Siena, l'ora del commissario

Con 16 voti contrari e 14 a favore è stata bocciata dal Consiglio comunale la manovra di aggiustamento di bilancio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 giugno 2012 20:00
Siena, l'ora del commissario

Con 16 voti contrari e 14 a favore è stata bocciata dal Consiglio comunale di Siena la manovra di aggiustamento di bilancio proposta dal sindaco dimissionario Franco Ceccuzzi. Così il segretario del Pd toscano, Andrea Manciulli “La gravità dell’operato dei consiglieri del PD di Siena che hanno portato alle dimissioni del sindaco Ceccuzzi è confermata anche dal loro comportamento odierno, che non solo lede ancora una volta il PD, ma va contro l’interesse della città. Il voto contrario, anche oggi, all'assestamento di bilancio, dimostra il disinteresse di questi consiglieri anche per la difficile congiuntura attuale e per la loro città, oltretutto dopo l'appello alla responsabilità che le stesse categorie e sindacati avevano fatto per evitare ripercussioni sul tessuto economico e sociale. Apprendiamo poi di un esposto inviato ai garanti del partito, sempre oggi, da quegli stessi consiglieri che hanno portato alla caduta del Comune: un comportamento inaccettabile di chi vorrebbe ribaltare responsabilità che invece sono evidenti.

Ribadiamo sostegno e solidarietà al sindaco Ceccuzzi, al segretario Carli e al partito di Siena e per questo sarò presente personalmente alle prossime convocazioni degli organismi dirigenti locali. Auspichiamo inoltre che gli organismi di garanzia si attivino al più presto per prendere provvedimenti verso coloro che hanno portato a questa situazione. Non è così che si sta in un partito”. Ceccuzzi: “La bocciatura della manovra è un voto contro la città” “La bocciatura della manovra è un fatto grave per la città.

Era molto importante approvare un provvedimento che sarebbe andato a coprire servizi fondamentali e avrebbe garantito l’avvio di gare nei settori della cultura, dell’istruzione e del sociale. Il voto contrario mette a rischio circa 140 posti di lavoro e centinaia di utenti che, per esempio, aspettano le iscrizioni all’asilo di cui, purtroppo, da stasera non c’è certezza. Vedremo, nei giorni che rimangono, quali atti di giunta, nei limiti delle sue competenze, possono essere compiuti a tutela della città e del Comune”.

Questo il commento di Franco Ceccuzzi, sindaco di Siena, al voto del consiglio comunale che ha bocciato la manovra di stabilizzazione del bilancio comunale nel triennio 2012 – 2014 e risanamento per i bilanci del triennio 2009 – 2011. I servizi e le gare messe a rischio dalla bocciatura della manovra “La speculazione politica – continua Ceccuzzi – a cui abbiamo assistito oggi con la bocciatura della manovra mette a rischio una serie di servizi e di gare che, da domani, rischiano di non essere coperte né di partire.

Se la manovra fosse stata approvata il commissario avrebbe trovato un Comune con i conti ‘a posto’ e con le gare pronte a partire. Speriamo ancora di poterlo fare, almeno in parte, correggendo questo atto. Chi, oggi, lo ha bocciato ha mostrato un particolare accanimento non tanto nei miei confronti, ma verso la città. Non sarebbe cambiato nulla, infatti, sul piano politico se l’atto fosse stato approvato, ma ci si è voluti accanire contro Siena giocando allo sfascio. Adesso dobbiamo seguire con grande attenzione l’andamento di tutte le istituzioni della città: il Comune, che sarà gestito da un commissario, la Fondazione Monte dei Paschi, che si trova in una condizione particolarmente critica, l’Università, impegnata nel piano di risanamento e la Banca MPS alle prese con un difficile piano di rilancio.

