Ballottaggio Primarie: polemica sulla pubblicità elettorale del Sindaco

Dopo la sfida tv Matteo Renzi incrementa i fan. La segretaria Pd Empolese Valdelsa Barnini: «Tenere insieme primarie e partito». Si vota il 2 dicembre dalle ore 8 alle 20: sono quasi 90mila le persone che hanno chiesto di partecipare

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 novembre 2012 14:07
Ballottaggio Primarie: polemica sulla pubblicità elettorale del Sindaco

Dopo il primo turno e il confronto televisivo su RaiUno continua la sfida tra Renzi e Bersani sui social network. Il numero di conversazioni che menzionano almeno uno dei due candidati, dalle 21 di mercoledì sera alle 9 di giovedì mattina, ha raggiunto quota 112.000 e rappresenta più del 10% del totale delle conversazioni sviluppatesi dall’inizio di novembre. Tale volume è comparabile alle conversazioni sviluppatesi nell’ambito del primo confronto televisivo del 12 novembre e nella giornata del primo turno delle primarie.

Nel frattempo cambiano le strategie comunicative online di Bersani, il quale ha più che raddoppiato il numero di tweet giornalieri: rispetto ad un media di 7,9 tweet al giorno, dall’inizio del dibattito televisivo alle 13 di giovedì, ha spedito ben 17 tweet. Renzi dal canto suo continua a guadagnare moltissimo in termini di fan e follower: dal 27 al 29 novembre ha incrementato di oltre 8.000 fan su Facebook e 5.300 follower su Twitter raggiungendo circa 215.000 fan su Facebook e 227.000 follower su Twitter.

Per Bersani l’incremento è stato di circa 530 fan su Facebook e 1.900 follower su Twitter, raggiungendo oltre 84.500 fan su Facebook e 160.000 follower su Twitter. Per quanto riguarda Renzi, il tweet che ha ricevuto maggiore attenzione da parte dei follower è stato quello relativo al taglio dei costi della politica: “Soltanto una classe politica che fa tagli per se stessa è in diritto di tagliare per gli altri” (756 retweet). Per Bersani, invece, si è ottenuto il massimo effetto di amplificazione quando ha evidenziato la necessità di affrontare la politica con la prospettiva della gente comune: “ho incontrato #Lucrezia, a Natale vuole bambola e stipendio per mamma.

Per cambiare guardo il mondo con quegli occhi” (138 retweet). Si conferma lo stile assertivo di Renzi e quello più empatico-emozionale di Bersani. Utilizzando la sentiment analysis per indagare le opinioni espresse verso i candidati, sembra emergere (su un numero totale di tweet pari più di 3.081 per Renzi e 1757 per Bersani) che la trasmissione televisiva di mercoledì sera abbia aumentato su Twitter il consenso positivo per Bersani: nella giornata di mercoledì questo si attestava al 45%, mentre giovedì – fino alle 13 – è cresciuto al 48%; dal canto suo Renzi passa dal 43% di mercoledì al 36% di opinioni positive nella giornata di giovedì (fino alle 13).

Sembra dunque che gli “opinionisti della Rete” la pensino diversamente dai notisti politici della carta stampata, i quali hanno attribuito un leggero vantaggio a Renzi. “Il dibattito online sulle primarie del centro-sinistra – dichiara Giuliano Noci, ordinario di Marketing del Politecnico di Milano - evidenzia – per qualità e quantità – quanto sia importante per i candidati sviluppare una vera e propria piattaforma di comunicazione multicanale. Questo vuol dire che a differenza dei “tempi che furono” in cui ce la si “cavava” con un’intervista al telegiornale e/o ad un talk show o sulla carta stampata, ora, per vincere, è necessario che il candidato diventi esso stesso un broadcaster in grado di: veicolare ai suoi potenziali elettori messaggio chiari e coerenti, reagire in tempi rapidi alle sollecitazioni provenienti dagli internauti nonché assumere una capacità di ascolto.

Il web diventa insomma un ulteriore teatro (permanente) in cui vanno in onda continui comizi elettorali; con importanti differenze: dai discorsi fiume ai messaggi brevi, dai monologhi al dialogo continuo, da una comunicazione che dura il tempo della ripresa televisiva o della giornata in cui il quotidiano viene pubblicato ad una presenza indelebile (nel tempo) di quanto si è postato sul web. Cambia dunque molto la vita del candidato; ma questa è la rete e nessuno può permettersi di evitarla.” Ieri è scattata l'ennesima guerra delle regole.

