PD: fermate i fascisti di Renzi!

Quanti sono gli elettori che avrebbero voluto partecipare al ballottaggio? E che effetto politico avrà il loro allontanamento dall'area del PD?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 dicembre 2012 23:34
PD: fermate i fascisti di Renzi!

di Nicola Novelli FIRENZE- Non sapremo mai quanti sarebbero stati. Anche se il loro apporto si sarebbe rivelato ininfluente per l'esito del ballottaggio tra Bersani e Renzi, con un divario così marcato tra i due. Eppure il rifiuto dal Partito Democratico a far accedere al secondo turno elettori non iscritti al primo turno delle primarie avrà un peso sulla stagione politica che si apre con la vittoria del segretario del PD alle primarie. Come reagirà chi non ha potuto esercitare il proprio diritto di espressione per mere ragioni formali? E parenti e amici saranno politicamente solidali con la loro esclusione? Difficile quantificarli.

126.000 sono i registrati al sito che la fondazione vicina a Matteo Renzi aveva approntato per agevolare l'accesso al ballottaggio del maggior numero di elettori. A questi bisogna aggiungere quelli che hanno richiesto l'iscrizione tardiva con fax, o mail ai comitati per le primarie. Non quantificabile invece il numero di quelli che ai comitati provinciali si sono presentati personalmente, superando non poche difficoltà logistiche. In totale, probabilmente, almeno 150.000 persone, che nella stragrande maggioranza hanno visto la loro richiesta rifiutata, senza nemmeno un cenno di risposta.

Questo consentiva ai comitati la delibera di modifica del regolamento, approvata in gran fretta mercoledì scorso. Difficile credere si trattasse solo di disturbatori provenienti da destra, semmai di elettori di centrodestra orfani di un riferimento e dunque in cerca di un approdo, specie dopo la cancellazione delle primarie del PdL. Una cancellazione a dire il vero arrivata -guarda caso- proprio il giorno dopo il primo turno del centrosinistra. Piuttosto i ritardatari delle primarie sono da identificare tra i tanti che avevano programmato per comodità, o esigenze professionali/familiari, di registrarsi in concomitanza con il primo turno, ma non hanno potuto arrivare ai seggi domenica scorsa per una miriade di evenienze statisticamente probabili in un campione di più di tre milioni di persone. E allora chi sono i “compagni che hanno sbagliato”? Nove da Firenze può raccontare qualche caso, grazie alle mail indirizzateci dai lettori in queste ore per lamentare pubblicamente la delusione del gran rifiuto.

Si tratta di persone come Massimiliano, professionista di Castelfiorentino, che aveva pianificato di iscriversi e votare nella serata di domenica scorsa. Sua moglie ha votato infatti, ma lui ha accompagnato una delle figlie in una trasferta sportiva. Un guasto meccanico dell'autovettura ha ritardato il suo rientro a casa, impedendogli di arrivare in tempo al seggio. Escluso. Esclusa anche Ilva, 92enne di Pistoia, dove si ostina a vivere sola. Così domenica scorsa non ha trovato nessuno che la accompagnasse al seggio.

Ma un'amica del PD le ha garantito che avrebbe potuto votare al secondo turno. Così si è fatta iscrivere on line dal nipote che racconta a Nove da Firenze: “Le ho detto che in assenza di risposta era inutile che si presentasse al seggio stamani. Ma lei è voluta andare all'apertura, alle 8:00. Voleva sentirselo dire in faccia che non la avrebbero fatta votare. Non poteva crederci”. Ultimo caso quello di Mario, 76 anni, e sua moglie. Sabato 24 novembre hanno dovuto lasciare Firenze precipitosamente per assistere una parente ricoverata all'improvviso in ospedale.

Sono tornati a casa solo lunedì e hanno fatto richiesta di accesso al ballottaggio per email, con l'aiuto del figlio. Scartati anche loro senza risposta. Mario racconta a Nove da Firenze, che espone nel proprio salotto il diploma del Comitato di Liberazione Nazionale conferito a suo padre per meriti nella liberazione di Firenze. Il fatto di essere scambiato per un fascista proprio non gli va giù. Chi si incaricherà di riallacciare nei prossimi mesi una relazione umana, prima ancora che politica, con queste decine di migliaia di persone a cui, il Partito che si proclama Democratico ha negato il diritto di voto, per paura di una fantomatica infiltrazione alle primarie?

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