Scontro a Novoli tra studenti di Casaggì e centri sociali di sinistra

Giovanni Donzelli: "La colpa non è solo dei collettivi ma anche del Rettore Alberto Tesi e dei vertici dell'Ateneo che concedono loro spazi". Sull'accaduto un'interrogazione parlamentare di Giorgia Meloni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 maggio 2013 20:38
Scontro a Novoli tra studenti di Casaggì e centri sociali di sinistra

Scontro all'Università tra studenti dei centri sociali di sinistra e studenti dei centri sociali di estrema destra. E' successo stamattina intorno alle 12,00 al Polo Universitario di Novoli. Pare che a scatenare la rissa fosse la presenza di alcuni militanti di Casaggì che in vista delle elezioni universitarie stavano preparando le loro iniziative di campagna elettorale. La presenza dei ragazzi del movimento di estrema destra, i cosiddetti "neofascisti" non è mai stato gradito ai "neopartigiani" ovvero a quanti tra una lezione di filologia classica e una di filosofia si sente erede dei valori della resistenza.

Così mentre al Governo si parla di Larghe Intese, vere o presunte, all'Università si consuma ancora la lotta tra i rossi e i neri a suon di pugni e sganassoni. Ma si sa l'Università è sempre stata il luogo delle avanguardie! Il bilancio: qualche occhio nero e tanta amarezza. “Un episodio inaccettabile e indecoroso che ci lascia stupefatti e preoccupati e che, al tempo stesso, si rivela altamente indecoroso per una città come Firenze, da sempre simbolo di tolleranza, rispetto e confronto democratico.

Ai ragazzi aggrediti va, ovviamente, la nostra più totale solidarietà, assieme all’invito a non reagire mai a queste ignobili provocazioni, difendendo però sempre la libertà di espressione di tutti”. Questo il commento dei consiglieri comunali del gruppo “Fratelli d’Italia”, Stefano Alessandri e Francesco Torselli. “Non è tollerabile – spiegano Alessandri e Torselli – che alcuni soggetti si prendano il lusso, in pieno giorno e durante il regolare svolgimento delle attività didattiche, di raggiungere il Polo Universitario, scorrazzare per i vialetti interni e, con in testa caschi da motociclista ed in mano tirapugni, catene e bastoni, aggredire degli studenti che regolarmente stanno effettuando la propria propaganda elettorale in vista delle elezioni universitarie dei prossimi 20 e 21 maggio”. "Non essendo la prima volta che accadono episodi di questo tipo - aggiungono Alessandri e Torselli - non ci stupiscono più neppure le modalità dell'aggressione, come al solito, vigliacche e codarde.

Da sempre questi individui infatti aggrediscono gli avversari solo quando sono sicuri di essere numericamente più forti". “Già lunedì prossimo, nel corso del consiglio comunale – concludono I due esponenti di Fratelli d'Italia – presenteremo un’interrogazione al Sindaco per chiedergli di non sottovalutare l’episodio e di prendere tutte le dovute iniziative perché simili episodi non accadano mai più nella nostra città”. Dell’episodio si è immediatamente interessata anche l’On.

Giorgia Meloni, capogruppo alla Camera dei Deputati di Fratelli d’Italia, che oltre ad esprimere la propria solidarietà ai ragazzi aggrediti ha annunciato un’interrogazione parlamentare sull’accaduto. ''La violenza è colpa dei Collettivi di sinistra, ma anche di chi li lascia fare. I fatti accaduti oggi a Novoli sono di una gravità incredibile. Personaggi esterni all'Ateneo, supportati da fantomatici collettivi che non si presentano nemmeno alle elezioni studentesche, sono intervenuti in pieno giorno con spranghe, catene e caschi per impedire con violenza a liste regolarmente in corsa alle elezioni di farsi propaganda e di occuparsi di problemi degli studenti'': riferisce Giovanni Donzelli, capogruppo alla Regione Toscana per Fratelli d'Italia e ex leader nazionale degli studenti universitari di destra.

''La colpa della violenza - ha riferito ancora Donzelli - non è solo dei collettivi violenti e intolleranti, ma anche del Rettore Alberto Tesi e dei vertici dell'Ateneo che concedono loro spazi e agibilità pur non essendo nemmeno iscritti all'università. Alcuni dirigenti li tollerano per paura di ritorsioni, altri per senile nostalgia del '68. Il Rettore revochi domani stesso le aule concesse a questi gruppetti estremisti''. F.D.

Notizie correlate
In evidenza