Il Comitato per Bersani è arrivato a chiedere provvedimenti (fino all'espulsione dalle primarie) per Renzi per violazione dei principi delle primarie. Il Comitato dei Garanti, mercoledì scorso, ha chiarito che chi non aveva votato al primo turno per cause indipendenti dalla propria volontà poteva registrarsi per votare al ballottaggio anche semplicemente mandando un'email entro le 20 di oggi. E la fondazione BigBang ha messso a disposizione un sito che consente di inviare l'email direttamente al coordinamento provinciale, trovando un modello da adattare per non costringere la gente ad imparare il burocratese in 24 ore.

Al momento, sono quasi 90mila le persone che hanno chiesto di partecipare al ballottaggio: e davvero qualcuno pensa di poterli rimandare indietro dal seggio? Gruppi consiliari e soprattuto dipendenti comunali (anche con indirizzi non in chiaro sul sito del Comune) hanno avuto la sorpresa di ricevere questa mattina una mail che invita a votare per Matteo Renzi alle primarie e specifica che anche i non iscritti possono farlo online all'indirizzo indicato anche nella pubblicità a pagamento sulla stampa nazionale che tante critiche ha sollevato. "Riteniamo che sia inaccettabile che i dipendenti di un'amministrazione vengano contattati da pubblicità a favore del sindaco che sta a capo della macchina comunale.

Ormai la cosa é avvenuta ma si dovranno accertare le responsabilità -contestano i consiglieri comunali De Zordo e Grassi- Abbiamo quindi sollevato il problema in Consiglio per rendere noto l'accaduto ottenendo almeno la stigmatizzazione pubblica del presidente del Consiglio a nome di tutti i consiglieri. Ora attendiamo che si chiarisca da quali computer il messaggio è partito". 'Regole violate? "Una barzelletta che non fa ridere". Cosi' il sindaco di Firenze Matteo Renzi, ai microfoni di RTL 102.5.

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"L’ Italia non ha bisogno di uno pseudo – rottamatore che rispolvera delle idee economiche che sono un cocktail amaro delle idee della destra liberista più retriva con quelle della finta sinistra del neoblairismo ammuffito.

Per questo io andrò a votare e voterò Bersani. Sono sicuro che così faranno molti di noi" taglia corro Ernesto Nieri, Segretario del Circolo SEL di Colle Val d’ Elsa. "Gli appelli alla partecipazione sono un fatto lodevole e se i coordinamenti provinciali stanno ricevendo molte richieste di adesione è il chiaro sintomo di una mobilitazione democratica che fa bene a tutti, in primo luogo al PD. L'esposto oltre a non aver alcun fondamento è politicamente un clamoroso autogol: le pulsioni suicide di una parte della sinistra che ha paura del libero voto delle primarie sono davvero incomprensibili.

Anche in questa occasione, emerge chiaramente chi sta dalla parte del cambiamento vero" dichiarano Giuliano Gasparotti e Guido Ferradini, Presidente e Coordinatore di Officine Democratiche che concludono: "Le iniziative dei candidati debbono favorire la più ampia partecipazione alle primarie: questo dice il codice di comportamento. Peraltro si tratta di un appello al voto senza alcuna indicazione di appoggio per uno dei due candidati. Inoltre il sito www.domenicavoto.it non fa altro che aiutare chi intende andare a votare al ballottaggio.

Non si è fatto altro, quindi, che applicare fino in fondo le regole decise per lo svolgimento delle primarie. Incomprensibile, quindi, l'esposto dei rappresentanti di Bersani-Tabacci-Puppato-Vendola" «Ci sono le regole certo, ma un partito che si fregia del nome democratico deve fare molta attenzione quando maneggia l’argomento partecipazione al voto se non vuole essere tacciato di una chiusura pregiudiziale o peggio ancora dell’arroganza di chi può permettersi di giudicare i legittimi impedimenti degli elettori.

Certamente la registrazione al voto era consentita dal 4 di novembre in poi, ma è altrettanto vero che il termine fosse quello del 25: molti sono quelli che per mille motivi alla fine non sono potuti venire il 25 ma che avevano intenzione di registrarsi e votare. Per questo mi auguro che i membri del Coordinamento per le primarie che hanno lavorato così bene per la riuscita dell’appuntamento di domenica scorsa utilizzino il buon senso e non lascino nella frustrazione le centinaia di persone che in queste ore stanno facendo richiesta di iscrizione nell’Albo degli elettori del centro sinistra e che certamente se dovessero vedere un rifiuto di massa sarebbero i principali fautori di una campagna contro il Pd in vista delle prossime elezioni politiche» così Brenda Barnini, segretario Pd Empolese Valdelsa.

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