Chiara Civello a Firenze il 2 maggio

La cantautrice italiana adorata in America e da pochissimo anche a Rio, città che le ha cambiato la vita, arriva per la prima volta a Firenze con la sua voce inconfondibile e quel ritmo già definito dai critici 'contagioso'.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 marzo 2011 17:50
Chiara Civello a Firenze il 2 maggio

Dopo il fortunatissimo tour 2010, iniziato il 13 novembre al “Roma Jazz Festival” presso l’Auditorium Parco della Musica e proseguito poi al “Jazz in Sardegna” di Cagliari, al “Blue Note” di Milano, e in molti altri club e teatri italiani, Chiara Civello, ha ripreso dal Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio la seconda fase del tour. Sarà al Teatro Puccini di Firenze il prossimo 2 maggio. Abbiamo incontrato Chiara alla libreria Feltrinelli di Firenze e la ragazza che di strada ne ha fatta, e tanta ne potrà ancora fare, si è presentata con la valigia al seguito.

"Piccola con poche cose, perché vengo da Roma - ha confessato - ma nei miei viaggi sono abituata a portarmi di tutto, soprattutto i sogni" Quelli che l'hanno accompagnata nel primo, lunghissimo viaggio verso l'America, grazie ad una borsa di studio ricevuta a 18 anni compiuti. Un saluto alla famiglia che non l'ha mai abbandonata, che l'ha spronata a credere nella musica, alla madre pugliese ed al padre siciliano, e via verso il proprio destino. "Gli incontri sono stati un aspetto fondamentale della mia vita - ha sottolineato - perché il bello è non chiudersi nessuna porta, guardare ai nuovi incontri con fiducia perché possono sempre portarti qualcosa di buono".

Rio le ha cambiato la vita, ma soprattutto la filosofia che ha trovato le ha aperto nuovi orizzonti, basti pensare alle Sarao o riunioni musicali tra artisti che vengono svolte nel paese sudamericano in cui grandi musicisti si alternano alla chitarra portando all'orecchio dei presenti i propri pezzi. Condivisione, ascolto, partecipazione. "Con Ana Carolina , stella del pop brasiliano, ci siamo conosciute ad una festa, lei mi ha chiesto una melodia ed io il giorno dopo già stavo lavorando su Resta che sarà colonna sonora di una serie televisiva che si intitola "Passione" della Globo Tv in programmazione da metà maggio" Il cast dell'Album è stellare: Ana Carolina alla chitarra acustica, Mark Ribot alla chitarra elettrica (già chitarrista di Tom Waits) Jaques Morelenbaum al violoncello e archi (ha collaborato con TYom Jobin, Caetano Veloso Gilberto Gil, Ruichi Sakamoto) Mauro Refosco alle percussioni (Thom Yorke, David Byrne) Guillerme Monteiro alla chitarra, Anat Cohen a sax e clarinetto, Gene Lake e Jonathan Maron. Lo spettacolo di Firenze vedrà brani di repertorio tratti dai primi due Album e quelli dell'ultimo CD 'brasilero' in duetto con la grande artista brasiliana Ana Carolina "l'equivalente di Vasco per gli italiani" - tiene a precisare Chiara. Una vita che si divide tra Roma, New York e Rio.

Le scappa qualche accento portoghese, sorride, si appoggia dolcemente sul pianoforte sistemato al centro del salone contornato da libri sulla storia di Firenze, riviste d'Architettura con in copertina il design della metropoli newyorkese e fumetti. Accarezza i tasti in un sound che ha il sapore esotico di un mondo lontano ma carico delle radici nostrane. Appare difficile classificare la musica di Chiara che sarebbe meglio definire libera, a tratti istintiva. "Sono una gemelli" - ricorda. Quindi ci rientra tutto, il viaggio, la libertà, la capacità di legarsi agli affetti mantenendosi compiutamente distante ed indipendente.

Un classico esempio di astrologia indovinata, oppure, più semplicemente, uno spirito in eterno movimento sulla linea d'aria tracciata dal vento. Ma come mai non si cresce in Italia? "Paradossalmente a me è capitato di esser stata scoperta e lanciata in America per poi tornare adesso in Italia. Purtroppo non accade il contrario, o semplicemente non può accadere perché qui non ci si sbilancia nel credere in qualcuno, nel dargli modo di poter dimostrare quanto vale, si tende ad andare sul sicuro, su chi già si conosce per vie traverse perché amico di quello, cugino di quell'altro o dove il successo arriva più facilmente" Era in cerca del titolo da dare all'Album e le frasi in inglese, in portoghese, in italiano si addensavano nella testa, poi un giorno, guarda il caso, proprio in aeroporto..

"Già, ho visto scritto quel 7752, ovvero la distanza, 7752 km, che dividono Rio da New York e mi son detta che sarebbe stato quello il titolo, un numero, una distanza da percorrere, o già percorsa, uno spazio che unisce, che ti porta a viaggiare" "Ci saranno alcune inaspettate e curiose sorprese musicali" è scritto tra le note caratteristiche del tour: "Sì è vero, e sono ovviamente sorprese, ma diciamo che ci saranno, oltre al lavoro professionale e talentuoso svolto dai ragazzi che saranno con me sul palco, anche delle citazioni, degli omaggi alla grande musica italiana". Una musica italiana che ti ha aiutata: "Sì in realtà è stato così perché da italiana sono stata vista subito come quella melodica, portata, mediterraneamente idonea al canto.

Ho dei miei punti di riferimento, dei grandi rappresentanti della musica italiana con i quali però non potrò mai duettare perché non ci sono più, parlo di Luigi Tenco piuttosto che di Sergio Endrigo" "Quando avevo già chiuso il repertorio del disco, in un divertentissimo pomeriggio carioca insieme ad Ana Carolina e Diana Tejera, cantautrice romana bravissima, ci siamo proposte di scrivere una canzone allegra e felice ed è nata così, magicamente, Sofà" di Antonio Lenoci Biglietti già in prevendita presso tutti i punti del Circuito Regionale Box Office.

On line su www.boxol.it. BIT Concerti

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