La mia prima preoccupazione sarà quella di partecipare attivamente alla vita della città, dando un contributo di serenità, possibilmente di idee, alla soluzione dei problemi, ma soprattutto di vicinanza in un momento molto difficile in cui non ci voleva la perdita della presenza del Comune”. Gli ultimi giorni di mandato “Adesso – ha concluso Ceccuzzi - vogliamo portare avanti, nel migliore dei modi, tutti ciò che è possibile fare in questi pochi giorni, anche sul fronte del Palio, per permettere alla Festa, ormai alle porte, di svolgersi nelle condizioni migliori.

La città ha la forza per gestirsi in modo assolutamente tranquillo. Confido molto nel senso civico dei senesi, nel loro amore per la città; sul ruolo delle Contrade, chiamate, attraverso il Magistrato ad essere ancora più presenti e responsabili nella vita cittadina. Ho molta fiducia, perché ho trovato nei Priori e nei Capitani una grande consapevolezza. L’augurio, adesso, è che il clima cambi, sia più disteso, perché non possiamo permetterci una campagna elettorale con questi veleni e ci auguriamo che la situazione economica generale migliori e faccia da volano alle nostre principali istituzioni in un momento difficile.

Sono felice di aver fatto questa esperienza perché sento di uscire in sintonia con la città, che mi aiuterà a superare le prossime settimane che non saranno facili”. I consiglieri comunali del Pd intervengono sul voto contrario alla manovra che doveva rendere il bilancio indipendente dalle erogazioni della Fondazione Mps: “Un tradimento che mette a repentaglio servizi essenziali del Comune” Oggi in consiglio comunale si è consumato l’ennesimo tradimento del mandato elettorale degli otto consiglieri scelti dai cittadini per governare Siena e che invece votano stabilmente con la minoranza impedendo al sindaco e alla giunta di varare manovre per salvaguardare i servizi pubblici essenziali e risanare il bilancio comunale. Giovanni Bazzini, Anna Gioia, Luca Guideri, Giancarlo Meacci, Francesca Mugnaini, Lucio Pace, Alessandro Piccini e Gianluca Ranieri oggi in consiglio comunale hanno votato insieme alle forze di opposizione (Pdl, liste civiche, Sinistra per Siena), contro la manovra varata dalla giunta e sottoscritta da tutte le associazioni di categoria e dai sindacati, che avrebbe dovuto semplificare il lavoro del commissario che arriverà la prossima settimana garantendo continuità nei servizi e stabilità ad oltre cento persone che oggi lavorano per il Comune. Rendendo i bilanci del 2012 e dei due anni a venire indipendenti dalle erogazioni della Fondazione Mps sarebbero stati messi al sicuro: l’apertura del Santa Maria della Scala; la continuità di apertura e di servizio delle ludoteche comunali, di due asili nido comunali che non potranno più accogliere 68 bambini, l’attività del “Santa Petronilla” che ospita circa 40 persone disabili, della casa di accoglienza per minori “Il Faro”, l’apertura di “Villa Rubini Manenti” e “La Mimosa” che attualmente ospitano 76 anziani, la certezza della continuità di presa in carico dei 127 attuali utenti (100 anziani e 27 disabili) del servizio di assistenza domiciliare gestito tramite l’ASP.

Questo solo per citare i casi più eclatanti di servizi ed attività che resteranno vincolate alle possibilità di distribuire erogazioni da parte della Fondazione Mps. Con il voto contrario degli otto consiglieri passati all’opposizione sono messe a repentaglio gare pubbliche per attività e servizi per oltre 4 milioni di euro che senza la manovra e senza la certezza di nuove erogazioni della Fondazione Mps sono adesso prive di copertura. Siamo di fronte ad un danno gravissimo per la città ancora una volta sacrificata per dare spazio a personalismi e vendette, per impedire il necessario rinnovamento. Siamo certi che Siena e i senesi sapranno valutare da soli i comportamenti di questi otto consiglieri che da mesi hanno sabotato il progetto del sindaco Franco Ceccuzzi che in un solo anno di mandato era riuscito a risanare il bilancio, svincolando i servizi essenziali dalle erogazioni della Fondazione Mps, senza penalizzare il sociale e l’istruzione, la sopravvivenza del Santa Maria della Scala. Tutti argomenti che, però, non interessano agli otto consiglieri assai più occupati a tutelare se stessi e i propri riferimenti politici piuttosto che il bene comune. E’ certo che su di loro Siena non potrà più contare.

