Benvegnù in concerto alla Fortezza

Il 14 agosto l'artista milanese si esibirà con la sua band nell'ambito della rassegna ideata Le Nozze di Figaro e dedicata alla nuova musica d’autore

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 agosto 2011 16:47
Benvegnù in concerto alla Fortezza

Firenze - Che sia uno degli album rivelazione dell’anno, ci sono pochi dubbi. Disco del mese per Blow Up, "Undici brani che rasentano la perfezione" per RollingStone, “Perfetto connubio di fruibilità pop (di indole wave) e intelligenza sottile della canzone d’autore” per Rumore... Solo alcune delle recensioni che hanno accompagnato l’uscita di “Hermann”, ultima fatica di Paolo Benvegnù, in concerto con la sua band domenica 14 agosto alla Fortezza da Basso (ore 21,15 – biglietto 5 euro) nell’ambito di Ripetizioni d’italiano, appendice estiva della rassegna (Lezioni d’italiano) ideata Le Nozze di Figaro e dedicata alla nuova musica d’autore.

Aprono la serata altre tre interessanti realtà del made in Italy: i Non voglio che Clara, anche loro con un nuovo album da farci ascoltare (“Dei cani”, eletto miglior disco 2010 da Rockit); i pratesi Muriel, con il loro pop evoluto, e l’”opacopop” del cantautore livornese Bimbo. Ex leader degli Scisma, Paolo Benvegnù ha una sensibilità profonda che lo ha imposto all’attenzione del pubblico, della critica e di molti colleghi. Le sue canzoni sono state riproposte da Irene Grandi (“E’ solo un sogno”), Giusy Ferreri, Marina Rei (“Il mare verticale”) e dall’immensa Mina (“Io e te”, nell’ultimo album “Caramella”).

Ha partecipato al progetto “Il paese è reale” degli Afterhours con il brano “Io e il mio Amore” e con un’altra versione della stessa canzone (inserita come unico brano in studio del live “Dissolution”) ha vinto il premio miglior brano indipendente al Top Indies 2010 indetto dal MEI di Faenza. Uscito lo scorso febbraio è composto da tredici brani inediti, “Hermann” si snoda sul tema dell’uomo - della sua storia, la sua evoluzione (o involuzione?) – intorno a cui si muove un mondo fatto di immagini, di intuizioni letterarie, di fantasia concreta come nessuna realtà.

Come un film mai girato. Scritto, diretto ed interpretato da “I Paolo Benvegnù”, come l’artista ama definire il gruppo. Un disco che i nostri dicono ispirato ad “un omonimo manoscritto autografo di Fulgenzio Innocenzi, ingegnere meccanico di Lucignano (Siena), noto per i suoi studi sulla scrittura ottica e sulla meccanica di precisione... Opera densa di significati visionari ed apocalittici, riassume la storia dell'uomo sulla terra attraverso l'esplorazione del mito e del carattere di personaggi chiave del pensiero occidentale....

Così, i brani dei Paolo Benvegnù parlano di classici come ad esempio i miti di Narciso, Perseo ed Andromeda, Ulisse. Affrontano il mondo antico e moderno attraverso i conquistatori, i mistici, gli economi, gli scrittori (Henry Miller, Jean Paul Sartre, Francesco Datini, Hermann Melville ) articolando un affresco di suggestioni ora ironiche ora commoventi”. Infoline 055 416 812 www.lenozzedifigaro.it

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