Permuta della Fortezza: niente errori nel conteggio delle imposte

La Regione non si è dimenticata di pagare mezzo milione di euro, né ci sono stati errori nei conteggi, o accertamenti da parte dell’Agenzia delle entrate

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 settembre 2011 19:21
Permuta della Fortezza: niente errori nel conteggio delle imposte

Firenze – La Regione non si è dimenticata di pagare mezzo milione di euro di imposte sulla Fortezza da Basso di Firenze. Né ci sono stati errori nei conteggi o accertamenti da parte dell’Agenzia delle entrate, come invece riportato nei giorni scorsi da alcuni organi di stampa. Gli uffici regionali ricostruiscono il passaggio della permuta dell’immobile e chiariscono: la variazione di bilancio prevista con la seconda legge di variazione, tuttora in corso di elaborazione, riguarda le imposte che dovranno essere pagate, al momento del rogito, una volta concluso il riequilibrio delle quote di proprietà.

La percentuale della Regione infatti crescerà. Ma questo avverrà dopo. Le imposte oggi sono state giustamente calcolate sulla percentuale originaria del 7,147% e tutti i 105.416 euro dovuti – tra imposte catastali, di registro e ipotecarie – sono stati tempestivamente versati. L’accordo del 2009 La Fortezza da Basso di Firenze non è più dello Stato da novembre 2009. Un accordo firmato a Palazzo Vecchio con l’Agenzia del Demanio sancì allora il passaggio di proprietà, approdo di un lungo percorso iniziato nel 2000, attraverso una permuta a costo zero.

A seguito di quell’intesa sette immobili hanno cambiato proprietà. La Regione ha ceduto allo Stato Villa “Il Poggiolo” (10,5 milioni), sede degli archivi della comunità europea. Il Comune di Firenze ha passato al Demanio il complesso della Cascine della facoltà di agraria (74 milioni). La Provincia ha ceduto il complesso di Castel Pulci (28,6 milioni), la caserma Tassi di via dei Pilastri (38,6 milioni) e l’ex ostello di villa Camerata (15 milioni). Lo Stato, oltre alla Fortezza da Basso, ha ceduto alla Provincia di Firenze l’ex Convento di Sant’Orsola (20 milioni). Ma l’accordo tra i tre enti prevedeva anche che Regione, Provincia e Regione dovessero partecipare con quote analoghe.

A seguito della permuta e dei valori degli immobili ceduti al Comune era stato assegnato il 50,43%, alla Provincia il 42,42% e alla Regione il 7,15%. La Regione si era pertanto impegnata a trovare negli anni 2011 e 2012 le somme necessarie al conguaglio: 20,5 milioni da versare alla Comune e 18 milioni alla Provincia. Contemporaneamente la Regione ha deciso di cedere e vendere a Comune e Provincia parte delle proprie quote di Firenze Fiera: un’entrata da 3 milioni e 291 mila euro, con i tre enti alla fine proprietari del 17 per cento della società. Walter Fortini

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