Unicoop Tirreno: gli articoli casalinghi da plastica riciclata

Dalla Revet agli scaffali

Redazione Nove da Firenze
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21 luglio 2011 21:40
Unicoop Tirreno: gli articoli casalinghi da plastica riciclata

Livorno, 21.7.11 – “Da casa a casa”: prodotti di largo consumo, realizzati con le plastiche miste provenienti dalle raccolte differenziate, che chiunque può ri-acquistare, alimentando la filiera che inizia con la separazione dei rifiuti in casa e si conclude con il ritorno in casa di manufatti realizzati partendo dai rifiuti differenziati. E’questo quello che da oggi troveranno i clienti presso l’Ipercoop di Livorno e in tutti i supermercati Coop della città labronica oltre ai punti vendita Unicoop Tirreno della costa (Piombino, Venturina, San Vincenzo, Cecina, Donoratico) dell’Isola d’Elba e dei punti vendita di Follonica, Bagno di Gavorrano e Massa Marittima per la provincia di Grosseto, per poi estendere l’assortimento in tutti i supermercati della Toscana, nel Lazio e in Campania. Secchi, cestini, vasi, sottovasi, fioriere, scope per casa o scopettone per passare lo straccio, ma anche scopini per la pulizia bagno, e ancora palette raccogli rifiuti: sono questi gli articoli Utilgreen – prodotti da Utilplastic, azienda di Larciano (PT) specializzata nella lavorazione e stampaggio di plastica per la produzione di articoli casalinghi - interamente realizzati da plastica riciclata post consumo, selezionata e processata da Revet. Questi articoli casalinghi sono il frutto della ricerca e del know-how, ottenuti partendo dal plasmix, (le plastiche miste), provenienti dalle raccolte differenziate (vaschette, sacchetti di polietilene, imballaggi plastici d’uso alimentare, pellicole d’imballaggio, etc.) selezionate e trasformate nei Ri- prodotti. “Questo accordo - ha dichiarato Massimo Lenzi, direttore commerciale Unicoop Tirreno - rientra perfettamente nella filosofia della Cooperativa, per diversi aspetti.

Innanzitutto la continuità con i numerosi progetti verso la tutela ambientale e la riduzione dell’inquinamento che Coop porta avanti da sempre; si aggiunge poi il fatto che Revet e Utilplastic sono aziende del territorio e quindi confermano la nostra volontà a collaborare con realtà imprenditoriali locali. Infine, da non sottovalutare, la portata in termini di informazione e trasparenza verso il cittadino che vede messe in pratica e può toccare con mano attività di sensibilizzazione ecologica che sosteniamo da anni.” Valerio Caramassi, presidente di Revet SpA, azienda leader nella raccolta, selezione e trattamento di materiali destinati al riciclaggio, ha precisato : “Questi articoli casalinghi sono la dimostrazione evidente e tangibile che differenziare non è riciclare: questo è lo sforzo di Revet, che ha trovato in Utilplastic un’azienda disponibile nello scommettere sull’eco- sostenibilità.

Per anni ci siamo fermati alle sole percentuali di raccolta differenziata, che sono importanti nella misura in cui diventano percentuali di materiali effettivamente riciclabili e re-immessi nel mercato. Da oggi i consumatori della costa toscana possono veramente fare la differenza, scegliendo di acquistare prodotti realizzati con materiali plastici riciclati post consumo anziché analoghi manufatti realizzati partendo da materia vergine, ai quali non hanno niente da invidiare” . “La nostra azienda” – ha concluso Massimo Desideri, presidente di Utilplastic, l’azienda che produce gli articoli Utilgreen – “ ha sede a Larciano (PT), dove da 50 anni realizziamo articoli casalinghi in materiali plastici.

Insieme a Revet abbiamo colto la sfida e sviluppato la ricerca per arrivare alla produzione in serie di nuovi articoli casalinghi partendo dai materiali plastici provenienti dalla raccolta differenziata domiciliare, che sarebbero altrimenti destinati al recupero energetico o allo smaltimento. Dopo varie prove, trattando il granulo plastico che Revet ottiene dal plasmix (le plastiche miste) siamo arrivati ad un compound plastico stabile, una miscela in grado di essere fusa e stampata per dare forma al nuovo pezzo: a questo punto il nuovo prodotto viene raffreddato e quindi sottoposto al controllo di qualità finale prima di essere confezionato.

Oggi questi articoli sono esposti sugli scaffali, pronti alla vendita ad un costo che, pur tenendo presente l’energia ed il lavoro in più messi per arrivare al prodotto finale, è competitivo. Spero che la risposta di chi è attento all’ambiente ed al recupero di risorse non manchi: ed è solo l’inizio di questo settore commerciale della green economy, poiché credo che ci siano i presupposti per realizzare altri manufatti e prodotti, partendo dai nostri rifiuti differenziati ed arrivando così al loro effettivo riciclo”.

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