Sfida Bersani-Renzi: ultimi giorni, ultimi appuntamenti

Matteo Renzi a Rignano: "Qui ci sono i miei valori", poi a Castelfiorentino scherza: «Siamo una concessionaria: dovete scegliere fra nuovo e usato sicuro». Per Bersani domani a Empoli Enrico Rossi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 novembre 2012 21:53
Sfida Bersani-Renzi: ultimi giorni, ultimi appuntamenti

Si è chiuso ieri, con l'appuntamento alla Leopolda di Firenze, il tour di Matteo Renzi che ha attraversato l'Italia in camper a caccia di voti in vista delle primarie di domenica prossima. I valori con cui è nato e cresciuto, il rispetto per gli anziani, la lealtà di mantenere la parola data. Nella tappa di questa mattina a Rignano sull'Arno, suo paese di origine, Matteo Renzi ha spiegato quali sono i principi con cui è cresciuto e che si porta sempre dietro. "Sono a Rignano non solo per affetto, anche se questo c'è – ha detto Renzi - come ci sono i valori che da qui mi sono sempre portato dietro.

Qui ho imparato a rispettare le persone più grandi, a dare del 'lei' a chi è più anziano. La rottamazione non è un fatto anagrafico ma politico, non è rivolta agli anziani ma a quei politici che siedono in parlamento da più di 15 anni e che hanno fatto cumulo di vitalizi". Per Matteo Renzi oggi al palasport di Castelfiorentino c’erano 500 persone a pranzo e altre 400 sono arrivate per il suo discorso di chiusura: «Siamo una concessionaria: vi viene chiesto di scegliere fra il nuovo e l’usato sicuro» scherza il sindaco rottamatore che ha continuato: « Rottamare per avere un paese normale.

Il confronto è tra due modelli. Rottamazione non significa fare a meno del passato, tutt'altro. Gli anziani sono saggezza ed esperienza. Rottamazione significa valorizzare la bellezza dei nostri valori, che nascono nella solidarietà, nella persona, nella famiglia, nella vicinanza con gli altri.». Renzi ha poi ricordato suo nonno Adone, sensale di animali, auspicando che la politica torni ad avere il valore della parola data “che vale più di un contratto”: «Questo – ha spiegato il candidato alle primarie del centrosinistra - credo sia un grande messaggio che vale per noi oggi, per la politica.

Non bisogna mai dimenticare che la più grande lealtà è la parola data». Sulle alleanze:« Mi spiegate un buon motivo perché dovrei fare l'accordo con una forza moderata che mi va a prendere i voti del centrodestra in conto terzi e non posso essere io direttamente a farlo? Perché devo inseguire Casini?Parliamo noi direttamente a quell’elettorato». Sul voto ha invitato le persone a pre iscriversi: «Il cambiamento non è mai stato tanto a portata di mano. Si può iscriversi anche il 25 novembre, l’importante è andare a votare e convincere anche chi è indeciso.

Forza, meglio perdere un quarto d’ora ai seggi per registrarsi che perdere i prossimi cinque anni». Il sindaco ha poi salutato tutti gli intervenuti al pranzo passando tavolo per tavolo. Ha poi lasciato le 900 persone venute ad ascoltarlo per andare allo stadio Franchi a vedere la Fiorentina. Questa mattina Dario Franceschini, capogruppo Pd Camera dei Deputati, è stato accolto da circa 300 persone all’incontro organizzato dal comitato Castelfiorentino per Bersani al circolo arci Praticelli di Castelfiorentino.

Il deputato, durante il suo intervento, ha sottolineato come voto di protesta e astensionismo siano due facce della stessa medaglia e ha rimarcato con forza la necessità, da parte della politica e degli amministratori pubblici, di tenere comportamenti individuali esemplari, dando esempio di coerenza politica e di condotta etica. Altrettanto necessario, ha aggiunto, evidenziare i contenuti che distinguono il Pd dalla destra perché « …non è vero che siamo tutti uguali: questa è una affermazione insopportabile ».

