Museo di Storia Naturale: “Dinosauri in carne e ossa”

Si apre una spettacolare mostra sui dominatori di un mondo perduto. Un connubio perfetto tra artigianato e scienza.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 febbraio 2012 22:37
Museo di Storia Naturale: “Dinosauri in carne e ossa”

Sono tornati! Il terrificante Tirannosauro e l’enorme Diplodoco, il possente Spinosauro e l’agile Gallimimo… i dinosauri sono tornati in uno degli Orti Botanici più antichi del mondo, fra piante di ogni luogo e di ogni tempo, fra cui veri e propri fossili viventi, e tra le collezioni paleontologiche dell’Ateneo fiorentino, in cui è conservata la prima documentazione della presenza dei dinosauri in Italia. I dominatori di un mondo perduto, simbolo del passato più remoto - ricostruiti a grandezza naturale secondo le più recenti scoperte scientifiche - sono i protagonisti della spettacolare mostra “Dinosauri in carne e ossa” al Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze.

Oggi al Museo di Storia Naturale, sezione di Geologia e Paleontologia - Sala Strozzi, Via La Pira, 4 - Firenze) la mostra è stata presentata alla stampa, in occasione dell’inaugurazione, dal responsabile scientifico dell’esposizione Lorenzo Rook e dai curatori Simone Maganuco e Stefania Nosotti, presente il rettore dell’Ateneo fiorentino Alberto Tesi che si è complimentato con i realizzatori soffermandosi sull'importanza della ricerca scientifica che permette ad oggi, dopo la grande quantità di reperti fossili studiati e catalogati, di poter pensare di realizzare una mostra come questa con riproduzioni fedeli non frutto della fantasia ma di un attento studio scientifico. Presenti anche il presidente del Museo di Storia Naturale Giovanni Pratesi e l'assessore all'Istruzione del Comune di Firenze Rosa Maria Di Giorgi che ha rivolto un appello ai ragazzi fiorentini ed a tutti gli appassionati di visitare fino a settembre una grande mostra che è occasione di divertimento e di conoscenza.

Occasione per diverse generazioni di incontrarsi su una materia di comune fascino, ispirazione e desiderio di scoperta, ma anche un modo per avvicinarsi allo studio seguendo un percorso guidato che può sviluppare la voglia di approfondire gli argomenti, cosa fattibile in una Firenze che certo non lesina informazioni in campo scientifico e può offrire un vasto panorama di reperti e testi sull'argomento.

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