Strage di Piazza Dalmazia: il Consiglio di Quartiere 5 approva risoluzione

Bruschi-Alberici: si chiudano i luoghi in cui si praticano razzismo e xenofobia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 febbraio 2012 22:21
Strage di Piazza Dalmazia: il Consiglio di Quartiere 5 approva risoluzione

Il Consiglio di Q5 ha approvato una risoluzione di rinnovata solidarietà e vicinanza alla comunità senegalese per i tragici fatti di Piazza Dalmazia del 13 dicembre scorso e per chiedere al Sindaco e alla Giunta comunale di compiere tutte le azioni istituzionali di loro competenza e di attivarsi presso le autorità preposte, per giungere alla chiusura delle sedi fiorentine in cui sono presenti organizzazioni che praticano propaganda razzista e xenofoba, denigrano la democrazia e i valori della resistenza, compiendo reato di apologia del fascismo e istigando all’odio e alla violenza.

La risoluzione è stata presentata dal Consigliere di Sinistra e Cittadinanza Maurizio Bruschi ed emendata dalla Consigliera Adriana Alberici di Perunaltracittà. Alla luce dei tentativi, anche recenti di certa destra, di derubricare i fatti di Piazza Dalmazia a mero gesto di un folle, l’impegno votato in Quartiere a larga maggioranza (PD, IdV, Sinistra e Cittadinanza, Perunaltracittà) risulta di particolare impatto in quanto richiama ad un preciso dovere politico di rispetto della Carta Costituzionale e di normative nazionali e internazionali che vietano espressamente l’esistenza stessa di organizzazioni del tipo di cui sopra. "La volontà di compiere tutti i passi necessari per giungere alla chiusura delle sedi fiorentine di tali organizzazioni -spiega Ornella De Zordo- che non sono estranee ad una cultura di discriminazione per il diverso, spesso straniero, e di odio razziale, ma anzi spesso contribuiscono ad alimentarla con la propaganda di certi dis-valori, rappresenta concretamente l’intenzione di non abbassare mai la guardia rispetto al clima di intolleranza razzista da cui la strage è scaturita e di assicurare in modo continuativo il rispetto dei principi di democrazia".

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