Da Toscani a Berlusconi. Duro attacco alla mercificazione del corpo femminile

Durissimo documento della Commissione Pari Opportunità del Consiglio provinciale di Firenze. Tre, in particolare, i fatti all'origine della mozione come il calendario del noto fotografo che in dodici scatti - si legge nella mozione - raffigura 12 passere

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 febbraio 2011 15:55
Da Toscani a Berlusconi. Duro attacco alla mercificazione del corpo femminile

"Rispetto e dignità per le donne in questo Paese". Lo chiede il Consiglio provinciale che ha approvato una mozione della Commissione Pari Opportunità, illustrata dalla Presidente Loretta Lazzeri, con la quale l'Assemblea di Palazzo Medici Riccardi si impegna a "tenere alta l'attenzione pubblica rispetto alla necessità di una legge di regolamentazione dell'uso del corpo delle donne in pubblicità e nei mass-media", sensibilizzare partiti e Istituzioni nell'aumentare il numero delle candidature e nel sostenere presenze femminili qualificate, contrastare "un clima culturale maschilista e misogino, ostile e violento contro le donne", rafforzare gli interventi nelle scuole che contrastino la violenza e gli stereotipi di genere. In cantiere un incontro pubblico coordinato dall'Assessorato e dalla Commissione Pari Opportunità che "valorizzi le buone pratiche pubblicitarie e di comunicazione sociale rispettose dell'individuo e delle differenze di genere".

Tre, in particolare, i fatti all'origine della mozione, approvata con i voti di Pd, Idv, Sel e Rifondazione comunista, con il no, invece, dei consiglieri del Pdl Baldini, Barillari e Cavaciocchi, e la non partecipazione al voto di Marco Cordone (Lega Nord) ed Erica Franchi (Pdl). Il primo: la pubblicazione del calendario di Oliviero Toscani, raffigurante 12 'esemplari di pube al naturale', da parte del Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale di Ponte a Egola (in dodici scatti - si legge nella mozione - raffigura 12 "passere").

Il secondo: l'iniziativa collegata alla campagna pubblicitaria del calendario ("Dibattito sulla forza della natura. Incontro sulla femmina") in cui si è determinata "una vera e propria aggressione verbale contro un gruppo di giovani donne dell'associazione Frida, alle quali è stato impedito di parlare e che sono state pesantemente e volgarmente apostrofate da 'autorevoli personalità' use a frequentare i salotti televisivi (Sgarbi, Crepet e Marina Ripa di Meana'). Il terzo: gli accadimenti riguardanti "il Presidente del Consiglio e la vicenda delle escort anche minorenni" che "si instaurano in un clima culturale e di opinione pubblica che sembra sostenere le supposte transazioni sessuali/economiche del mondo politico", con la conseguenza che il contesto culturale espresso dai recenti fatti di cronaca "contribuisce a rafforzare l'associazione tra giovani donne e merce per uso sessuale".

Questo panorama "pone seriamente in dubbio i processi di selezione democratica e meritocratica della classe politica, gettando oscure ombre sui meccanismi di nomina e di designazione nei partiti e nelle cariche istituzionali". Non è stato accolto un emendamento presentato dal Pdl che, in accordo con l'impianto generale della mozione, proponeva di cassare la parte relativa gli "accadimenti riguardanti il Presidente del Consiglio".

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