In Regione ‘Zero privilegi’, proposta di legge di iniziativa popolare

Illustrato in commissione Affari istituzionali il testo della proposta di modifica del testo unico su consiglieri e assessori regionali: soppressione di vitalizi, indennità di fine mandato, diarie e rimborsi spese forfettari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 marzo 2013 21:51
In Regione ‘Zero privilegi’, proposta di legge di iniziativa popolare

Firenze– Soppressione del vitalizio e dell’indennità di fine mandato. Eliminazione delle diarie e dei rimborsi spese forfettari, a favore del rimborso delle spese documentate per lo svolgimento di missioni. Indennità mensile di carica non più parametrata su quella dei deputati, ma in misura fissa di euro 5mila 700 mensili lordi. Indennità di funzione riconosciuta solo ai presidenti di Giunta e Consiglio ed ai vicepresidenti dell’assemblea legislativa. Sono questi i contenuti della proposta di legge d’iniziativa popolare ‘Zero privilegi’, illustrata questa mattina da Mirko Falleri ed Andrea Morini in commissione Affari istituzionali, presieduta da Marco Manneschi (IdV).

La proposta di legge vuole cambiare il testo unico delle norme sui consiglieri e sui componenti della giunta regionale. È prevista, inoltre, una riduzione del 50% dell’indennità di carica per coloro che svolgono attività di lavoro autonomo, libero professionale, commerciale, o comunque imprenditoriale. Viene ridotta anche l’indennità di carica di un diciottesimo per ogni giorno di assenza dalle sedute degli organi istituzionali, salvi i casi di congedi per maternità e paternità.

La riduzione complessiva prevista dei costi è di circa 4,5 milioni di euro l’anno. Il presidente della commissione Manneschi, salutando con favore l’iniziativa dei cittadini, ha ricordato che alcuni fra i più importanti cambiamenti previsti dalla proposta sono stati già introdotti nella normativa regionale. Il vitalizio, per fare l’esempio più significativo, è già stato abolito con il cambiamento dello Statuto e le novità introdotte a livello nazionale sulle indennità sostanzialmente ricalcano la disciplina toscana.

“Sono già state presentate da tempo proposte di legge, con contenuti simili, ed in taluni casi anche più severi, tese a superare gli automatismi ed a disciplinare il divieto di cumulo – ha rilevato – Il Consiglio ha inoltre attivato un gruppo di lavoro specifico che dovrebbe rivedere Statuto e regolamento consiliare. In ogni caso la Toscana andrà avanti nella politica di austerità anche se sarebbe doveroso un intervento legislativo nazionale”. (dp)

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