Sabato le finali del Rock Contest

Il Rock Contest è il concorso che ha dato di più alla musica rock italiana degli ultimi venticinque anni. A sfidarsi: Piano for Airport, The street clerks, Mandrake, Giuliano Clerico, i Ganzi, Betta Blues Society.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 dicembre 2010 14:45
Sabato le finali del Rock Contest

Il Rock Contest, il concorso nazionale per gruppi musicali emergenti organizzato da Controradio e dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Firenze con sei gruppi in gara provenienti da tutta Italia, giunge alla finalissima sabato 11 dicembre (ore 21 Auditorium Flog, via Mercati, Firenze. Ingresso 5 euro fino alle 22:30, dopo 10 euro – gratuito soci Controradio Club. Omaggio ai primi 200 spettatori, il cd Rock Contest 2009). Il Rock Contest è - nei fatti - il concorso che ha dato di più alla musica rock italiana degli ultimi venticinque anni.

Se scorriamo la lista dei gruppi e dei singoli musicisti che all’inizio della loro carriera hanno calcato i palchi del Rock Contest, possiamo farci un’idea di quanto partecipare e giungere alla finale del Contest sia importante per band sconosciute. La storia passata ci racconta di partecipazioni di Erriquez e Orla (Bandabardò), Roy Paci Irene Grandi, Stefano Bollani, Enrico Fink, Strange Fruit, ben descritta nel libro sulle venti edizioni del concorso: I Love Rock’n’roll, pubblicato da Giunti, mentre il presente è il fenomeno Offlaga Disco Pax e Samuel Katarro (Premio miglior solista al MEI 2010, è unico artista ad essere stato premiato per due anni di fila.

L'anno scorso Federico Guglielmi gli conferì il Premio "Fuori Dal Mucchio" come miglior debutto discografico). L’ultima novità è Denise, la cantautrice di Salerno finalista al Rock Contest 2006 che, prodotta da Gianni Maroccolo (Litfiba, CSI) è con un suo brano nella programmazione dei principali network radio italiani (Radio Deejay, RAI etc) e televisivi (Deejey tv). Anche quest’anno alla finale del Rock Contest la giuria – presieduta da Ernesto De Pascale - vedrà presenti giornalisti di quotidiani e mensili specializzati, discografici di etichette indipendenti e di major, musicisti, produttori: una numerosa comitiva che ogni anno si da appuntamento a Firenze per la finale del Rock Contest per scoprire cosa bolle nella pentola del rock emergente italiano.

Anche il pubblico, esprimendo il suo voto di preferenza opportunamente ponderato con la giuria degli esperti, sarà parte della giuria. I premi per il vincitore e per i finalisti, come tradizione, sono tutti mirati alla crescita delle carriere musicali dei gruppi: brani musicali sul cd Rock Contest 2010, registrazioni in studi professionali, tutoraggio per la loro carriera per un anno e occasioni di concerti come supporter ai grandi nomi della musica nazionale ed internazionale. A questo proposito si segnala come iniziativa del Rock Contest, il concerto che terranno i Sadside Project, vincitori dell’edizione 2009, come apertura al live del gruppo newyorkese John Spencer Blues Explosion, che suonerà all’Auditorium Flog, venerdi 10 dicembre alle 21:30 (chi conserverà il biglietto avrà uno sconto per la finale del Rock Contest).

Il duo romano dei Sadside Project, presenterà in anteprima dal vivo il nuovo ep “Take a walk outside ep” anticipazione del nuovo album “Fairy Tales” previsto in uscita per gennaio 2011 per Jestrai Records. Il nuovo lavoro vede nei brani “All your bones” e “Take a walk outside” la collaborazione al basso di Roberta Sammarelli dei Verdena. I gruppi finalisti in gara per la ventiduesima edizione del Rock Contest sono: PIANO FOR AIRPORT. Quattro giovani romani che mettono l’elettronica al servizio di quello che potremmo identificare come suono “Indie Rock” tipico della scorsa decade.

