Autopalio, Ceccobao ribadisce il no al pedaggio

Ha ribadito il suo no al pedaggio sull'Autopalio se prima non saranno realizzati i lavori di adeguamento l'assessore regionale alle infrastrutture e ai trasporti Luca Ceccobao, nel corso dell'audizione in commissione a Roma

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 febbraio 2011 20:17
Autopalio, Ceccobao ribadisce il no al pedaggio

Firenze – Nessun pedaggio sull’Autopalio se prima non saranno realizzati i necessari lavori di adeguamento e messa in sicurezza. Lo ha ribadito stamattina l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao a Roma, durante l’audizione alla VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati. L’Autopalio, considerati i flussi di traffico che si aggirano, secondo stime ANAS, sui 30 mila mezzi al giorno in prevalenza pesanti, e gli attuali livelli di sicurezza, “ha bisogno di indispensabili interventi di adeguamento – ha precisato l’assessore – come l’introduzione della corsia di emergenza ed il miglioramento delle caratteristiche funzionali.

Richiedere adesso un pedaggio per un’arteria in queste condizioni è inaccettabile, e dovranno in ogni caso essere esclusi pendolari e residenti”. Gli adeguamenti all’Autopalio, secondo l’intesa Governo-Regione siglata lo scorso 22 gennaio, comporterebbero un impegno di spesa di 350 milioni di euro. “ANAS – ha chiarito Ceccobao dura nte l’audizione – si è già mossa da tempo per individuare le soluzioni tecnologiche per l’introduzione del pedaggio sull’Autopalio. Però lo ha fatto da un lato, senza attendere il decreto del presidente del consiglio, previsto dalla legge, che doveva definire l’elenco delle tratte da sottoporre a pedaggio, e dall’altro, senza tenere conto che, prima di compiere questo passo, sarebbe stato opportuno pensare agli interventi di adeguamento”. Per questo la Regione ha chiesto che questro decreto escluda dal pedaggio quelle strade che non hanno attualmente i requisiti morfologici e di sicurezza, come il raccordo Siena Firenze.

Ceccobao ha ricordato che questo punto è stato espressamente riaffermato anche nella proposta di integrazione dell’Intesa Generale quadro sulle infrastrutture tra governo e Regione del 22 gennaio 2010, inviata al ministro Matteoli lo scorso 21 gennaio.

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