Fiorentina vs Lecce 0 a 1, finisce tra i fischi dei tifosi viola

La gara più importante della gestione Rossi. Cognigni: "Behrami rimane a Firenze". Primo tempo lento e privo di interesse, da parte di tutti. Rigore di Di Michele

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 gennaio 2012 15:01
Fiorentina vs Lecce 0 a 1, finisce tra i fischi dei tifosi viola

Per Delio Rossi è la gara "più importante della mia gestione", dopo aver archiviato la Coppa Italia delegate alla Roma di Francesco Totti, perché l'anno è iniziato bene con la trasferta di Novara che ha presentato una nuova Fiorentina nel modulo e nell'atteggiamento, non certo per l'organico che rimane immutato anche a metà mercato di riparazione, salvo le partenze, su tutte Gilardino e Silva. Già, il Tanque Silva.. destinazione Argentina. Avremmo dovuto divertirci con le buffe e stravaganti coreografie, esaltarci per il suo rendimento in campo, gioire e soffrire con il nuovo leone argentino.

Niente da fare. adesso Firenze aspetta il nuovo colpo di Pantaleo Corvino che dovrebbe suonare a breve una nuova "taranta" di calciomercato. Intanto Mario Cognigni blinda Valon Behrami: "Faremo dei piccoli cambiamenti, lasceremo andare chi vuole andare via, tratteniamo invece i giocatori maggiormente rappresentativi e Behrami rimane a Firenze" Il Lecce di Serse Cosmi si presenta al Franchi con la consapevolezza delle proprie lacune tecniche, ma anche con i buoni risultati conseguiti contro squadre come la Juventus, sfida che ha fatto allertare lo stesso mister indirizzandolo verso una richiesta precisa per rafforzare la rosa che vede al momento nel giovane nazionale colombiano Luis Muriel una ottima carta da giocare. Rossi si affida ancora una volta al tandem Ljajic - Jovetic lasciando Alessio Cerci in panchina.

Sulla fascia sinistra spazio dal primo minuto a Juan Manuel Vargas. Nastasic e salifu confermati titolari in questo nuovo ciclo 'didattico' della storia viola. Centrocampo intasato, Vargas tenta un cross nel mezzo ma non trova colpitori di testa. Ci prova allora il Lecce che manovra con tranquillità sbagliando molto. 3 angoli per i salentini in 10 minuti. Seguono 20 minuti di nulla. Al 33' un sussulto, tiro di Montolivo senza esito. Al 35' Behrami lancia Ljajic che non riesce a segnare neppure dopo aver superato Benassi con non poche difficoltà.

Altro sussulto di Montolivo che pesca Jovetic e Ljajic defilati a sinistra sulla stessa zolla di campo, azione che non si concretizza. Gran tiro di Olivera da fuori area, risponde Boruc in tuffo. Riccardo Montolivo spiega a Sky le ragioni di un primo tempo in cui non si è visto nulla: "Siamo partiti lenti, il sole basso ci mette in difficoltà, nel secondo tempo andremo sicuramente meglio" Nella ripresa in campo Lazzari al posto del giovane Salifu. Parte con maggiore animo la Fiorentina ed al 5' minuto è splendida l'azione di Jovetic che libera Ljajic davanti a Benassi, il gigliato si scontra però con il portiere del Lecce che sceglie bene il tempo dell'uscita, ma resta a terra infortunato e viene sostituito da Bertagnoli.

Rigore per il Lecce al 20'. Muriel fermato irregolarmente da Natali. Di Michele si porta sul dischetto e batte Artur Boruc con un tiro piuttosto centrale. Dentro Cerci per Ljajic. I viola si svegliano e reagiscono con un tiro di Jovetic sul palo, prima, e poi con un colpo di testa ravvicinato da parte di Natali. La Curva Fiesole che fino al 30' della ripresa difende la squadra di Delio Rossi, esplode nella contestazione con i cori rivolti a giocatori e Società.

Entra anche Romulo per Cassani. Sfiorata la rissa al 43' per un fallo di Ferrario a gomito alto su Behrami. Sale anche Boruc nel finale in area per trovare il cross di Cerci su punizione. Niente. Finisce tra i fischi "Fate ridere". Sono necessarie riflessioni. Presto. Un mister di classe, un maestro di calcio che ha trovato nel 3-5-2 il modulo per poter sopravvivere con una rosa limitata cercando di valorizzarla al massimo, un professionista che ha molto credito presso l'ambiente e presso i tifosi dichiara alla vigilia "E' la partita più importante della mia gestione", forse per richiamare tutti ad un impegno concreto.

Forse. Poi quel discorso da buon padre di famiglia, sui giocatori che hanno un mestiere difficile e rispondo sul campo, non fuori. Forse per questo le aspettative contro il Lecce, ultimo in classiffica, in casa, erano migliori. AntLen

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