcianese, appena i locali saranno agibili. Il centro sarà finanziato per i primi tre anni con 1,2 milioni di euro: metà ce li metterà la provincia dello Zhejiang, altrettanto farà la Regione Toscana. Con una cascata di ulteriori finanziamenti che arriveranno sui singoli progetti – il primo è già stato finanziato dal ministero cinese – e ricavi previsti per oltre un milione di euro.

Un centro dedicato al tessile e che lavorerà su due fronti. Farà infatti ricerca su nuovi materiali e nuove fibre, migliorando i processi produttivi, cercando di risparmiare energia e riducendo l’impatto sull’ambiente. Ma offrirà anche servizi avanzati per imprese italiane e cinesi, a partire dalla certificazione dei prodotti che vengono esportati. Farà da consulente per la sicurezza e la qualità dei prodotti, dispenserà analisi economiche e di scenario monitorando le principali tendenze del settore.

Si occuperà naturalmente anche di trasferimento tecnologico. Per la firma di stamani c’erano tutti o quasi. I cinesi da una parte, guidati dall’ambasciatore in Italia Ding Wei e il console generale a Firenze Wang Xinxia, assieme rappresentanti dello Zhejiang e del mondo della ricerca; e i toscani dall’altra: Regione, Provincia e Comuni (eccetto Prato), Camera di commercio, Università ed associazioni di categoria. Naturalmente c’era anche il presidente del Creaf, la società partecipata per l’80% dalla Provincia e per il resto dai comuni del territorio che ospiterà il centro e sarà il partner tecnico per la Regione.

La Provincia dello Zhejiang ha indicato come corrispettivo cinese la Whenzhou Garment Development ltd co. Intanto già si lavora al primo progetto sul campo. Ce n’è uno in cantiere che parla di nanotecnologie e materiali avanzati: una ricerca sui tessuti non-tessuti con l’uso di microfilamenti. Il ministero della scienza e della tecnologia cinese ha già accordato 1,5 milioni. Il ministero italiano l’ha giudicato interessante. Il progetto sarà sviluppato naturalmente con coinvolgimento delle imprese del settore, pubblico e privato insieme, e vedrà collaborare da una parte i pratesi della Next Tecnology – Tecnotessile di Prato e dall’altra i cinesi della Sci – Tech University dello Zhejiang.

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