Alluvioni, via alla ricostruzione: 3 milioni alle famiglie

100 milioni di investimento, 162 cantieri pronti a partire, 139 i comuni interessati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 gennaio 2013 20:49
Alluvioni, via alla ricostruzione: 3 milioni alle famiglie

FIRENZE – 142 interventi di ripristino e messa in sicurezza già avviati, 162 pronti a partire entro la fine di febbraio: procede a passi spediti la realizzazione del pacchetto di interventi da 100 milioni finanziato dalla Regione Toscana come risposta immediata agli eventi alluvionali di novembre. Il punto di quanto fatto in meno di due mesi sia per superare l’emergenza sia per avviare la ricostruzione è stato al centro del briefing con i giornalisti che il presidente della Regione ha voluto dedicare interamente a questo tema sottolineando come la Regione non abbia dimenticato le recenti, drammatiche alluvioni anzi abbia prodotto uno sforzo straordinario di mobilitazione delle risorse. Un dato evidenziato dagli impegni già assunti: nel giro di pochi giorni saranno distribuiti dalla Regione ai comuni 14 milioni di euro assegnati dalla Protezione civile per gli interventi di soccorso e di somma urgenza.

Ed è stato già stanziato, direttamente nel bilancio regionale, un fondo da 3 milioni di euro da destinare alle famiglie danneggiate. Il punto sui cantieri : Il capitolo centrale dell’intervento regionale è stata la legge approvata sin dalla fine di novembre, con cui si sono finanziati quasi 300 lavori per le aree colpite. Sulla realizzazione di questo pacchetto di opere da 100 milioni di euro si è concentrata l’attenzione del presidente che ha evidenziato il valore di questi interventi che non solo puntano al ripristino e alla messa in sicurezza di queste aree ma che opereranno anche un sostanziale miglioramento della capacità di difesa del territorio.

I lavori riguardano infatti per il 75% opere idrauliche e per il resto il ripristino della viabilità e la sistemazione o ricostruzione di ben 12 ponti danneggiati. Il presidente ha evidenziato la tempestività con cui questi interventi sono stati deliberati, progettati e avviati: in meno di due mesi sono già partiti il 50% dei cantieri. Oltre il 40% delle opere saranno avviate invece entro fine febbraio e solo per 21 i cantieri si apriranno tra marzo e aprile poiché, per le caratteristiche di queste opere, si è resa necessaria la procedura di Via (Valutazione di impatto ambientale). Complessivamente sono 139 i comuni interessati agli eventi alluvionali di novembre distribuiti in 7 province (Arezzo, Grosseto, Lucca, Massa-Carrara, Pisa, Pistoia, Siena), ma gran parte di questi interventi riguardano le zone più colpite cioè Grosseto, dove sono stati avviati ben 130 dei 234 interventi previsti e Massa-Carrara.

Lo stato di attuazione di tutti i lavori e la loro ubicazione può essere visionata on line su Google maps . Nel corso dell’incontro con i giornalisti si è inoltre evidenziata l’importanza dello stanziamento da 3 milioni per le famiglie le cui abitazioni siano state danneggiate dall’alluvione: il presidente lo ha definito come un ristoro destinato a far fronte alle necessità più immediate. Il finanziamento non potrà essere superiore ai 5.000 per nucleo familiare e sarà assegnato alle famiglie con un Isee inferiore ai 36.000 euro.

I primi di febbraio i comuni interessati comunicheranno il numero delle famiglie danneggiate (sono 2.500 secondo una prima stima) e quindi la Regione trasferirà ai 69 comuni interessati le risorse per l’assegnazione diretta alle famiglie. Di fronte a tutta questa serie di interventi attivati dalla Regione il presidente ha invece sottolineato con amarezza il non accoglimento della richiesta inoltrata al Parlamento di far slittare i pagamenti delle tasse per le aree alluvionate. Decisivo è stato il veto del governo che, ha detto il presidente, nonostante le nostre pressanti richieste partite dalla Toscana ha dato una risposta diversa rispetto a quella fornita dopo il terremoto in Emilia-Romagna. Un capitolo finale è stato quindi dedicato alle imprese: il servizio di Fidi Toscana per dare garanzie sul credito è utile ma non sufficiente.

Un intervento più diretto, ha detto il presidente, sarebbe possibile utilizzando gli stanziamenti previsti nell’ambito della legge di stabilità; ma occorrerà capire innanzitutto come verranno distribuiti i fondi e se in questo ambito saranno disponibili risorse da destinare alle imprese.

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