Rossi: “Giusto concedere la cittadinanza ai figli degli immigrati”

Appello del Presidente della Giunta Regionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 ottobre 2011 15:42
Rossi: “Giusto concedere la cittadinanza ai figli degli immigrati”

“Occorre tenere conto della mutata composizione della società e dei cambiamenti che ha subìto. Tra questi c'è senza dubbio il gran numero di immigrati presenti da molti anni in Italia e che qui hanno fatto nascere i loro figli. E' a loro che dobbiamo concedere la cittadinanza italiana, perchè anche loro fanno parte del presente e del futuro di questo Paese”. E' questo uno dei passi dell'intervento che il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha svolto questa mattina nel palazzo comunale di Campi Bisenzio nell'ambito dell'iniziativa “L'Italia sono anch'io” nel corso della quale si è costituito anche a Campi Bisenzio il Comitato a sostegno delle due proposte di legge per i diritti di cittadinanza agli immigrati residenti in Italia da più di cinque anni e ai loro figli nati in Italia e quella per concedere loro il voto alle elezioni amministrative.

“I diritti civili e sociali – ha precisato il presidente – sono indispensabili. Chi lavora, paga le tasse e rispetta regole e leggi deve avere i diritti di cittadinanza, come noi. Le Regione ha approvato una legge per dare assistenza sanitari agli immigrati. Adesso dobbiamo garantire la cittadinanza ai figli degli immigrati che nascono in Italia e il diritto al voto per le elezioni amministrative dopo 5 anni di residenza”. Sono circa 6.000 i bambini con genitori stranieri che nascono ogni anno in Toscana, sui 33.000 nuovi nati complessivi.

A Campi Bisenzio gli immigrati rappresentano il 18% della popolazione. Questa mattina sono state circa 50 le associazioni presenti e che hanno dichiarato la loro adesione all'iniziativa sostenuta anche dal presidente della Regione. “Continueremo ad impegnarci – ha concluso Enrico Rossi – per favorire l'integrazione dei nuovi arrivati, l'apprendimento della nostra lingua, la loro formazione, in linea con la nostra legge regionale che, non siamo solo noi a dirlo, da questo punto di vista è una delle più avanzate in Italia”.

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