Ambasciatore cileno si commuove davanti al ritratto di Boldini a Villa Bardini

Mariano Fontecilla de Santiago Concha, 89 anni, ha visitato la mostra allestita fino al 19 maggio: 'E' mia madre, non avevo mai visto questo quadro'

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 marzo 2013 23:13
Ambasciatore cileno si commuove davanti al ritratto di Boldini a Villa Bardini

L’ambasciatore Mariano Fontecilla de Santiago Concha non ha saputo trattenere la commozione davanti allo splendido ritratto di Giovanni Boldini, esposto a Villa Bardini, che raffigura ‘La signora in rosa’. ‘’E’ mia madre’’, ha quasi sussurrato guardando estasiato quella distinta signora dal corpo slanciato che sorride al visitatore, appoggiata su un divanetto. Il dipinto è una delle opere più celebri esposte nella mostra ‘Da Boldini a de Pisis’ allestita a Villa Bardini fino al 19 maggio e che ha una sezione anche alla Galleria d’Arte moderna di Palazzo Pitti, riunendo capolavori provenienti dalle gallerie ferraresi danneggiate dall’alluvione. Il marchese, 89 anni portati splendidamente, e’ arrivato apposta da Roma (dove ha partecipato all’insediamento di Papa Francesco) proprio per vedere per la prima volta nella sua vita il celebre dipinto realizzato a Parigi dal pittore ferrarese nel 1916, che ritrae sua madre Olivia, il cui nome completo è Olivia Concha de Fontecilla, scomparsa nel 1977. Con eleganza mista ad un leggero imbarazzo, ha voluto farsi fotografare davanti al quadro rivelando poi anche un piccolo aneddoto familiare.

Il nobile, che è stato ambasciatore del Cile e ricopre tuttora incarichi onorari presso il ministero degli esteri del suo Paese, ha infatti raccontato che, proprio sulla ‘Signora in rosa’, era sorta una vertenza giudiziaria tra il pittore e la famiglia Concha de Fontecilla in quanto Boldini, prossimo alla cecità, un volta finito il ritratto se ne era innamorato a tal punto (lo considerava infatti un’opera di passaggio e di crescita della propria poetica) da non volerlo consegnare ai committenti.

Nacque una causa che poi si tramutò in transazione quando Boldini cedette un altro ritratto più piccolo della bella Olivia, un’opera che oggi è in Cile proprio nella casa dell’unico figlio della dama e cioè il nostro ambasciatore.

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