450 anni di storia a Firenze, con lo sguardo rivolto al futuro

Un protocollo d’intesa e un programma ricco di avvenimenti per ricordare l’Accademia e Michelangelo. Primo appuntamento il 30 gennaio con l’apertura al pubblico della sede istituzionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 gennaio 2013 13:07
450 anni di storia a Firenze, con lo sguardo rivolto al futuro

FIRENZE, 29 GENNAIO 2013 – Quattro secoli e mezzo di storia, arte, cultura, ma non solo. L’Accademia delle Arti del Disegno rappresenta questo e molto altro: tra le istituzioni artistico-culturali più importanti d’Italia, la più antica Accademia d’arte al mondo vive in questi giorni un importante momento di celebrazione del passato, con lo sguardo rivolto verso il futuro. Nel 450° anniversario dalla fondazione e della prima riunione degli Accademici, avvenuta il 30 gennaio del 1563, la ricorrenza diventa occasione per ripercorrere secoli di storia caratterizzati e influenzati da grandi nomi (tra i primi Accademici figuravano infatti Michelangelo Buonarroti, Giorgio Vasari, Benvenuto Cellini, Agnolo Bronzino, Francesco Da Sangallo, la maggior parte dei quali sepolti nella cappella di S.

Luca ancor oggi di proprietà della Accademia), ma anche e soprattutto per proiettarsi verso il futuro e inaugurare un nuovo percorso e rinsaldare i rapporti tanto con le istituzioni quanto con il pubblico di studiosi e appassionati. È quindi in questa ottica che si collocano iniziative come la presentazione di un protocollo d’intesa con il Comune di Firenze, la Provincia di Firenze e la Regione Toscana, e con tutte le istituzioni e soprintendenze preposte alla tutela del patrimonio artistico, che prelude ai prossimi due anni di celebrazioni per il 450° anniversario dell’Accademia (2013) e per i 450 anni trascorsi dalla morte di Michelangelo (2014): due anni ricchi di eventi ed iniziative, con una mostra ospitata all’interno dell’Archivio di Stato, esposizioni interne all’Accademia delle Arti del Disegno, un convegno internazionale dedicato a Michelangelo in Palazzo Vecchio. Numerose altre iniziative collaterali punteggeranno i prossimi mesi, a testimonianza del fervore artistico-culturale di cui si farà promotrice la stessa Accademia presieduta dal Prof.

Luigi Zangheri, con l’organizzazione di concerti, seminari, visite guidate. Si comincia proprio il 30 gennaio 2013, con l’apertura dell’attuale sede istituzionale dell’Accademia, in via Orsanmichele n. 4, per la prima volta interamente disponibile per il pubblico di visitatori dalle ore 9.30 alle 17.00. Una giornata dedicata alla cultura, durante la quale sarà possibile ammirare preziose opere d’arte e affascinanti sale, come la sala “delle Adunanze”, dominata da affreschi di Pontormo e incorniciata dai ritratti dei Luogotenenti e Presidenti dell’Accademia succedutisi dalla sua fondazione ad oggi.

Per informazioni: 055/219642, info@aadfi.it L'Accademia delle Arti del Disegno trae la sua origine dalla trecentesca Compagnia di San Luca, e dalla cinquecentesca Accademia e Compagnia dell'Arte del Disegno istituita da Cosimo I, il 13 gennaio 1563, su sollecitazione di Giorgio Vasari. Tra i primi Accademici figuravano Michelangelo Buonarroti, riconosciuto “padre e maestro di queste tre arti”(Architettura, Pittura, Scultura), Giorgio Vasari, Bartolomeo Ammannati, Agnolo Bronzino, Francesco Da Sangallo.

Fino dalla sua fondazione l'Accademia primeggiò tra le istituzioni culturali sia come scuola d'arte che come custode delle tradizioni artistiche nazionali. Gli statuti medicei dell’Accademia del Disegno vennero riformati dal granduca Pietro Leopoldo nel 1784, quando le furono sottratte le responsabilità di ‘ordine professionale’ per delegare ad una nuova Accademia delle Belle Arti i compiti dell’insegnamento col conservare al Collegio degli Accademici il ruolo di soprintendenza sulle arti del Granducato di Toscana.

Nel 1873, un nuovo statuto la distinse in due diversi organismi, il Collegio degli Accademici, ovvero l’Accademia delle Arti del Disegno, e l’Istituto d’insegnamento. Nel primo articolo dell’attuale statuto si precisa che l’Accademia “in conformità alla sua secolare tradizione e del proprio rilevante patrimonio bibliografico, archivistico e museale, nel contesto dell'universalità della cultura, senza fini di lucro, si propone di contribuire allo sviluppo delle arti, delle conoscenze e delle loro applicazioni, incoraggia e promuove quegli studi e quelle manifestazioni che favoriscano l'attività di ricerca nei campi di competenza, di promozione, elaborazione e valorizzazione di quanto sia di interesse artistico e storico.

Inoltre l’Accademia cura tutto quanto concerne il restauro, la tutela, la conservazione e la integrità delle opere d’arte e dei beni storici e culturali secondo quanto previsto dal Codice dei Beni Culturali”.

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