I Pendolari strigliano i sindaci che hanno 'accettato' i tagli imposti

Il Comitato Pendolari Valdarno Direttissima scrive ai sindaci. 'Perchè avete accettato le scelte della Regione senza ottenere limitazioni ai tagli del pomeriggio oppure alternative come la riduzione del numero delle carrozze o delle tratte ferroviarie?'

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 agosto 2011 14:30
I Pendolari strigliano i sindaci che hanno 'accettato' i tagli imposti

Maurizio Da Re, presidente del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, prende carta e penna e scrive ai sindaci. Al Sindaco di Figline, Riccardo Nocentini, di lncisa, Fabrizio Giovannoni, di Reggello, Sergio Benedetti, di Rignano, Gianna Magherini, di Pontassieve, Marco Mairaghi, al Presidente dell’Unione Comuni Valdarno Valdisieve, Aleandro Murras ricordando loro che dall'11 settembre dovrebbero scattare i tagli ai treni dei pendolari della linea lenta Firenze-Arezzo e in particolare del Valdarno. "Sono tagli annunciati e decisi dalla Regione Toscana.

Si taglieranno dai 12 ai 20 treni - ancora non è pubblico il numero totale - e saranno coinvolti centinaia di pendolari, in particolare delle stazioni ferroviarie di Figline, Incisa, Rignano, S.Ellero e Pontassieve. Si tratta di tagli che non dovrebbero toccare i treni negli orari di punta, delle cosiddette "fasce pendolari", cioè fra le ore 7-9 e le 16-18. Ma se è vero che la mattina dopo le ore 9 c'è poca affluenza sui treni, è altrettanto vero che sono molti i pendolari che rientrano dal lavoro con i treni fra le ore 14 e le 16 e dopo le 18, e in queste fasce orarie la Regione dovrebbe procedere al dimezzamento e accorpamento dei treni: di 2 treni all'ora se ne farebbe 1".

"Si dice - scrive ancora il Comitato - che a fine maggio ci sarebbe stato l'incontro fra Regione, Provincia di Firenze, sindaci del Valdarno fiorentino, dove si sarebbe concordata la scelta dei tagli ai treni. Vengono perciò spontanee alcune domande. Se tre mesi fa siete stati messi a conoscenza dei tagli, perchè non ne avete parlato nel frattempo e pubblicamente con i vostri concittadini pendolari? E perchè avete accettato le scelte della Regione senza ottenere limitazioni ai tagli del pomeriggio oppure alternative come la riduzione del numero delle carrozze o delle tratte ferroviarie per i treni da tagliare? E poi avete contrattato con la Regione che i treni rimasti abbiano carrozze più funzionali o siano magari dei nuovi treni Vivalto a due piani? A distanza di 15 giorni dall'inizio dei tagli ai treni, è inevitabile un auspicio, visto la data scelta dell'11 settembre, anomala e lontana dagli usuali cambi di orari ferroviari di giugno e dicembre: parte fra pochi giorni una campagna di comunicazione per informare nel dettaglio i vostri concittadini pendolari delle riduzioni dei treni e delle modifiche agli orari ferroviari?"

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