Quindi ha sottolineato la distinzione tra chi vota Grillo e le "sciocchezze" che dice Grillo stesso: «Credo che neppure gli elettori del M5S possano credere a Grillo che incontra i capi di Stato e di Governo europei e mondiali. Dopo 20 anni di berlusconismo e leghismo, sconfitti in Parlamento grazie al lavoro del Pd all'insegna del rispetto delle regole democratiche, il Paese non può permettersi di ricadere nel populismo». Sulle primarie spiega perché il suo sostegno al segretario nazionale: «Perché votare Bersani alle primarie? Direi che basta il buonsenso» dice Franceschini invitando implicitamente lo sfidante Renzi ad "avere senso della misura" ricordando l'esperienza e le competenze necessarie a ricoprire il ruolo di premier e le difficoltà che l'incarico comporta.

Sulle alleanze: « Renzi dice di voler andare da solo: pensa di prendere il 51% dei voti ? Sappia che i sondaggi ci danno tra il 25 e il 35%. Ragionare con le altre forze progressiste per mettere in campo un'alleanza di governo è quindi indispensabile» Dopo Franceschini è la volta di Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, che domani lunedì 19 novembre alle 21.30 sarà alla casa del Popolo di Ponte a Elsa (via Livornese). Accanto al presidente un giovane, una donna e un lavoratore che lanceranno il proprio appello al voto per Bersani. Martedì 20 novembre, alle 18.30 al Wall Art Hotel di Prato, Oscar Giannino presenterà il suo movimento “Fermare il Declino”.

Un evento a cura del Coordinamento regionale e locale del movimento e in collaborazione con Tea Party Italia, primi firmatari del manifesto, in cui 10 punti saranno presentati in maniera approfondita nel corso della serata Fa scalpore intanto la notizia, pubblicata stamani da Il Fatto Quotidiano, secondo il quale l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze ha investito in CoCo Bond del fondo Algebris di Davide Serra, ipotizzando che abbia influito la presenza nell'Ente Cassa di persone di fiducia del Sindaco Renzi, come il Presidente Jacopo Mazzei e il Consigliere Marco Carrai, renziano di ferro e plurinominato nelle società partecipate comunali.

Il consigliere comunale SEL Tommaso Grassi domanda: "Dopo il caso dei 400 mila euro assegnati, su indicazione del Sindaco, dal Consiglio d'Amministrazione dell'Ente, invece che ai finanziamenti per le associazioni del territorio in campo sociale e culturale, per la manifestazione Tuscan Sun Festival promossa dal magnate americaro Wissman e che ha rappresentato per la Citta' un insuccesso di pubblico e di ricadute sul territorio, adesso si viene a conoscenza che solo qualche giorno prima della celebre cena milanese del candidato Renzi con il mondo della finanza speculativa, il fondo dell'organizzatore Serra ha ricevuto un investimento dalla banca fiorentina." "L'Ente Cassa dovrebbe investire i propri fondi sul territorio per sostenere le realtà culturali e sociali e per far ciò non dovrebbe affidarsi a fondi ad alto rischio che nel lungo periodo mettono a serio pericolo la tenuta della banca stessa e speculano sui mercati internazionali scommettendo sui fallimenti anche degli Stati".

"Si faccia chiarezza sui fondi su cui l'Ente ha investito nell'era Mazzei - Renzi: domani in Consiglio comunale chiederemo lumi al Sindaco e alla sua Giunta sui numerosi e palesi rapporti politici e di potere che hanno segnato la dirigenza dell'Ente nell'ultimo periodo e chiederemo di conoscere quali valutazioni siano state alla base della decisione di investire nel fondo di Davide Serra" - conclude Grassi. Anche perUnaltracittà denuncia il conflitto di interessi tra una istituzione in cui siedono rappresentanti del Comune nominati dal Sindaco e operazioni finanziarie di un broker, novello acquisto della compagine che lo sostiene elettoralmente.

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