Il Bruscello di Montepulciano in scena da domani

Fino a Ferragosto con una edizione dedicata ai 150 anni e all'epopea dei Mille Si intitola “Zelindo il Garibaldino” il Bruscello di Montepulciano 2011, uno degli appuntamenti più importanti e originali del teatro popolare italiano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 agosto 2011 20:31
Il Bruscello di Montepulciano in scena da domani

Firenze - Fino a Ferragosto con una edizione dedicata ai 150 anni e all'epopea dei Mille Si intitola “Zelindo il Garibaldino” il Bruscello di Montepulciano 2011, uno degli appuntamenti più importanti e originali del teatro popolare italiano arrivato alla 72° edizione organizzato dalla Compagnia Popolare del Bruscello, che sarà rappresentato da domani venerdì 12, sabato 13, domenica 14 e lunedì 15 agosto a Montepulciano (Siena) con inizio alle ore 21.30. Lo spettacolo in tre atti, anche quest’anno presenta elementi d’innovazione come nelle ultime edizioni, sempre però nel solco di una tradizione nata nel 1939. Il palco è quello del Sagrato della Cattedrale di Piazza Grande dove il Bruscello sarà interpretato e cantato con arie popolari da attori non professionisti ( dal tassista al banchiere, l’ex vigile, l‘avvocato, il pensionato e via dicendo), e da circa 100 comparse, di età che va dai 6 ai 70 anni e un’orchestra di 35 elementi.

Il tema di quest’anno è dedicato alle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia e racconta la storia di “Zelindo il Garibaldino”, uno dei due poliziani che presero parte alla spedizione dei Mille. Titolo già rappresentato nel 1961, ma per questa nuova edizione i testi e le musiche sono stati completamente rielaborati e aggiornati. La regia e la scenografia sono del direttore artistico Franco Romani, le musiche del maestro Francesco Traversi e il libretto di Raffaele Giannetti. Tra gli interpreti il giovane Marco Banini sarà Zelindo, Stefano Bernardini Garibaldi e Irene Tofanini Fiorinda la moglie di Zelindo e Chiara Protasi in un ruolo molto particolare nel personaggio di “Patria”.

Ogni atto sarà introdotto dallo “storico” ( Woldemaro Abram), accompagnato dai paggi con l’arboscello e la lanternina e le singole scene presentate dalla figura del “cantastorie” (Alessandro Zazzaretta). “Un Bruscello che si discosta dalla tradizione - ha spiegato il direttore artistico e scenografo Franco Romani – che vede la maggior parte delle nostre rappresentazioni ambientate nel Medioevo. Un bizzarro e originale omaggio ad uno dei partecipanti all’epopea dei Mille convinti che la storia di Zelindo Ascani sia solo una delle tante storie che si potrebbero raccontare su quelli che come lui sbarcarono a Marsala con Garibaldi.

Per questo nella scenografia non vi sono riferimenti alla tipologia ed all’architettura di Montepulciano, ma è stato ricostruito un paese come tanti e anche una nave che solcherà il mare con i garibaldini”. La trama si apre nel 1849, l’anno in cui Garibaldi giunse a Montepulciano. L’evento storico costituisce il naturale e veritiero passaggio alla vita della città anch’essa fortemente segnata dagli avvenimenti nazionali: giovani studenti morti in battaglia, animose passioni politiche, cospirazione e repressione; il tutto descritto attraverso le figure tipiche dell’epoca.

Il giovane Zelindo Ascani, che assiste all’arrivo dell’Eroe dei due Mondi prende la decisione di seguirlo nella spedizione dei Mille. Dopo questa epopea e la gloria delle battaglie e delle vittorie, Zelindo torna a Montepulciano e si sposa con l’amata Fiorinda con un matrimonio segreto. Ma la vita del soldato è dura: Zelindo è richiamato alle armi da Garibaldi e parte per il regolare servizio militare. Ancora battaglie e sangue per l’indipendenza nazionale fino al definitivo ritorno a casa tra intrecci sentimentali e politici e la morte del protagonista all’inizio del nuovo secolo. “Si tratta di un testo impegnativo – ha aggiunto il direttore dell’orchestra Francesco Traversi, l’unico professionista della Compagnia con le sue opere rappresentate in Italia e all’estero che debutta per la prima volta con il Bruscello – che mi ha spinto ad introdurre alcune innovazioni.

La prima riguarda i temi delle melodie adattati alle situazioni e non più ai personaggi come nei precedenti spettacoli e questo ci permette un maggior dialogo tra musica e scena recitata. Poi non potevano fare un Bruscello ottocentesco senza ampliare il coro che diventa elemento della narrazione e quindi personaggio con una forte ispirazione al melodramma, elemento fondamentale dello spirito risorgimentale”. “Quest’anno – ha sottolineato il presidente Marco Giannotti - la Compagnia Popolare del Bruscello ha aderito con entusiasmo alla richiesta del Comune di partecipare alle manifestazioni per i festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Entusiasmo che nasce anche dalla necessità, da parte di una associazione con la nostra storia, di poter dare un contributo per la riscoperta dei valori del Risorgimento”. Il Bruscello è organizzato in collaborazione con il Comune di Montepulciano, la Provincia di Siena, la Regione Toscana e Fondazione MPS e il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. Il manifesto è stato disegnato da Emanuela Rossi che si occupa anche dei costumi. Per informazioni: Associazione Compagnia Popolare del Bruscello tel.

0578.758529 www.bruscello.it

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