Una statua per Modou e Mor in piazza Dalmazia

In commissione Pace una mozione emendata col contributo della comunità senegalese. La presidente Agostini (Pd):”Un lavoro di condivisione con Hassan Kebe e l’imam Elzir Izzedin per coinvolgere le scuole fiorentine in un percorso formativo"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 gennaio 2012 13:59
Una statua per Modou e Mor in piazza Dalmazia

Una statua in piazza Dalmazia nel luogo della strage dove sono stati assassinati Samb Modou e Diop Mor. Un monumento simbolo contro ogni forma di discriminazione razziale e xenofoba. Il progetto che ha avuto già il via libera della commissione Cultura, ha da oggi anche l’okay unanime della commissione Pace che insieme alla comunità senegalese ha apportato alcuni importanti emendamenti al testo originario. La nuova mozione invita il sindaco a predisporre entro 60 giorni un bando di concorso di idee rivolto agli studenti delle scuole fiorentine.

E’ stata proprio la comunità senegalese (in commissione erano presenti sia il rappresentante della comunità senegalese Hassan Kebe che l’imam Elzir Izzedin) a volere il coinvolgimento delle scuole in un percorso educativo contro il razzismo e la xenofobia. In base alla mozione sono previste anche visite nelle scuole nel luogo in cui verrà collocata la statua. “La commissione – ha detto la presidente Susanna Agostini (Pd)- ha condiviso la volontà espressa da Hassan Kebe e dall’iman Izzedin di proseguire insieme un percorso di formazione ed informazione rivolto a studenti e adulti per far crescere il rispetto della bellezza delle differenze delle diverse culture e religioni.

Proseguiremo il nostro impegno politico istituzionale con l’auspicio di mantenere l’unanimità conquistata questa mattina”. La mozione che ricorda l’orribile strage razzista avvenuta il 13 dicembre nei mercati in piazza Dalmazia e a San Lorenzo, sottolinea la ‘volontà di onorare i morti e di lasciare una testimonianza tangibile che rimanga a monito anche per le generazioni future del dolore e della pietà verso le vite prematuramente e ingiustamente stroncate dalla violenza omicida”. (lb)

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