Con il Genoa vietato sbagliare. Mihajlovic: ''Siamo pronti a tutto''

La gara è determinante per il futuro della squadra ed il Genoa mette in apprensione. Quel che preoccupa di più il mister è la reazione dei giocatori e chiede maggiore cattiveria, ma con intelligenza tattica. "Se non rispondono bene, non so cos'altro fare"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 febbraio 2011 14:33
Con il Genoa vietato sbagliare. Mihajlovic: ''Siamo pronti a tutto''

"La squadra si č allenata bene - spiega Sinisa Mihajlovic - dopo la partita si fa allenamento ma č un differenziato, il tempo č poco. Per il ritiro.. c'č un'atmosfera serena, consapevoli che domani ci aspetta una partita che č una guerra anche se questi termini sono brutti per una partita di calcio" "Si parla di atteggiamento e di spirito, se č quello giusto si fa bene, altrimenti no. L'aspetto principale č questo, dopo questo si puň lavorare oltre" Le dichiarazioni sulla calma piatta, riviste oggi? "Sono momenti particolari, se c'era qualcuno che non ha capito in quale situazione ci troviamo, ora ha capito.

Ci sono giocatori che non ci sono mai passati, quelli che prendono paura e quelli che si caricano. Non so negli ultimi 4 o 5 anni quante contestazioni ci siano state... bisogna vedere, i giovani si fanno influenzare, gli esperti devono reagire. non credo che sarŕ una partita piacevole da questo punto di vista e dovrň scegliere quelli in grado di reggere al meglio la situazione. Sicuramente č una partita che 'mi garba', se facessi ancora il giocatore la sentirei molto. Metterň giocatori piů esperti, che reggono il momento" "Fa parte del mio lavoro - continua il mister - se i risultati non arrivano paga l'allenatore, ma non ci penso, sono concentrato per la mia squadra e cerco di dare il massimo.

Se succede non č né primo né ultimo esonero, spero sia l'ultimo (ride) io perň non mollo e non mi dimetto. altre decisioni non spettano a me, vado per strada e sono sereno" Ora si gioca per la salvezza, c'č consapevolezza di questo? "Anche se mi vessero detto che se non vinco con il Genoa vado via, sarei stato ugualmente sereno. Mi ha fatto piacere la conferma, ma sapevo di avere piena fiducia, certo servono anche i risultati. Ci sono squadre abituate a lottare per non retrocedere, altre che lottano per altri traguardi.

Certo č difficile puň subentrare la paura, io ho chiesto di avere la cattiveria, perché solo cosě si arriva a giocare, con la mentalitŕ provinciale. Nel Dna della Fiorentina non c'č cattiveria, anche quando la incontravo da calciatore. stiamo lavorando su questo. Ognuno deve guardare a se stesso, se guardiamo agli altri si perde di vista l'obiettivo, occorre andare avanti sempre, sempre fiduciosi" Coraggio della Squadra? "Se non arrivano risultati salta l'imbattibilitŕ, perdi sicurezza, ti viene l'idea di aver dimenticato come si gioca, anche le cose piů facili diventano difficili.

Dobbiamo superarle con l'aiuto di tutti. Restare con la testa fredda e lavorare" "Su Barreto dovete chiedere a Corvino, io il mercato non lo tratto avevo il solo interesse di recuperare gli infortunati, alla societŕ non ho chiesto nulla e su Mutu non so nulla. Per come so io aspettano il collegio arbitrale, poi dopo si decide, non č dato per scontato il reintegro. Non sono tanto sicuro come voi che Mutu debba essere reintegrato in squadra. Poi parlatene con il presidente" "Sono qui da sei mesi e da quattro parliamo solo di queste cose qua, io rispondo sempre, cerco di essere disponibile..

perň domani abbiamo una partita importante ed a tutti noi interessa fare risultato, poi il mercato Mutu, cose che entrano poco nel discorso di domani non č un messaggio giusto, non diamo giusta importanza all'evento di domani" "Montolivo fisicamente sta migliorando, per il discorso mentale dovete chiedere a lui, ci vorranno 15 giorni per essere al top" Come si batte il Genoa? "Sono ben organizzati, gli esterni hanno buone gambe e davanti sono pericolosi con Floro Flores e Palacio.

Una partita difficile, ma sappiamo dove ci possono mettere in difficoltŕ, starŕ nell'interpretare bene la gara. Visto quello che č succeso non puň mancare lo spirito giusto... altrimenti non saprei proprio cosa fare. Non vorrei che avessero troppa foga e nessuna intelligenza tattica, ci vogliono entrambe. I tifosi ci hanno sostenuto e ci hanno fischiato, l'unica cosa che chiedo č che se devono fischiare lo facciano alla fine, perché il momento č difficile.

Dobbiamo essere preparati ad ogni evenienza e siamo pronti ad accettare e capire. Certo i fischi sono la cosa peggiore, perché un ragazzo lo accusa. Se vedremo una Fiorentina grintosa sarŕ piů facile essere sostenuti, se andiamo in campo senza spirito, senza grinta č ovvio e giusto che ci siano i fischi" Antonio Lenoci

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