Siamo in zona, per capirsi, di certi prodotti della Morr Music. Il risultato è però originale, avvolgente e vagamente inquietante. Hanno da poco pubblicato un album autoprodotto “another sunday on saturn “. Molto curata l’esibizione live. THE STREET CLERKS. Fiorentini, un contrabbasso, due chitarre e sessant’anni in tre, si cimentano in un elegante songwriting di stampo ‘classico’ nella tradizione del migliore folk/pop anglosassone. Riverberi anni ’60 e di quello che veniva chiamato il “New Acoustic Movement” Ottime le armonie vocali e la presenza scenica.

MANDRAKE. Curioso esperimento di unire indie pop e musica da camera, guidato da Giorgio Mannucci (già voce e chitarra nei The Walrus), affiancato da musiciste di formazione classica, tra loro il violino di Asita Fathi (orchestra sinfonica di Grosseto e La Spezia), e il contrabbasso di Stella Sorgente (membro effettivo dell’European Union Youth Orchestra e dell'Ensemble del Festival Puccini). Provengono da Livorno, cantano in inglese e definiscono il genere in cui si cimentano "Allegro ma non troppo".

GIULIANO CLERICO. Cantautore pescarese trentaquattrenne di una certa esperienza e dalla voce personale e riconoscibile, ha da poco pubblicato l’album autoprodotto “Il Costruttore di meccaniche sognanti" in cui la tradizione del cantautorato italiano assume contorni ‘cinematografici’. Accompagnato da un'ottima band, propone testi efficaci ed immediati, e brani di un certo appeal radiofonico. I GANZI. Autodefinitisi "complesso beat anti matusa", il sestetto de I Ganzi, nasce con l’utopico intento di riportare Firenze fra le capitali del beat in Italia.

In realtà, dagli esordi rigorosamente “beat” ad oggi, la scrittura dei brani si è arricchita di una nuova complessità. Attivi dal 2005, hanno un’ottima esperienza live (ospiti, tra l’altro dell’ultimo Festival Beat) e all’attivo una manciata di singoli su vinile e cd. Impeccabile l’immagine di scena e l’energetica perizia on stage. BETTA BLUES SOCIETY. Pisani, issieme dall’estate 2009, affinano il proprio stile sui classici degli anni ’30 a cavallo tra blues e swing, con particolare attenzione alle interpreti femminili (JB Lenoir, Memphis Minnie, Sister Rosetta Tharpe).

Su questa base “vintage” e con arrangiamenti filologici (contrabbasso, armonica, dobro, ukulele…) si lanciano nella composizione di brani originali. Il live è coinvolgente e anche l’immagine della band e assolutamente “in tema”. Ospiti della serata, dopo anni di attesa, tornano in Italia i The Warlocks, la cult-band californiana alfiere della psichedelia e del suono "fuzz". Una delle più incensate acid-rock band statunitensi, dal 2000 ad oggi hanno pubblicato 5 album (pubblicati per Mute, Bomp! e Tee Pee).

Lisergici e potenti, come fossero i Grateful Dead (The Warlocks fu infatti il nome della prima incarnazione dei Grateful Dead di Jerry Garcia), alle prese con il repertorio dei Black Sabbath. La continuazione dello scenario sixties/seventies, che aveva tra i suoi alfieri Velvet Underground e 13th Floor Elevators, e che nella rinascita più recente veniva ben rappresentato da Jesus & Mary Chain, Spacemen 3 o My Bloody Valentine. The Warlocks rappresentano oggi il fiore all’occhiello della scena psichedelica californiana.

Nel 2002 il loro secondo album 'Phoenix' fu pubblicato dalla Mute Records (etichetta storica di Depeche Mode, Einsturzende Neubaten e Nick Cave). Il loro ultimo disco 'The Mirror Explodes', del 2009, è stato accolto dalla stampa specializzata come uno dei migliori dischi dell'anno, un lavoro che mette ordine nella musica del combo di Los Angeles, una psichedelia "gentile", che non taglia completamente con il passato, pur introducendo momenti decisamente più “ipnotici”. Sponsor della manifestazione è Unicoop Firenze che aderisce al Rock Contest promuovendo l’iniziativa umanitaria “Il Cuore si Scioglie”, la campagna che dal 2000 unisce il volontariato laico e cattolico, per favorire l'adozione e l'affidamento a distanza dei bambini in molte realtà povere del Sud del mondo.

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