Pasqual: ''A Torino squadra corta, pressing, maggiore libertà in attacco''

Il terzino viola conferma il problema psicologico che ha frenato la squadra ad inizio campionato, ma l'ansia sarebbe adesso alle spalle. La nuova Fiorentina a trazione anteriore ha ridotto le potenzialità dell'ex Arezzo. Obiettivo primario: fare punti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 novembre 2010 14:19
Pasqual: ''A Torino squadra corta, pressing, maggiore libertà in attacco''

Manuel Pasqual fa parte di quella vecchia guardia di una Fiorentina che pian piano sta cercando l'identità perduta, la prestazione non è ai livelli di alcuni anni fa e l'ex Arezzo ha seguito il calo del gruppo. Krasic il difficile avversario di sabato sera: "Sarà dura fermarlo - confessa il terzino viola - si è dimostrato essere un grande campione per realizzazioni personali ed assist, occorrerà qualche compagno in aiuto per raddoppiare, a me starà pressarlo e non farlo girare" "La gara è una classica - ricorda - dobbiamo risollevare la piazza, l'entusiasmo della gente e serve una buona prestazione" La Primavera si è presentata nuovamente in prima squadra, tutti utili in un momento di emergenza: "Camporese ha fatto il ritiro con noi e si è comportato molto bene.

Il suo esordio non è stato facile, a Milano con Ibra non è il massimo eppure ce l'ha fatta e mi sono complimentato. Viste le assenze può servire anche lui. E' giusto restare compatti e quindi difendere tutti insieme, mentre in avanti dobbiamo essere più liberi, a Roma c'è stata troppa ansia di difendere. Con il Milan abbiamo fatto meglio, abbiamo creato anche delle belle palle gol. Con la Juventus dobbiamo fare come a Milano, adesso l'ansia è alle spalle occorrono bel gioco e punti" Numeri deludenti visti gli anni passati e le aspettative: "In trasferta abbiamo sempre fatto fatica, giocare in casa era il nostro punto di forza.

Abbiamo avuto difficoltà, è vero, forse per un problema psicologico. Ce lo siamo chiesto anche noi come mai in casa non riusciamo a dettare legge. Speriamo tramite il gioco di risolvere la situazione. L'anno scorso dopo l'uscita dalla Champions può darsi sia scomparso il nostro entusiasmo" "Non mi sembra di star facendo una brutta stagione, non conto gli assist, mi metto a disposizione dell'allenatore e della squadra. Il mister imposta la squadra in una determinata maniera, adesso siamo offensivi, in passato avevamo più centrocampo di contenimento ed ero libero di sganciarmi.

Adesso curo la fase difensiva perché in avanti ne abbiamo tanti" Dopo Menez una lezione servita? "Mi è servita la lezione, l'importante con Krasic sarà non farlo partire, è veloce, può saltarti se ha spazio, occorre mantenere la squadra corta, non permettergli di girarsi. Con Menez ho sbagliato a fare la prima mossa credevo di prendere la palla, dovevo aspettare che fosse lui a farla o attendere il rientro dei compagni" Inizio campionato stentato: "Eravamo ultimi e non potevamo pensare di fare calcio spumeggiante - sottolinea Pasqual - andando tutti in attacco.

Niente spettacolo quindi, ma neanche sperare solo che gli altri sbagliassero. Era importante sacrificarsi compattandosi dietro per poi ripartire. Capito questo ci siamo ripresi, anche gli attaccanti sono tornati indietro. I punti fatti sono arrivati con questo sacrificio da parte di tutti, adesso con una classifica diversa spero di poter vedere cambiata anche la dinamica che spingerà maggiormente in avanti". A volte troppa grinta può risultare eccessiva nella presentazione dei match: "E' giusto andarsela a giocare ovunque, fa bene il mister a caricare l'ambiente, come andare a Milano pensando di farne almeno uno, perché tanto certi campioni prima o dopo un numero te lo tirano fuori, giusto motivare quindi anche pensando che se andiamo a difendere prendiamo tante scoppole assicurate" Vargas è rientrato tardi e non era pronto per la gara: "Manuel è rientrato stanco, lo avrei accusato anche io un viaggio così lungo, anzi io mi stanco anche per viaggi più brevi.

Noi l'abbiamo presa in maniera serena senza porci alcun tipo di problema sui tempi che si sono allungati per il suo rientro" Squalifica a Kroldrup di due giornate rispetto alle tre per la testata di Eto'o ed una a Totti: "Vedendo Kroldrup che si incavola in quel modo lì mi ha lasciato stupito, lo ha ammonito per niente a 30 secondi dalla fine. Da regolamento lo ha espulso per l'offesa, poteva fare finta di niente visto che era finita la partita oramai, però da regolamento l'arbitro ha fatto ciò che doveva" Contratto di Chiellini e clausole sulla vita extra calcio: "Non ho visto il contratto di Giorgio, se è contento lui..

riuscire a firmare un contratto adesso è un po' un rischio visto che non sai se poi l'accordo collettivo lo manterrà valido o meno. Io ora non l'avrei firmato per il semplice fatto che al momento non hai nessuna certezza" Antonio Lenoci

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza