Autovelox: botta e risposta tra Prefettura e Aduc

Proseguono le interpretazioni della normativa da parte dei Giudici di Pace che accolgono i ricorsi. il Ministero in una nota specifica la situazione, ma Aduc non cede e torna alla carica contro le postazioni fisse

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 marzo 2011 14:22
Autovelox: botta e risposta tra Prefettura e Aduc

Subito dopo le prime sentenze dei giudici di pace e quella della Cassazione n. 3701/2011, la Prefettura di Firenze ha rivolto al Ministero delle Infrastrutture un quesito per conoscere se il procedimento seguito per l'adozione dei decreti, con i quali era stata approvata l'installazione e la messa in funzione degli autovelox contestati, fosse regolare. Il Prefetto di Firenze aveva emesso i provvedimenti su proposta del Comando dei Vigili Urbani - basata sulla classificazione delle strade operata dal settore tecnico competente - e sentito il parere della Polizia Stradale.

Numerosi enti e associazioni avevano contestato tale procedimento e addirittura avevano accusato Comune e Prefetto di omissioni e irregolarità. Il costume degli uffici della Prefettura e del Prefetto è quello di accertare e verificare le procedure seguite, col conforto delle autorità centrali competenti, in modo da avere la massima sicurezza possibile in merito alla legittimità degli atti compiuti. Il Ministero delle Infrastrutture ha confermato che i decreti del Prefetto di autorizzazione delle postazioni autovelox sui viali della città di Firenze rispettano la normativa vigente.

Il Ministero ha confermato inoltre che gli atti redatti dal Comune, presupposto dei decreti prefettizi, sono coerenti con le specifiche disposizioni del Codice della Strada. Il Ministero, in particolare, ha affermato che "la nota del Comune di Firenze ... con la quale è stata operata la classificazione funzionale di alcune infrastrutture viarie (viale Lavagnini, viale Matteotti, viale Gramsci, viale Etruria, viale XI Agosto) risulta conforme alle vigenti disposizioni in materia." La preoccupazione principale della Prefettura è quella di garantire la legalità dei comportamenti e delle procedure, ma ancor più quella di tutelare la sicurezza della circolazione stradale e di adottare tutti gli accorgimenti possibili per scoraggiare comportamenti irregolari ed incoscienti degli utenti della strada, cercando di ridurre il numero di incidenti e di morti sulle strade attraverso l'utilizzo di mezzi di prevenzione, di dissuasione e di controllo.

Dalle statistiche degli incidenti sui viali citati, stilate dal Comune, risulta che l'incidentalità è diminuita dopo l'installazione degli autovelox. La risposta del Ministero fornirà elementi utili per la complessiva, ulteriore valutazione dei giudici di pace. La Prefettura procederà alla definizione dei ricorsi pendenti sulla base dell'interpretazione sopraindicata. "La Prefettura - spiega l'Associazione Aduc - forse per coprire una propria leggerezza, sta affermando una cosa che il parere del Ministero non dice e non avrebbe mai potuto dire.

Infatti il Ministero si è limitato a esprimere UN PARERE SULLA LEGITTIMITÀ DELLA PROCEDURA adottata dal Comune e dal Prefetto, legittimità che nessuno ha mai messo in discussione". "Quello che invece noi abbiamo denunciato - prosegue la nota - e su cui l'Ufficio del Giudice di Pace ci sta dando ragione e su cui il parere del Ministero non si esprime, è la questione di merito: i viali fiorentini hanno le caratteristiche fisiche minime per essere considerate strade di scorrimento, come afferma il Comune? Se le strade avessero quelle caratteristiche non ci sarebbero problemi.

Ma quelle caratteristiche, nei viali, non ci sono. Non c'e' banchina pavimentata a destra, non ci sono aree di parcheggio con entrate e uscite concentrate, non tutti gli incroci sono semaforati. Non sono quindi strade di scorrimento, e quindi non sono ammesse postazioni automatiche di rilevamento della velocità senza la presenza di un vigile. Il Ministero, come detto, non è entrato nel MERITO dei contenuti dei documenti procedimentali, perche' non è suo compito farlo. Ha solo ribadito che la procedura seguita è legittima, ma non si è pronunciato, e non potrebbe farlo senza inviare ispettori a fare un sopralluogo, sulla veridicità di quanto affermato dal Comune". "E' legittimo per il Comune chiedere l'autorizzazione all'istallazione di autovelox anche su strade che nel PGTU (piano generale traffico urbano) non risultano classificate come “di scorrimento” (procedura corretta), ma questo non significa che il Comune possa nel merito affermare la presenza di caratteristiche che in realtà non ci sono, e ci chiediamo ancora una volta perche' la Prefettura, invece di soffermarsi solo sulla legittimità della procedura, non abbia valutato nel merito le dichiarazioni del Comune prima di procedere all'autorizzazione.

Se domani il Comune chiedesse l'autorizzazione all'istallazione di un autovelox in Piazza Signoria, la Prefettura la concederebbe per il solo fatto che la procedura è corretta?" "Nonostante l'esultanza della Prefettura - conclude Aduc - a fronte di un mero parere del proprio superiore, non cambia niente. Se non che chi ha fatto ricorso al Prefetto dovrà impugnare la scontata decisione negativa dello stesso presso il Giudice di Pace. Il quale, per ora, è sottoposto solo alla legge e non al Ministero dell'Interno.

E con questa legge sta dando ragione a tutti i nostri ricorsi".

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