Giani: “9 opere finanziate con Piano regionale delle infrastrutture”

Gli interventi riguardano le direttrici di penetrazione verso gli ospedali, verso il centro e quelle funzionali all’area metropolitana per rendere più scorrevole il traffico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 giugno 2011 15:17
Giani: “9 opere finanziate con Piano regionale delle infrastrutture”

Nove opere contenute nel Piano strutturale approvato il 22 giugno scorso, che diventano 10 con il passante urbano che collega Varlungo a Careggi che potrebbero essere in parte finanziate con il nuovo Piano regionale delle Infrastrutture. “L’approvazione del Piano strutturale – ha spiegato il presidente del consiglio comunale Eugenio Giani- dà certezze sul piano della viabilità e quindi oggi è possibile chiedere alla Regione aiuto per realizzare opere infrastrutturali che possano portare dei progetti ad effettivi e concreti vantaggi per la fluidità del traffico in città.

Accanto alle pedonalizzazioni e alla circolazione del centro ci deve essere anche mobilità nella circolazione veicolare di accesso e collegamento fra i quartieri esterni”. In tutto, escluso il cosiddetto ‘tubone’ si tratterebbe di circa 70milioni di euro che occorrerebbero per la realizzazioni di 9 opere Circa 70 milioni di euro (escluso il cosiddetto ‘tubone’) ha detto il presidente del consiglio comunale Eugenio Giani. L’atto del Consiglio Comunale si pone in parallelo temporale con l’elaborazione del Piano Regionale delle Infrastrutture che alla luce delle nuove norme regionali costituirà documento annuale di programmazione ed intervento finanziario da parte della Regione Toscana.

“Ora infatti – ha aggiunto Giani- è possibile estrapolare quelle strade che per la loro importanza hanno un carattere di interesse sovra comunale, pur interessando prevalentemente il Comune di Firenze, ed inserirle nel Piano Regionale dei finanziamenti che possono avere dall’istituzione regionale toscana quota parte dei finanziamenti per la loro realizzazione. Il livello di interesse che configura la sovracomunalità quale caratteristica che può stimolare il finanziamento regionale è individuabile almeno in tre indirizzi: le direttrici ad alta capacità di flusso che rendono scorrevoli il traffico tangenziale alla città in aree confinanti o comunque limitrofe a territori di comuni vicini e che si pongono particolarmente funzionali per la mobilità nell’area metropolitana; le direttrici di penetrazione verso gli ospedali cittadini; le direttrici di penetrazione verso l’area centrale della città caratterizzata da nuovi attrattori di traffico" Ma vediamo nel dettaglio le opere

Relativamente ai tratti che possono aiutare la fluidità di una viabilità tangenziale alla città possiamo individuare quattro infrastrutture di viabilità in aree particolarmente strategiche: 1.

La nuova viabilità che consente l’interconnessione fra il Viale proveniente dal Ponte all’Indiano con Via Pestalozzi a Scandicci attraverso la realizzazione di un nuovo ponte sulla Greve parallelo a quello attuale, in grado con due circolari di fluidificare il traffico che passante il fiume Greve intersecando i comuni di Firenze e Scandicci congestiona oggi il borgo di Ponte a Greve. La previsione di spesa dell’intervento comprensivo del ponte e della nuova viabilità è da individuare in circa 7 milioni di Euro e rappresenterebbe una grande boccata di ossigeno per lo storico borgo di Ponte a Greve agevolando la fluidità della circolazione in un punto strategico al confine fra i comuni di Firenze e Scandicci. 2.

Allargamento di Via delle Bagnese dall’attuale svincolo del bypass del Galluzzo fino al confine con il comune di Scandicci, favorendo quindi una circolazione che altrimenti rischia di rendere pericoloso e congestionato il tratto di strada che oggi in Via delle Bagnese si presenta inadeguato alla luce della viabilità ordinaria. Anche in questo caso il costo dell’intervento di circa 8 milioni di Euro rappresenterebbe un indubbio salto di qualità della viabilità di circolazione tra i comuni di Scandicci e Firenze in area pedecollinare, rappresentando poi elemento di continuità nella direttrice di collegamento all’importante polo ospedaliero di Torregalli. 3.

Collegamento fra Via Perfetti Ricasoli e Via Mario Luzi nella direttrice di frangia ai margini dell’area di Castello, nodo nevralgico nel collegamento fra Sesto Fiorentino e Firenze. L’attuale insostenibile situazione che prevede un semaforo a quattro tempi nell’incrocio tra Viale XI Agosto, Via Perfetti Ricasoli, Via delle Due Case, Via Carlo Lorezini rappresenta nelle ore di punta già oggi uno dei nodi più ingolfati di Firenze. Consapevoli che con l’urbanizzazione di Castello il livello esponenziale di allargamento ad aree urbanizzate per residenza, per uffici, per infrastrutture pubbliche determinerà una congestione assolutamente non gestibile con la viabilità attuale è necessario dar corso a una nuova più scorrevole viabilità che colleghi la grande via di comunicazione che da Mezzana a Prato sempre più concentra flussi di traffico nell’attuale Via Mario Luzi con la direttrice di Via Perfetti Ricasoli che già oggi lambisce realtà produttive importanti come la Nuovo Pignone, il Monte dei Paschi nella ex sede centrale della Banca Toscana o la zona industriale del Lippi.

