Scuola, Di Giorgi: 'Colpa del Governo'. I precari gridano 'Vergogna'

Nel Salone dei Duecento si discute dei tagli alla scuola, presenti diversi precari rimasti senza lavoro che alle parole dell'Assessore abbandonano l'aula gridando "Vergogna!"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 luglio 2011 10:01
Scuola, Di Giorgi: 'Colpa del Governo'. I precari gridano 'Vergogna'

«Non sbagliamo obiettivo, è il governo che non ci consente di assumere supplenti nelle scuole. Non l’amministrazione comunale» così l'Assessore Di Giorgi risponde alla domanda di Grassi del Gruppo Spini e scatta la reazione dei precari seduti in aula. «L’amministrazione ha fatto tutto ciò che era nelle sue prerogative per affrontare l’emergenza determinata dalle manovre finanziarie del governo che impediscono di attivare contratti a tempo determinato per le sostituzioni all’interno degli asili nido comunali, come già ben spiegato a tutti i sindacati durante l’incontro del 23 giugno scorso.

Non si comprende, quindi, secondo quale logica si critichi l’amministrazione per responsabilità che non sono sue». E’ quanto ha sottolineato, durante il suo intervento in consiglio comunale, l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi. «Stiamo lavorando per convincere il Ministero del Tesoro – ha spiegato l’assessore Di Giorgi - che il Comune di Firenze ha superato la percentuale del 40% per spese del personale proprio perché ha garantito alla cittadinanza servizi fondamentali come quello delle scuole dell’infanzia coperte solo per il 60% del fabbisogno dal Ministero della pubblica istruzione (400 insegnanti) o quello dell’Itis Leonardo da Vinci, dove lavorano circa 200 docenti».

«Respingiamo con forza qualsiasi strumentalizzazione di questa vicenda – ha proseguito Rosa Maria Di Giorgi - se a qualcuno interessa attaccare l’amministrazione lo faccia su questioni reali. Altrimenti si cerca solo visibilità e, sulla base di promesse che in questo momento nessuno può mantenere, si creano illusioni e false aspettative tra i lavoratori precari, penalizzati in modo vergognoso dalle manovre economiche del governo». «Da parte dell’amministrazione – ha aggiunto l’assessore all’educazione - c’è il massimo della disponibilità ad incontrare i lavoratori precari e a far svolgere comunque la selezione prevista per il 20 luglio.

Quest’ultima risulta ancora utile, in quanto auspichiamo che si possa sbloccare la situazione attuale che ha determinato il blocco delle assunzioni e questo permetterebbe di procedere con le assunzioni seguendo la graduatoria». «Per quanto riguarda il mese di luglio – ha ricordato l’assessore Di Giorgi - negli asili nido sarà impiegato, per le sostituzioni, il personale delle cooperative sociali così come già annunciato. La prospettiva per la gestione degli asili nido a partire dal mese di settembre è una prospettiva da verificare.

Qualora la risposta del Ministero delle finanze risulti positivamente conforme agli auspici dell’amministrazione in merito alla composizione della spese per il personale, il divieto ad assumere verrebbe verosimilmente a decadere, consentendo assunzioni nel limite del 20% del turn over». I precari assiepati all'esterno del Salone con il Consiglio comunale barricato all'interno ed il presidente Eugenio Giani che interrompe Mattei per chiarire alla Municipale "Chiudete le porte, se qualcuno deve passare, passi dall'altro ingresso ma quello principale resti chiuso".

Tutti fuori. Come ai tempi di Domenici, ma nessuno si spinge fino all'identificazione dei manifestanti. All'esterno le singole storie delle giovani ragazze rimaste senza lavoro, senza stipendio, con im mano un telegramma che propone il rinnovo a tempo e l'unica certezza che non vi sono certezze di poter coprire il lungo periodo. "Le cooperative costano di più alle Casse del Comune" questa solo una delle precisazioni e non certo la meno sconcertante. "Ci troveremo dei lavoretti a nero, che dobbiamo fare? - dice una di loro - Non tutte abbiamo la famiglia qui pronta ad aiutarci, non siamo tutte fiorentine, c'è chi viene da lontano e deve pagarsi l'affitto tra le altre cose" Interviene anche la capogruppo di perUnaltracittà, Ornella De Zordo: "Ci lascia allibiti il comportamento dell'Amministrazione Comunale verso i lavoratori degli asili nido, che da oggi si trovano ad operare in una situazione di forte disagio a seguito del blocco delle assunzioni.

E' inaccettabile che, malgrado esplicite richieste di collaborazione per ottimizzare le scarse risorse, l'Amministrazione Comunale abbia soltanto saputo partorire un generico richiamo alla “buona volontà del personale”, senza informare né l'utenza né i lavoratori delle reali problematiche di sicurezza e qualità del servizio. Tutta la nostra solidarietà dunque per la protesta dei lavoratori degli asili nido, da sempre impegnati in un servizio essenziale alla cittadinanza". AL In foto i precari assiepati alla porta del Salone de' Dugento con la Municipale che presidia l'ingresso.

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