Agricoltura: approvato consuntivo 2012 Artea

La commissione presieduta da Rossetti ha anche dato parere favorevole a Finanziaria 2012 e Bilancio per l’anno 2012 e pluriennale 2012-14

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 dicembre 2011 18:21
Agricoltura: approvato consuntivo 2012 Artea

Via libera a maggioranza in commissione Agricoltura, con i voti del Pd e la contrarietà di Pdl e Lega Nord, al bilancio consuntivo 2010 dell’Artea, l’agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura. Quello approvato stamani dalla commissione presieduta da Loris Rossetti, Pd, è il decimo bilancio di esercizio e il nono che l’agenzia svolge in qualità di organismo pagatore per il finanziamento delle politiche agricole comunitarie e di altri capitolati attribuiti all’Artea dalla Regione Toscana. La programmazione finanziaria 2010, come ha sottolineato in commissione il direttore dell’Artea, Giovanni Vignozzi, si è concentrata sulla prosecuzione dello sviluppo organizzativo, logistico e strumentale della medesima agenzia, che gestisce fra gli altri i fondi europei Feaga e Feasr.

L’attività 2010, in quest’ottica, ha comportato l’attivazione di circa centomila procedimenti per oltre 290 milioni di euro erogati per le sole politiche agricole europee. Per quanto riguarda altri tipi di intervento, altri 122 milioni di euro sono andati a coprire erogazioni in settori sia agricoli che extra, previste dal piano agricolo regionale ed a favore del settore zootecnico per quanto riguarda le prime, per riconvertire in senso produttivo i siti inquinati e le aree industriali degradate ed a sostegno dei lavoratori disoccupati e dell’imprenditoria giovanile per quanto concerne le seconde erogazioni. Un altro capitolo importante nelle spese sostenute dall’Artea è inoltre quello relativo al costo del personale.

L’agenzia ha 85 unità a tempo indeterminato, 80 dipendenti e cinque dirigenti, più altri sedici funzionari, di cui un dirigente, a tempo determinato. Il costo complessivo del personale dell’Artea, nel 2010, è stato di poco più di 4 milioni di euro. Per quanto riguarda le entrate, l’agenzia regionale, che anche quest’anno ha fatto registrare il pareggio di bilancio, riceve le risorse per le spese di funzionamento dalla Regione, dallo Stato italiano e dall’Unione europea per le erogazioni, ma vi sono anche entrate minori che arrivano da convenzioni varie. Al momento di alzare le mani il vicepresidente di commissione, Claudio Marignani, ha precisato che il suo gruppo avrebbe espresso il voto contrario, pur affermando di apprezzare il lavoro svolto, in quanto il Centrodestra, ha affermato Marignani, è contrario all’impostazione di fondo dell’agenzia. Sull’Artea il dibattito è comunque proseguito in relazione al parere secondario che la commissione Agricoltura è stata chiamata a dare in relazione alla Finanziaria per l’anno 2012 e al Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2012 e pluriennale 2012-14.

Per inciso, entrambi i pareri sono stati dati a maggioranza con i voti a favore del Pd e quelli contrari di Pdl e Lega Nord. Dovendo affrontare solo le questioni concernenti le competenze della commissione, la discussione si è concentrata sul futuro dell’Artea, al centro di un progetto di riforma che è contenuto nella Finanziaria 2012. Fra le proposte avanzate, l’agenzia dovrebbe occuparsi di erogare fondi anche per settori non connessi al comparto agricolo. Inoltre, sempre secondo quanto emerso nel corso della seduta odierna, il personale dell’Artea dovrebbe essere assorbito nel ruolo unico regionale, smettendo così di costituire un comparto a sé e prevedendo una maggiore flessibilità nella gestione dello stesso. Sui consorzi di bonifica, altro argomento al centro della seduta odierna, il consigliere Pierpaolo Tognocchi, Pd, ha presentato un emendamento, fatto proprio dalla commissione Agricoltura, con cui si chiede la gratuità dell’incarico del presidente degli stessi consorzi in coerenza con il decreto salva-Italia del nuovo premier Mario Monti.

L’emendamento verrà posto all’attenzione della commissione Affari istituzionali, competente in materia, che dovrà decidere se assumerlo o meno nel testo della Finanziaria regionale.

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