Il costo presunto dell’intervento è di circa 5 milioni di Euro. 4. L’allargamento di Via delle Cinque Vie nel versante sud-est della città rappresenta il coerente completamento con lo sviluppo del bypass delle Cascine del Riccio già finanziato dalla Società Autostrade. In realtà questo intervento avrebbe utilità limitata se non collegato alla fluidità con la viabilità in direzione di Firenze Sud che da Via delle Cinque Vie può connettere bene la mobilità verso il nodo di Ponte a Ema e di connessione con l’intero quadrante est della città.

Costo presunto 3 milioni di Euro. Le direttrice di fluidificazione e penetrazione interne alla città sono da connettersi a quattro interventi successivi ai quattro già evidenziati: 5. Penetrazione Via Pistoiese, Via Fratelli Rosselli in località Stazione Leopolda-Il Prato, come rapido intervento a cui far fronte per consentire la corretta infrastruttura di collegamento fra il traffico proveniente da Campi Bisenzio, Peretola e Brozzi nonché dal Viadotto dell’Indiano verso il nuovo polo musicale rappresentato dal Parco della Musica ma anche con la direttrice che la Via Elio Gabbuggiani ha immesso su Via Fratelli Rosselli.

Questa viabilità adiacente al Fosso Macinante, determinante per alleggerire le già congestionate Via Ponte alle Mosse e Via delle Porte Nuove ha carattere di priorità e può favorire un più agile accesso ai parcheggi scambiatori da connettere con il Parco delle Cascine. Il carattere sovra comunale dell’intervento emerge con chiarezza dalla fruibilità di spettacoli di rilievo nazionale e internazionale che caratterizzeranno nei prossimi anni l’attività del Nuovo Teatro Comunale che verrà ad insediarsi nel Parco della Musica.

Costo previsto 15 milioni di Euro. 6. Sottopasso tra Viale Mazzini e Via Manfredo Fanti intervento atteso da molti anni come elemento di fluidificazione del traffico fra l’area sportiva e residenziale di Campo di Marte e i Viali ottocenteschi di Circonvallazione. Doveva essere una delle opere di mitigazione della realizzazione del passante ferroviario ad alta velocità, ma lo sviluppo delle intese fra Ferrovie dello Stato e il Comune di Firenze non ha portato a questo esito sperato. L’intervento si rende quanto mai significativo per un’area che avvolta dal “laccio ferroviario” è oggi stretta in tre soli attraversamenti costituiti dal Cavalcavia alle Cure, Ponte al Pino, Cavalcavia dell’Affrico.

Elementi di passaggio assolutamente insufficienti per una viabilità che richiede sempre più fluidificazione nelle penetrazioni verso i Viali. Costo presunto 10 milioni di Euro. 7. Asse stradale di collegamento fra Via Vittorio Emanuele II e Via Taddeo Alderotti con Galleria interrata che ricalchi l’antico tunnel non completato in Via Montelatici alleggerendo così il flusso di congestionamento veicolare che oggi grava sull’area Nord-Ovest nel quartiere di Careggi. La realizzazione del tunnel anche a senso unico consentirebbe una circolazione più fluida nella direttrice che da Piazza Pietro Leopoldo attraverso Via Tavanti arriva su Via Taddeo Alderotti, creando mobilità più armonica con maggiore sfruttamento di carreggiata nel flusso fra la direzione nord-sud.

Costo presunto dell’intervento da connettersi direttamente all’attuale galleria non completata, ben visibile in Via Montelatici: 12 milioni di Euro. Collegamento con i due ospedali strategici nelle aree esterne alla città di Careggi e Torregalli con viabilità ad alta capacità: 8. Sottoattraversamento da Careggi al Sodo così descritto dal Piano Strutturale: ”Altra opera essenziale per completare l’anello di circonvallazione a nord è il sottoattraversamento del Sodo che collegherà Viale XI Agosto a Careggi, riallacciandosi in futuro al Passante Urbano.

In tal modo sarà garantita l’accessibilità al Polo Ospedaliero anche dal quadrante ovest della città”. L’accesso a Careggi è intervento fondamentale per garantire al Polo Ospedaliero più rilevante della Regione un accesso direttamente proveniente dall’autostrada, in grado quindi di fornire un servizio che oltre ad essere sovra comunale può essere definito sovra provinciale. Costo presunto dell’intervento 18 milioni di Euro. 9. Viabilità di collegamento dalla località Le Bagnese nel Comune di Scandicci al Viale Pietro Nenni nel contesto dell’area di Torregalli connettendo all’ospedale la direttrice proveniente dal casello autostradale di Firenze Certosa da un lato e la direttrice proveniente dalla strada di alta capacità Viale Nenni dall’altra.

Costo presunto dell’intervento 8 milioni di Euro. “Accanto a questi nove interventi – ha concluso Giani- si segua l’iter procedurale amministrativo per rendere fattibile quello che nel piano strutturale viene definit”: : 10. Passante Urbano che dal Viadotto Marco Polo attraversa Rovezzano, Campo Marte, Le Cure, fino a Careggi. Si tratta di un’opera prevista in sotterranea galleria per lunghi tratti e quindi dai costi e dalle verifiche di fattibilità di ben più complessa natura rispetto agli altri tratti di viabilità.

Il Piano Strutturale si afferma con chiarezza rispetto alle ipotesi di fattibilità del passato, a partire dal piano Winkler, la galleria sotterranea deve essere più interna alla città di quanto in origine considerata. Occorreranno studi di fattibilità tecnica e finanziaria, ma è importante il comune impegno di Comune e Regione per arrivare finalmente a un progetto e alla relativa costruzione attraverso il sistema del project financing è quindi da studiare concretamente la forma di comune impegno di Comune e Regione per produrre un progetto fattibile di realizzazione dell’opera.

(lb)

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