Oliviero Toscani e “l'origine del mondo”

Una riflessione sul calendario delle polemiche che rinvia alla provocazione di un quadro di Gustave Courbet del 1866

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 gennaio 2011 15:09
Oliviero Toscani e “l'origine del mondo”

di Alessandro Lazzeri Le recenti polemiche e proteste verso l'ennesima provocazione di Oliviero Toscani, suscitata dal calendario commissionategli da Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale di Ponte a Egola, dove sono mostrate una serie di modelle inquadrate all'altezza del pube, ci induce anche a riflettere sui precedenti del lavoro di Toscani. Mentre si stanno, giustamente, muovendo associazioni e partiti a tutela della dignità della donna contro un prodotto fotografico che vorrebbe essere volutamente provocatorio e, finisce, per essere banalmente di cattivo gusto e decisamente offensivo per le donne, ci piace ricordare un'opera, che probabilmente ha ispirato il fotografo.

Si tratta de “L’origine del mondo”, un celebre quadro di Gustave Courbet (1819-1877) conservato al Museo d’Orsay di Parigi. L'opera è la descrizione quasi anatomica di un organo genitale femminile e grazie al grande virtuosismo di Courbet, alla raffinatezza della gamma delle tonalità ambrate, l'opera sfugge allo statuto d'immagine pornografica. La schiettezza e l'audacia di questo nuovo linguaggio non escludevano un legame con la tradizione: difatti, la pennellata ampia e sensuale e il ricorso al colore ricordano la pittura veneziana, cui l'artista francese aveva guardato con attenzione. L’origine e la storia del quadro sono abbastanza avvincenti: fu realizzato nel 1866, ma allora fu considerato scandaloso.

Non mancavano certo le rappresentazioni dei nudi nell'arte del tempo. Ma mai era stata data una rappresentazione così dettagliata del sesso femminile, in una prospettiva così esplicita. Era qualcosa di unico nella pittura occidentale, perché rappresentava precisamente quanto gli artisti avevano da sempre evitato di illustrare: il sesso femminile. Courbet aveva scelto addirittura di escludere dal quadro il viso della modella, non dipingendone che il ventre. E così facendo, aveva trasformato una donna senza volto nella donna in generale.

La madre di tutti gli uomini e di tutte le donne di ogni tempo. L'opera rappresenterebbe il ventre di Eva, madre di tutti gli uomini, secondo l’interpretazione che Thierry Savatier, storico dell’arte francese, ha dato nel suo libro “Courbet e l’origine del mondo. Storia di un quadro scandaloso”. Se Courbet dava all'opera un significato così importante, ci sfugge, probabilmente per nostri limiti , il senso delle immagini di questo calendario , realizzato dal Consorzio Vera Pelle Italiana.

Un accostamento che appare l'ennesima provocazione di un fotografo di talento.

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