Gestione partecipativa bruciata dagli inceneritori voluti dal Pd

Il Piano interprovinciale blindato dalle Province: costi quasi raddoppiati, tutti gli impianti pianificati in tempi brevissimi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 dicembre 2012 22:52
Gestione partecipativa bruciata dagli inceneritori voluti dal Pd

Domani, presso l’Istituto di Oltremare a Firenze, è in programma un dibattito pubblico sul tema “La partecipazione come diritto nella pianificazione e gestione del territorio?”. Introdurrà la sessione l’assessore al governo del territorio e paesaggio Anna Marson. Tra gli altri interventi previsti quello di Massimo Morisi, garante regionale della comunicazione nel governo del territorio, di Paolo Milani di Co-opera e di Antonio Floridia, responsabile delle politiche di partecipazione.

Chiude Maria Sargentini, responsabile regionale dell’area di coordinamento Pianificazione territoriale e paesaggio. Allora tutto a posto se governa i processi la Regione Toscana? Per quanto riguarda i Piani interprovinciali dei rifiuti non sembrerebbe. Respinte la maggior parte delle osservazioni da parte delle Province di Firenze, Prato e Pistoia presentate dagli enti e dai comitati, dalle prime valutazioni si riscontra un incremento dei costi del 49% per la realizzazione degli impianti di incenerimento e delle discariche, ma anche una conferma di realizzazione dell’impiantistica in tempi brevissimi. Nella discarica di Le Borra, ad esempio, saranno conferiti rifiuti urbani e urbani pericolosi stabili, dizione che non troviamo nel Piano Interprovinciale originario.

A pagina 97 si legge: “Ricordato quindi che la discarica prevista nel sito di “Le Borra” è un impianto di ATO e non della sola Provincia di Firenze, destinato quindi ad accogliere i rifiuti solidi urbani, opportunamente trattati come previsto dal D.lgs. 36/2003, prodotti nelle Province di Firenze, Prato e Pistoia”. Il MoVimento 5 Stelle a Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Pontassieve e Rufina, nonché Figline Valdarno, Reggello, Greve in Chianti e nel Valdarno Aretino ha constatato il fallimento completo delle osservazioni sul Piano Interprovinciale dei Rifiuti dell’ATO Centro avanzate dalle Amministrazioni Comunali, Provinciali e dai Comitati.

Sono state respinte quasi tutte le osservazioni basilari, quelle che mettono in discussione la necessità di creare nuovi impianti che assorbono ingiustificatamente milioni di euro, con la minaccia di un’emergenza rifiuti. I MoVimenti 5 Stelle chiedono con forza la fine di questo piano, vecchio e anacronistico e a tutti i consiglieri provinciali PD, nonché al presidente di ripensare un sistema meno oneroso e gravoso, da subito, prima che si inizino le gare di appalto e si giunga al punto di non ritorno. Opinione simile quella di Rifondazione comunista.

"Per il Pd avanti tutta: il processo di partecipazione bruciato dalla smania degli inceneritori" Per il capogruppo di Rifondazione in Provincia Andrea Calò si tratta di “continuare la mobilitazione per bloccare un Piano devastante”.

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