“Sherlock Holmes. Gioco di Ombre”

Un intrigo internazionale, un genio del male e due detective straordinari. Il nostro critico cinematografico consiglia la visione dell'ennesima prova di attore dell'irresistibile Robert Downey Junior, con alcune riserve

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 gennaio 2012 15:08
“Sherlock Holmes. Gioco di Ombre”

“Sherlock Holmes. Gioco di Ombre” diretto da Guy Ritchie e interpretato da Robert Downey Jr e da Jude Law, è il sequel di "Sherlock Holmes" che nel 2009 aveva inaugurato un nuovo modo di narrare le imprese dell'investigatore privato inventato da Conan Doyle. Il successo del primo film e l'attuale grande successo del secondo sembrano dar ragione al regista che ha trattato questo personaggio mitico della letteratura in maniera sicuramente originale. Dimenticate il consueto Sherlock e pensate a una specie di James Bond in abiti fine Ottocento .

Uno Sherlock che utilizza il consueto sistema deduttivo ma che dalla calma e il bon ton dei salotti inglesi si proietta verso azioni impossibili. La trama del film prende spunto dalla presenza del nemico storico di Sherlock Holmes: il professor Moriarty una sorta di imprendibile genio del male. La vicenda inizia con la morte del Principe d'Austria, un presunto suicidio per l'ispettore di Scotland Yard Lestrade , ma non secondo Holmes, che scopre essere questo un omicidio ed il primo tassello di un puzzle messo a punto dal professor Moriarty per destabilizzare l'ordine politico dell'Europa Holmes indaga e accompagnato da Watson, strappato alla luna di miele, parte per un pericoloso viaggio che lo porta ad attraversare prima l’Inghilterra, poi a Parigi e infine sulle Alpi svizzere, in un inseguimento nel quale le sue capacità investigative gli consentiranno di tener testa ad un avversario del tutto privo di scrupoli.

Non mancano nel film risate e momenti comici che intervallano fughe rocambolesche, esplosioni, lotte, verso un finale con doppio colpo di scena. Il film ricco di invenzioni visive, con numerosi flashback e flashforward sincopati che precedono le mosse di Holmes, si svolge velocissimo con colpi di scena ed immagini mozzafiato, ma non convince del tutto. Se straordinaria è l'intesa degli attori Robert Downey Jr e Jude Law come il loro frizzante dialogo, il film risulta troppo veloce, per seguirne pefettamente la trama. Il regista si sforza di farci comprendere l'ordine di ogni azione, utilizzando talvolta il rallenti e dandoci spesso un' anticipazione visiva dei percorsi logici delle famose deduzioni del detective.

Purtroppo le accelerazioni, le improvvise decelerazioni che dovrebbero fare partecipi gli spettatori , tolgono plausibilità agli eventi narrati e ci proiettano all'interno di una sorta di videogioco. Un film che può piacere agli amanti degli action movie ma che deluderà gli appassionati del personaggio inventato da Conan Doyle che, forse, si consoleranno sapendo che la sceneggiatura del film è tratta da un fumetto scritto da Lionel Wigram e ispirato ai romanzi dell'autore scozzese.

Alessandro Lazzeri

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