Esame per acconciatore, una legge regionale regolerà la professione

Per l'accesso all'attività di acconciatore, il possesso dell'abilitazione professionale quale requisito soggettivo obbligatorio si ottiene previo superamento di un esame preceduto da un periodo di formazione teorico/pratica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 maggio 2013 19:25
Esame per acconciatore, una legge regionale regolerà la professione

Le commissioni Sviluppo economico e Cultura del Consiglio regionale, presiedute da Rosanna Pugnalini (Pd) e Nicola Danti (Pd), hanno licenziato all’unanimità la proposta di legge che detta le norme in materia di acconciatori. Prima del voto, la consigliera Marina Staccioli (Misto), in considerazione della similarità del testo e dell’accoglimento di un’osservazione circa “la possibilità di svolgere attività dimostrativa” ha ritirato la proposta di legge da lei presentata in materia. La nuova disciplina, resa obbligatoria da un decreto legislativo del 15 settembre 2012 che aveva fatto decadere la precedente normativa regionale, regola il passaggio definitivo dal vecchio sistema al nuovo sistema, che prevede, per l'accesso all'attività di acconciatore, il possesso dell'abilitazione professionale quale requisito soggettivo obbligatorio che si ottiene previo superamento di un esame preceduto da un periodo di formazione teorico/pratica.

In quest’ottica sono state inserite delle norme transitorie per dare certezze agli operatori del settore e garantire le posizioni soggettive di coloro che hanno maturato un’esperienza lavorativa pluriennale alla data di entrata in vigore della legge regionale. In tal senso, l’articolo afferma che assumono di diritto la qualifica di acconciatore i soggetti che alla data di entrata in vigore della presente legge sono in possesso della qualifica di acconciatore o parrucchiere, per uomo o per donna che pertanto sono equiparati ai soggetti abilitati. Saranno assoggettati al superamento di un esame teorico-pratico tutti coloro che alla data di entrata in vigore del decreto legislativo hanno svolto attività lavorativa in qualità di socio, dipendente o collaboratore familiare presso un’impresa di acconciatore per un periodo non inferiore a tre anni, oppure hanno svolto attività lavorativa a seguito di regolare contratto di apprendistato secondo quanto previsto dalla contrattazione collettiva di categoria. “Abbiamo risposto in tempo celere all’urgenza di dare risposta agli operatori del settore”, ha commentato la presidente Pugnalini.

“In questo senso abbiamo anche previsto che la legge, che sarà discussa nella seduta del Consiglio regionale della settimana prossima, entri in vigore il giorno dopo la pubblicazione sul Burt”. La presidente Pugnalini, inoltre, ha ricordato che sono state valutate le osservazioni emerse durante le consultazioni con le categorie economiche e sociali “accogliendo quelle che non avrebbero provocato un’impugnativa della legge”.

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