Così come è certo che tutti i senesi sanno i veri motivi delle loro prese di posizione, chi ha ispirato la loro azione e l’assoluto disinteresse per le conseguenze che possono avere i loro comportamenti. “Un atto irresponsabile e privo di qualsiasi fondamento, che mira a rovesciare la verità dei fatti”. Così i segretari del Pd provinciale e regionale Elisa Meloni e Andrea Manciulli commentano la notizia dell’esposto alla Commissione garanzia del Pd contro il sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi e il segretario del Pd comunale, Giulio Carli, presentato da sei consiglieri comunali.

“E’ il segnale preciso – proseguono Manciulli e Meloni - di un accanimento verso coloro che si sono adoperati nell’interesse generale della città, del bene comune e del partito. Gli organi di garanzia del Pd sapranno fare piena luce su questa vicenda: a quel punto la verità verrà a galla, cancellando tutte le bugie e le ricostruzioni false e prive di qualsiasi fondamento, sotto ogni punto di vista. In questo difficile momento, anche per gli attacchi personali ricevuti, esprimo vicinanza e solidarietà a Franco Ceccuzzi e Giulio Carli”. “Oggi – continuano Elisa Meloni e Andrea Manciullli - in una giornata nella quale il senso di responsabilità doveva prevalere su tutto il resto per salvare la città dal commissariamento, in un momento difficilissimo nel quale anche tutte le forze economiche si sono strette per chiedere al consiglio comunale di agire per salvaguardare il futuro di Siena e la sua comunità, da sei consiglieri arriva l’ennesimo atto sconcertante.

Ancora una volta Bazzini, Pace, Piccini, Gioia, Ranieri e Guideri voltano le spalle alla città, votando contro una manovra di stabilizzazione, presentata e costruita con lungimiranza dalla giunta Ceccuzzi, che avrebbe dato la possibilità di salvaguardare servizi essenziali per i cittadini, anche in una fase difficile come quella che stiamo vivendo e che vivremo nel prossimo futuro. L’ennesima espressione di un gruppo di consiglieri che fa preciso riferimento ad una logica di parte, familistica e personale”. “Il consiglio comunale di oggi – concludono Meloni e Manciulli – ha messo anche in luce alcuni aspetti interessanti.

Grazie a un intervento di un consigliere comunale dell’opposizione, abbiamo avuto la conferma che il 19 maggio era già stata firmata da parte dei sei consiglieri, da Giancarlo Meacci e da Francesca Mugnaini una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Franco Ceccuzzi che univa le firme del centrodestra e delle liste civiche. E’ quindi di fronte agli occhi di tutti chi ha tramato alle spalle del sindaco e della maggioranza, portando la città al commissariamento e mettendola di fronte a conseguenze pesantissime.

Si tratta di un atto gravissimo, senza precedenti nella nostra provincia e nella nostra regione che porta firme precise e del quale i consiglieri dovranno rispondere, nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, prima di tutto ai senesi”. “A Siena la politica imponeva di fare sintesi, squadra, e risolvere la conflittualità in tempi celeri per risolvere i problemi dei cittadini senesi. Con amarezza e delusione constatiamo che il senso di responsabilità auspicato non è prevalso sullo spirito di litigiosità e contrapposizione”. Così il responsabilità enti locali del Pd della Toscana Stefano Bruzzesi commenta il voto negativo di oggi in consiglio comunale a Siena sulla manovra di assestamento di Bilancio presentata dalla giunta. “Sono per carattere uno che media – continua Bruzzesi - e che quindi comprende la dialettica, la discussione e il confronto, ma certo non posso alcunché giustificare chi innesta un processo di autodistruzione della propria maggioranza.

All’amico Franco Ceccuzzi - conclude il responsabile enti locali del Pd toscano – solidarietà e incoraggiamento”.

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