Toscana: 8 milioni di euro di tagli a cultura, formazione e Progetto Sì

Per alcuni si tratta di misure tardive, "l'avevamo detto" grida la destra

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 agosto 2012 20:00
Toscana: 8 milioni di euro di tagli a cultura, formazione e Progetto Sì

“Dei venti milioni di euro di tagli annunciati dalla Giunta regionale, circa il 40% - 8 milioni di euro - colpisce i settori della cultura, della formazione-lavoro e al progetto Giovani sì. Verrebbe da dire ‘meglio tardi che mai’, ma è certo che se in passato la Giunta avesse ascoltato i nostri suggerimenti, in particolare sul peso dei ‘carrozzoni’ rappresentati dalle due fondazioni, oggi avremmo un tesoretto da poter destinare a settori ben più importanti, a partire dalle politiche per l’infanzia e a sostegno delle famiglie”. Così il consigliere regionale del PdL Tommaso Villa a commento delle misure di revisione della spesa oggetto del Consiglio regionale in corso.

Gli 8 milioni a cui Villa fa riferimento sono nello specifico: Fondazione Sistema Toscana -500.000 (erano 950.000) Valorizzazione della cultura -1.462.780 (erano 11.036624) Promozione sistema integrato istruzione formazione lavoro -1.250.000 (erano 11.501321) PROGETTO GIOVANI SI Politiche attive del lavoro -4.620.000 (fondo azzerato) Promozione e sostegno ricerca -500.000 (erano 1.957.667) Contributo a Orchestra regionale Toscana, Fondazione Sistema Toscana e Fondazione Toscana Spettacolo 527.000 (erano 4.823.000) “I tagli annunciati vengono descritti come misure emergenziali, ma la realtà dice cose diverse, e parla di errori strutturali nella destinazione delle risorse.

Un fiume di denaro – ricorda il consigliere regionale - che si disperde in mille rivoli, per accontentare una miriade di soggetti con benefici minimi se non inesistenti per la maggior parte dei toscani. Da tempo il PdL evidenzia queste anomali chiedendo alla Giunta regionale di rivedere queste cifre. Dopo aver respinto le nostre sollecitazioni con una punta di arroganza oggi il governo regionale si accorge che quelle spese possono essere riviste. La speranza è che la crisi che attanaglia il paese imponga una revisione strutturale, con tagli ai carrozzoni non solo per il presente, ma anche per il futuro.

L’obbiettivo da perseguire – conclude Villa – deve essere l’avvio di una nuova fase nella gestione delle casse pubbliche, più attente alle esigenze di tutti i cittadini e non alla conservazione delle nicchie di consenso del centrosinistra”.

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