Picasso, Miró, Dalí: la nascita della modernità

A Palazzo Strozzi un viaggio nel 'romanzo di formazione' di tre grandi artisti spagnoli e nella straordinaria atmosfera artistica dei primi anni del Novecento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 marzo 2011 20:41
Picasso, Miró, Dalí: la nascita della modernità

Firenze - Le esposizioni d'arte , talvolta, per intercettare il gusto del pubblico, espongono quello che il visitatore si aspetta di vedere, senza aggiungere se non piccole acquisizioni ,quasi per non mutare l' idea un po' scontata di un artista o di un movimento artistico. Nel consueto e scontato tourbillon di mostre d'arte fiorentine, si è piacevolmente sorpresi dalla mostra “Picasso, Miró, Dalí. Giovani e arrabbiati: la nascita della modernità “che si tiene dal 12 marzo al 17 luglio a Palazzo Strozzi .Sessanta opere della produzione giovanile di Picasso, Miró e Dalí e oltre cento schizzi picassiani provenienti dai più importanti musei spagnoli, dal Metropolitan Museum of Art e da collezioni private, compongono una mostra innovativa e di rara qualità. E' una rassegna strutturata come un film composto da flashback che rinviano a una serie di incontri e incroci tematici e formali tra i tre grandi pittori spagnoli, “ripresi” all’inizio della loro avventura di artisti “giovani e arrabbiati”.

Un'indagine che nasce dalle radici comuni di quella assenza di classicità nell'arte spagnola, con cui i tre artisti si misurano prima di percorrere strade vicine eppur diverse La mostra indaga sulle radici comuni di uno stile che ha in seguito reso celebri i nomi dei tre artisti e sulla loro comune voglia di ribellarsi alle convenzioni dell’epoca. Curata da Eugenio Carmona e da Christoph Vitali la rassegna esplora i percorsi dei tre grandi pittori alla ricerca della propria strada in un cammino a ritroso nel tempo. Cresciuti in Catalogna, Picasso, Miró e Dalí raggiunsero la fama in Francia, dove i primi due scelsero di vivere e costruire la propria carriera, mentre Dalí decise di rimanere in Spagna.

Riannodando le fila di un racconto che ha cambiato per sempre la storia dell’arte il visitatore è condotto attraverso spazi organizzati come “pensieri”, o riflessioni, che indagano le radici comuni di uno stile che ha in seguito reso celebri i nomi dei tre artisti. A fare da trait-d’union tra le varie opere il Cahier n. 7 (proveniente dal Museo della casa natale di Picasso a Malaga) esposto integralmente per la prima volta fuori dalla Spagna nella rassegna di Palazzo Strozzi. Nell’esposizione, secondo un lessico , per così dire,“cinematografico”, appaiono continui richiami visivi al Cahier, che contiene i primi schizzi per il rivoluzionario “Les Demoiselles d’Avignon”, che ha rappresentato sollecitazioni fortissime per Dalí e Miró e segnato l’inizio del linguaggio dell’arte moderna. Organizzata in cinque sezioni che coprono a ritroso un arco di trent’anni, la rassegna inizia con una serie di opere che rimandano alla presunta visita di Dalí a Picasso a Parigi nel 1926, per attraversare la nascita della modernità con le risposte di Dalí a Miró.

Evidenzia poi l’incrocio avvenuto fra Miró e Picasso (1917) e termina ancor prima dell’arrivo del giovanissimo Picasso a Parigi nel 1900, all’inizio del nuovo secolo. Il percorso si chiude con opere dei tre artisti che, ricollegandosi alla straordinaria rivoluzione di Picasso di inizio secolo, mostrano il persistere dell’influsso di Cahier n. 7: il capolavoro cubista di Picasso “Donna che piange” del 1937, la “Composizione geometrica di Miró” del 1933 e l’ “Arlecchino “di Dalí, risalente al 1926. Promossa e organizzata dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e dalla Fondazione Palazzo Strozzi con il supporto della Soprintendenza per il Polo museale fiorentino, la mostra è concepita in modo assolutamente innovativo per far vivere al visitatore un’esperienza di completa immedesimazione ed è accompagnata da un ottimo catalogo ,edito da Skira, che non è soltanto un ottimo viatico per la lettura della mostra, ma si pone per la qualità degli interventi critici , come strumento di conoscenza e approfondimento della ricerca artistica sul primo Novecento. Alessandro Lazzeri

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