Nencini e Scaletti: ''Sconti sulle tasse per chi finanzia la cultura''

''Se finanzi un festival teatrale o il restauro di un quadro, un palazzo o un’opera d’arte, se aiuti uno dei tanti enti od associazioni che in Toscana fanno cultura, la Regione ti dà una mano''

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 luglio 2011 14:47
Nencini e Scaletti: ''Sconti sulle tasse per chi finanzia la cultura''

Uno sconto sulle tasse: per i cittadini sull’addizionale Irpef e nel caso di aziende anche sull’imposta per le attività produttive (Irap). Accadrà dal 2013 in poi, l’anno della svolta federalista per le Regioni. Ma in Toscana sono già partiti e la giunta regionale, prima in Italia, si accinge ad approvare, prima della fine dell’estate, una proposta di legge con cui, tra due anni, saranno concessi sconti sulle tasse a chi finanzierà la cultura. Una legge scritta a due mani, dall’assessore al bilancio e ai tributi Riccardo Nencini e dall’assessore alla cultura Cristina Scaletti. Un’idea banale e una legge semplice, tutto sommato.

Ma importante. “E di svolta” sottolinea l’assessore regionale alla cultura, Cristina Scaletti. “L’Italia non ha storicamente una politica fiscale di agevolazione nei confronti della cultura e nonostante da anni si parli di federalismo le politiche del governo si sono finora rivelate centralistiche. Con questa legge e con una pur limitata leva fiscale vogliamo ribadire che per noi la cultura e le sue istituzioni sono un valore immateriale e materiale, determinante nel caso della Toscana anhche per la produzione di un pezzo importante di Pil”. “Per il primo anno abbiamo stimato in un milione di euro le minori entrate per la Regione: un milione di euro di incentivi per imprese e cittadini” commenta l’assessore Nencini, che ricorda come tra Irap ed addizionale Irpef, in Toscana da sempre al minimo, la Regione incassi ogni anno poco meno di due miliardi e mezzo.

“Un milione di euro in meno per la Regione – aggiunge sempre Nencini – che diventano cinque milioni in più di finanziamenti alla cultura”. Il meccanismo è infatti semplice: il 20 per cento di ciacuna donazione potrà essere detratta dalle tasse. Spendi mille euro e ne scali duecento. Certo ci saranno altri requisiti da rispettare: le donazioni dovranno riguardare un elenco ben definito di soggetti pubblici o privati , ma senza fini di lucro, che organizzano attività culturali o possiedono beni culturali.

Sarà la Regione a compilarlo. E la Regione individuerà anche una serie di progetti che potranno essere finanziati attraverso erogazioni liberali. Per il resto basterà aspettare la dichiarazione dei redditi annuale per poter aver diritto al rimborso oppure utilizzare il credito d’imposta per i versamente da fare nel corso dell’anno. “A nessuno sfugge la difficoltà economica e finanziaria che stiamo attraversando – ammettono insieme i due assessori –. Le manovre del governo stanno lasciando sul campo diverse centinaia di milioni in tutta Italia.

Ma proprio per questo la sinergia tra gli sforzi del pubblico e quelli del privato diventano la via maestra da seguire”. Quest’anno come anche l’anno scorso la Regione ha speso per la cultura, investimenti a parte, 18 milioni: soldi per far funzionare gli enti che fanno attività culturale, senza tagliare neppure un euro. Grazie a questa legge nel 2013 questi 18 milioni potrebbero diventare 23: un milione ce lo metterà la Regione, gli altri quattro i toscani e le aziende toscane"

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